Americani e russi costruiranno in Austria il più grande Centro atomico del mondo

Americani e russi costruiranno in Austria il più grande Centro atomico del mondo Forse un passo decisivo nella coesistenza scientifica Americani e russi costruiranno in Austria il più grande Centro atomico del mondo Le trattative, avviate da Kennedy e Kruscev nel loro incontro del '61 a Vienna, sarebbero prossime alla conclusione - Il futuro istituto sarà aperto agli studiosi di tutto il mondo - Disporrà di un ciclotrone (acceleratore di particelle) della potenza di 300 miliardi di volt - Costerà da 750 a 2400 miliardi di lire (Dal nostro corrispondente) Vienna, 17 giugno. ■Trattative segrete tra Stati Uniti e Unione Sovietica sarebbero in corso a Vienna presso l'agenzia internazionale per l'energia atomica (Aiea) per la costruzione in Austria di un ciclotrone gigante della potenza di 300 miliardi di volt. L'acceleratore di particelle dovrebbe far parte del più grande centro di ricerche nucleari del mondo. La notizia, pubblicata dal quotidiano viennese Neue Tageszeitung, appartenente alla Unione degli industriali, non è stata fino a questo momento né confermata né smentita dai delegati americani e russi presso il Centro internazio¬ «JltllMIIIlIMlClllllilllUIIIIillllllllilIlIflMItlllllt nale atomico. E' da rilevare tuttavia che essa viene riportata anche dal bollettino di informazioni dell'ambasciata degli Stati Uniti in Austria. Secondo il quotidiano viennese l'accordo di massima per la costruzione in Austria del più grande centro atomico del mondo, che dovrebbe essere aperto a scienziati di tutti i paesi, sarebbe stato raggiunto tra il. presidente americano Kennedy e il primo ministro sovietico Kruscev durante l'incontro al vertice avvenuto a Vienna nel 1961. Ora il progetto ha fatto passi in avanti in seguito al viaggio in Russia del presidente della Commissione atomica americana, Glenn T. Seaborg. Insieme con tlMlIlflIirtlllllII IlllllllllillDllllMIIIIlllIIIt il presidente del Centro sovietico di ricerche atomiche, Petrosyantz, con il quale si è incontrato a Mosca per rinnovare l'accordo russo-americano per lo scambio di informazioni scientifiche, Seaborg avrebbe rimesso sul tappeto il progetto per la costruzione in comune di un ciclotrone gigante. Secondo notizie trapelate dalVOgenzia internazionale per l'energia atomica Ui"Yierina,'àl colossale impianto dovrebbe sorgere — per espresso desiderio dei russi — in territorio austriaco pochi chilometri a sud di Bratislava, laddove sulla riva del Danubio si toccano le frontiere austriaca, ungherese e cecoslovacca. Il Centro dovrebbe essere una porta aperta nella cortina di ferro ed essere accessibile tanto agli studiosi dei paesi comunisti quanto a quelli dell'occidente. Per valutare la grandezza dell'impianto in progettazione si citano a titolo comparativo più grandi acceleratori di particelle attualmente esistenti, quello americano di BrookhQ.ve.ii, con unó^'patenza di 32 miliardi dì vòlt e quello di Ginevra con 28 miliardi di volt. La potenza del ciclotrone del Centro di ricerche atomiche sovietico di Dubna, nell'Unione Sovietica, non è nota, ma secondo gli scietiziati non dovrebbe superare i 30 miliardi di volt. Pertanto l'acceleratore di particelle austriaco dovrebbe avere una potenza dieci volte superiore a quella dei più grandi impianti del genere finora esistenti. Scienziati dell'Aiea di Vienna sono dell'opinione che le difficoltà finora incontrate dal progetto non risiederebbero nei rapporti tra Stati Uniti e Unione Sovietica — particolarmente cordiali nel campo degli scambi e della collaborazione scientifica — quanto nel costo dell'opera, troppo grande anche per le due maggiori potenze mondiali. In merito al costo della costruzione esistono preventivi diversi. Secondo l'agenzia atomica di Vienna il Centro verrebbe a costare 150 miliardi di lire, ma secondo altri calcoli, fatti negli Stati Uniti e nell'Unione Sovietica, la spesa oscillerebbe invece tra 1750 e 2400 miliardi di lire. Nonostante l'enormità della cifra, Stati Uniti e Unione Sovietica, secondo quanto si dice a Vienna, starebbero tuttavia continuando a trattare. t. S. llllllllllllllllllllllllllllllllllilllllllllllllilllllllll

Persone citate: Glenn T. Seaborg, Kennedy, Kruscev, Seaborg