Morente per tetano una donna dopo avere donato del sangue

Morente per tetano una donna dopo avere donato del sangue Morente per tetano una donna dopo avere donato del sangue A Milano; la vittima ha 57 anni - I medici escludono che l'infezione abbia avuto origine dal prelievo del plasma (Dal nostro corrispondente) Milano, 5 giugno. Dopo una trasfusione una donatrice di sangue iscritta all'Avls milanese, Ida Agostoili in Ravasio di 57 anni abitante a Sesto San Giovanni è stata colta da malore. Ricoverata all'ospedale Fatebenefratelli per sospetta embolia si è ora avanzata l'Ipotesi di una infezione tetanica. Le sue condizioni sono gravissime. La donna ha già subito un delicato intervento di tracheotomia per permetterle una miglior respirazione e oggi è stata trasferita all'ospedale Dergano per un altro intervento. La signora Ravasio il 26 maggio scorso accompagnata dal marito — il sessantacinquenne Pietro Ravasio — aveva donato 800 centimetri cubi di sangue in una clinica ostetrica; poi si era sentita male.' Era stata soccorsa dal personale sanitario ' e quindi, dopo essersi leggermente ripresa ere stata accompagnata da! marito alla sede dell'Avls di via Basslni 26. Qui le condizioni della donatrice si sono ulteriormente aggravate e la direzione dell'Associazione ha consigliato e disposto l'immediato ricovero in ospedale. Ida Agostoni è stata condotta al « Fatebenefratelli > dove i medici le hanno riservata la prògnosi per sospetta embolia. La degenza della donna è stata però caratterizzata da alterni miglioramenti e peggioramenti; e il decorso della malattia è stato seguito di giorno in giorno dai dirigenti dell'Avis preoccupati per le condizioni della loro socia. Improvvisamente, nei giorni scorsi, l'Agostoni ha manifestato chiari sintomi di infezione tetanica con conseguente aggravamento delle condizioni generali del suo stato. «E' un caso senza precedenti — ha dichiarato stamane il dottor Vittorio Formentano, presidente dell'Avis — un caso che non è mai capitato in trentacinque anni ». Il prof. Carlo Scaglione, direttore della cllnica, non ha escluso la possibilità di una diretta relazione tra i due Avvenimenti, pur non pronunciandosi in modo inequivocabile: «Sabato 25 maggio — ha detto 11 prof. Scaglione — ci siamo rivolti all'Avls chiedendo l'Intervento di tre donatori per'trasfusioni preparatorie a Interventi su pazienti. Fra 1 donatori, 11 giorno dopo, c'era la signora Ravasio. «La trasfusione è stata eseguita dal medico di guardia: il prelievo è stato fatto nella cameretta preparatoria per l'anestesia, cioè in un ambiente sterile. Il mèdico ha faticato a trovare la'vena. La signora Ravasio ha detto che questo le accadeva di frequente. Allora la donatrice s'è fatta eseguire una parziale anestesia locale al braccio da dove estrarre il sangue. Tutto s'è svolto normalmente ». «La paziente stava andando al refettorio per fare colazione — ha continuato il prof Scaglione — quando è ritornata lamentando un piccolo dolore alla mandibola e difficoltà ad aprire la bocca. Il medico l'ha fatta distendere sul lettino e l'ha visitata. Poi ha chiamato il capo sezione, prof. Gastaldi. Probabilmente, secondo quanto è stato diagnosticato, Pi era trattato di un piocolo fatto nervoso di origine neurovegetativa ». In cllnica si è fatta però la ipotesi che la paziente abbia avuto in atto un processo patologico, messo in evidenza dalla donazione di sangue Non sembra pensabile l'ipotesi di una infezione tetanica Drovocata dal prelievo di sangue, in quanto la sintomatologia è stata troppo breve. Anche per un tetano precocissimo occorrono molte ora prima che esso possa svilupparsi. D'altra parte i medici, dell'osoedale Fatebenefratelli fanno soltanto una diagnosi di probabile tetano e quindi non si può indicare come sicuro responsabile l'avvenuto prelievo g. m.

Luoghi citati: Milano, Sesto San Giovanni