La situazione economica

La situazione economica Relazione mensile dell'Istituto per la congiuntura La situazione economica La fine dell'inverno ha portato l'attività produttiva a livelli più sostenuti L'edilizia privata nel primo trimestre 1963 ha superato del 9,7 per cento lo stesso periodo del 1962 - In aumento la domanda interna per beni u consumo ■ Salgono i prezzi delle materie prime e dei beni d'investimento L'avvento della buona stagione, scrive l'Istituto Nazionale per lo Studio della congiuntura (Iseo) nella sua consueta diagnosi mensile, oggi pubblicata per il maggio, ha permesso alle economie occidentali di superare il rallentamento produttivo, piuttosto accentuato, dei primi mesi del '63. L'onda economica si svolge, agli Stati Uniti, in un clima più favorevole. Quello della Comunità Economica Europea è meno brillante, per contro: in particolar modo per quanto concerne la domanda per beni di investimento. Forse la riduzione dei dazi doganali, che è in programma fra i Sei Paesi della Comunità, per il prossimo luglio, costituirà fattore tonificante. Bisognerà tuttavia saperne trarre vantaggio: e purtroppo la capacità concorrenziale dell'Italia, per l'andamento dei prezzi interni, palesa qualche deplorevole mortificazione. Questi giudizi panoramici valgono anche per la nostra economia. La fine dell'inverno ha portato livelli più sostenuti dell'attività produttiva. In marzo, l'indice della produzione industriale cancellò la pressione del bimestre precedente, superando in misura modesta il livello del dicembre scorso. Lo stesso, si può ripetere per l'aprile. Così il primo trimestre del '63 si eguaglia all'ultimo trimestre del '62. « E' un risultato da non sottovalutare », avverte l'Iseo con un certo suo congeniale ottimismo, « tenuto conto dei fattori di freno oggi operanti: inclemenza invernale, agitazioni operaie, eccetera ». Anche l'attività di costruì, zione esercitata' dai..privati è in ripresa. Nel primo trimestre del '63, il numero dei vani completati, nei più grossi comuni, fu del 9,7 per cento superiore alla corrispondente cifra del '62. Si nota invece un certo rallentamento nei cantieri delle opere pubbliche. Quanto all'agricoltura, avendo alle sue spalle un inverno cattivo, si avvia verso raccolti estivi che si vanno facendo progressivamente più favorevoli, nelle loro prospettive. * * Tuttavia, salvo che per l'agricoltura, le anticipazioni a breve destano qualche preoccupazione. La domanda di beni di investimento manifesta una certa irregolarità. Più sicure sono le previsioni di incremento, riguardanti la domanda interna, per beni di consumo, in seguito al rapido aumento delle retribuzioni. Queste ultime, anzi, nella loro dinamica ascendente, non accennano a soste. « Negli indici relativi al mese di aprile », scrive testualmente l'Iseo, « si manifestano incrementi, rispetto a dodici mesi prima, che salgono fino al 14,4 per cento per i salari dell'industria e sino ad oltre il 50 per cento per gli impiegati dipendenti dall. Pubblica Amministrazione *. Nel quadro dell'industria dei trasporti (dove finora l'incremento salariale fu pari alla dinamica ascendente dei prezzi) sono in: corso trattative, accompagnate anche da agitazioni. Il sistema delle quotazioni in lire, all'interno, costituisce ancor oggi il punto debole di tutta là situazio ne italiana. Attenuatisi, col progredire della stagione, i rialzi nel settore agricolo, si trovano dinamiche ascendenti per i beni industriali. Le grandi materie prime per le imprese, fra il dicembre '62 e l'aprile "63, sono già aumentate, del 2,7%: hi ossequio, del resto, ad un movimento di rialzo che si manifesta anche all'e-tero. Quanto ai prezzi dei beni di investimento, essi sono aumentati dell'1,7 % negli ultimi quattro mesi. E codesti indici non rispecchiano ancora una situazione da troppo poco tempo trascorsa. Si sono registrati, e si rifletteranno sugli strumenti statistici, aumenti nei prezzi degli autotrasporti, dei giornali, dello zucchero, e si ebbero già ritocchi di listino, per alcuni materiali da costruzione. Il nostro sistema si av vantaggia, conclude l'Iseo, ddtqCesgdrvdacdncd dei margini di capacità produttiva ancora non compiutamente utilizzati: quantunque non siano molto robusti. Ciò potrà permettere un reequilibrio della situazione, sul fondamento di più ragionevoli rapporti tra redditi, costi e produttività (si riprende quivi, come ognun vede, il motivo centrale della relazione Carli). « Un tal problema — si aggiunge, — potrebbe anche apportare, nel breve andare, una pausa di riflessione: pausa che potrebbe conciliarsi, tuttavia, con livelli di produzione assai elevati». f. d. f.

Persone citate: Carli

Luoghi citati: Italia, Stati Uniti