La Procura chiede che siano archiviate le denunce per lo scandalo di Fiumicino

La Procura chiede che siano archiviate le denunce per lo scandalo di Fiumicino itici Sì chiude l'inchiesta per l'aeroporto Leonardo da V La Procura chiede che siano archiviate le denunce per lo scandalo di Fiumicino Secondo il magistrato inquirente non sarebbe stato compiuto alcun atto illecito da parte dei tre ufficiali dell'aeronautica Amici, Panunzi e Toscani e dell'ing. Lensi - Ora il giudice istruttore deciderà se accogliere la proposta oppure se incriminare le quattro persone \ '' (Nostro servizio particolare) , Roma, 14 giugno. Nessun illecito penale sarcboe stato compiuto nella costru- ione dell'aeroporto « Leonardo da Vinci» a Fiumicino. A questa conclusione è giunto il Sostituto Procuratore della Repubblica dott. Di Gennaro al quale dal febbraio dello scorso anno è stato affidato l'incarico di compiere una in dagine in seguito alla trasmissione degli atti della commissione parlamentare di inchiesta alla magistratura. Il dott. Di Gennaro ha sostenuto che non sussistono indizi di colpevolezza tali da giustificare il procedimento penale e si è rivolto al giudice istruttore dott. Franco perché la pratica sia definitivamente archiviata. L'indagine proseguirà soltanto per taluni aspetti della situazione a meno che, ovviamente, il giudice istrutto e concluda in contrasto con il Sostituto Procuratore della Repubblica e gli restituisca gli atti per l'inizio dell'azione penale. La Procura della Repubblica era stata invitata a indagare sulla eventuale responsabilità penale di coloro che progettarono ed esperirono i lavori all'aeroporto, e ad esaminare « gli atti relativi ad azioni ed omissioni degli onorevoli Aldisio, Andreotti, angolani, Merlin, Pacciardi, Togni e di tutti coloro che nella relazione della commissione parlamentare di inchiesta per l'aeroporto di Fiumicino risultano partecipi a fatti per i quali è da presumere la integrazione di un reato ». Nella indagine compiuta sinora dal dott. Dì Gennaro e della quale è stata chiesta la archiviazione, il magistrato si è interessato soltanto al comportamento di coloro che dell'aeroporto sono stati i progettisti e costruttori. La prima indagine sui lavori compiuti all'aeroporto ven ne affidata nel maggio 1961 ad una commissione parlamentare di inchiesta, presieduto dall'on. Aldo Bozzi, la quale dopo un lavoro di sette mesi il zs dicembre 1961 concluse il suo compito affermando di non aver rilevato alcun illecito, e nel contempo richiamando la pubblica amministrazione * civile e militare all'obbli- accurato controllo al fine di accertare se propri dipendenti svolgano attività professionali vietate dalla legge » e suggerendo che « non si compiano lavori pubblici senza preventivo finanziamento », ed infine invitando « le amministrazioni pubbliche a tenere nella massima considerazione i voti formulati sul singoli affari dal Consiglio di Stato ». Nelle sue conclusioni inoltre la commissione parlamentare d'inchiesta sottolineò che «l'uomo pubblico soprattutto se ricopra o abbia ricoperto alte cariche dello Stato ha il dovere di comportarsi in modo da evitare malevole interpretazioni e dicerie usando cautela più rigoroso di quella, propria di ogni .altro cittadino ed è da suggerirsi li, opportunità che Ministri e Sottosegretari di Stato si astengano dal chiamare parenti a far parte dei Gabinetti e delle Segreterie*. Nelle stesse conclusioni però la commissione parlamentare dispose che l'indagine sulla attività relativa alla costruzione fosse continuata ed estesa « in modo che le eventuali responsabilità di funzionari civili e militari ed in particolar modo dell'ing. Ernesto Lensi e dei colonnelli Carlo Toscani, Guido Panunzi e Giuseppe Amici fossero denunciate secondo le norme disciplinari, contabili e penali ». Ricevuto dal Parlamento il voluminoso materiale raccolto dalla commissione di inchìe sta, la Procura della Repub blica, anche in seguito ad un esposto presentato dai senatori Terracini e Mammuccari, iniziò le sue indagini soffermando la propria attenzione soprattutto sulla attività svolta dall'ing. Ernesto Lensi che rappresentò il ministero delle Poste in seno alla commissione interministeriale costituita per la costruzione dell'aeroporto di Fiumicino; su quella dei colonnelli Guido Panunzi Carlo Toscani che fecero parte della commissione incari cata di studiare la costruzione dell'aeroporto, e su quella infine del colonnello Giuseppe Amici che nel maggio 1951 ebbe l'incarico di dirigere il lavoro per la progettazione dell'aeroporto di Fiumicino, In particolare l'indagine della Procura della Repubblica si è soffermata sulla attività del colonnello Carlo Toscani al quale si attribuiva la responsabilità di non aver agito in maniera del tutto immune da sospetti quando venne rescissa la convenzione intervenuta nel 1950 fra il ministero dei Lavori Pubblici e la ditta Torlonia, proprietaria dei terreni a Fiumicino. Il magistrato si è interessato anche all'appalto relativo all'esame dei terreni concessi alla ditta Fer- acaSrobèton, appalto che, secondo la commissione di inchiesta, poteva dare origine a dei sospetti sul comportamento del colonnello Guido Panunzi. Ora il dott. Di Gennaro ha concluso che non vi sono elementi che possano giustificare l'inizio di una azione penale nei confronti dei quattro personaggi sul cui operato la commissione di inchiesta aveva espresso dei sospetti. Il magistrato nella sua richiesta di iiii archiviazione contenuta in oltre cento pagine ha osservato che, tra l'altro, i tre ufficiali e l'ingegnere si sono limitati a interessarsi soltanto dei progetti e non ad assegnare gli appalti o ad acquistare il terreno. Su questo provvedimento del Sostituto Procuratore della Repubblica dovrà pronunciarsi il giudice istruttore e questo certamente avverrà entro il mese di giugno. 8- 8-

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