Condannata a tre anni la guardia notturna che aveva organizzato una banda di ladri

Condannata a tre anni la guardia notturna che aveva organizzato una banda di ladri Comparsa in Tribunale con i nuoi cinque complici Condannata a tre anni la guardia notturna che aveva organizzato una banda di ladri Mentre svolgeva il servizio di controllo di negozi e officine, preparava scrupolosi piani di scasso Sorpreso dalla polizia sulla macchina degli svaligiatori che aveva tentato di travolgere un agente Il Tribunale (pres. dott. Romagnoli, p. m. dott. Fioravanti, cane, dott. Felicclli) ha giudicato ieri la banda di ladri che nell'ottobre scorso lece alcuni colpi nella zona di Santa Rita seguendo I piani predisposti' da una guardia notturna che avrebbe dovuto sorvegliare le fabbriche nelle quali invece inviava i suoi complici. L'arresto tu possibile grazie ad un'altra guardia notturna, l'agente dell'* Argus » Onofrio Bologna. Nella notte tra il 5 e il 6 ottobre dello scorso anno egli si imbattè in quattro persone che armeggiavano attorno al cancello dello stabilimento < Carpenterie metalliche », In via Caprera 35. Si avvicinò pedalando vigorosamente, ma gli sconosciuti saltarono su una « 1100 » nera in sosta e fuggirono a fari spenti, tentando di travolgerlo. Il Bologna telefonò alla Volan- te e fece intervenire una pattuglia per una pt.lustrazione; lui stesso sali sulla mar ■ ■ na dulia polizia e poco più tu. -a corso Siracusa, si imbatté nella « 1100» nera accostata al marciapiede, con i quattro a bordo. I poliziotti si avvicinarono con le pistole in pugno e li fecero scendere. Krano proprio quelli che 11 Bologna aveva sorpreso in via Caprera. In questura vennero Identificati: Carmelo Inzalaco, 21 anni da Acquavlva Plafoni (Caltanissetta), abitante a Venaria in via Mensio 117; Ignazio Margari, 22 anni, da Casarano (Lecce), abitante a Venaria in via Mensio 82; Sebastiano Cuttala, 22 anni, da Licata (Agrigento): Giuseppe Carucci, 35 anni, da San Donaci (Brindisi), abitante in via Santa Chiara 32, La macchina risultò rubata tre giorni prima a Gino Galante, via Monte Novegno 3. Il Caruccl In quella circostanza si affrettò a dire che era una guardia giurata in permesso e che aveva accettato un giro in auto con gli amici dei quali non conosceva le attività. Naturalmente, si dichiarò anche all'oscuro della provenienza dell'automobile. La presenza del Carucci permise alla polizia di chiarire in brevi tempo parecchi furti che si erano verificati in quel periodo nella zona posta sotto la sua vigilanza. La guardia aveva organizzato la banda e predisposto 1 plani, servendosi della sua conoscenza llllIIIIIIIIIIIIIIlllllllllllllllllllllllllllIIIIIIIIIItlB delle fabbriche, della rivoltella che poteva portare in tasca senza destare sospetti e della possibilità di compiere < sopralluoghi » nei recinti sotto la sua custodia. Forti sospetti si puntavano anche su due persone che erano state fermate due giorni prima: Francesco Re.^ta, di 29 anni, da Valledolmo .Palermo) e Pietro Di Bella. Gli imputati sono comparsi ieri mattina davanti al Tribunale sotto l'accusa di avere rubato due milioni e 600 mila lire, un medaglione d'oro e assegni alla ditta Pier Luigi Colli; diverse macchine per scrivere, calcolatrici, un orologio e 37 mila lire alla ditta Scam; 43 mila lire nel negozio « Nova Webe Zurich » e infine l'automobile del signor Galante. Il Tribunale, dopo le arringhe degli avvocati difensori Amato, Avonto, Delgrosso, Demarchi e Rodio ha condannato 11 Carucci a 3 anni. Il Cuttaia a 3 anni e 4 mesi, il Margari e l'Inzalaco a 2 anni e 6 mesi, Il Resta a 2 anni ed ha assolto per insufficienza di prove il Di Bella; a tutti è stato concesso un anno dì condono. Il P. M. aveva chiesto per il Carucci 8 anni, per l'Inzalaco 6 anni, per il Margari 5 anni e 6 mesi, per 11 Resta 2 anni e per il Di Bella 4 anni e 6 mesi. Giuseppe Carucci, 35 anni