Domani sera i funerali in forma privata

Domani sera i funerali in forma privata Domani sera i funerali in forma privata Così ha voluto il Papa, innovando la tradizione - La tumulazione della salma avverrà nelle grotte vaticane, sotto la Basilica Saranno presenti soltanto i parenti ed i quattro Porporati della «congregazione ristretta» - Il lutto «ufficiale» durerà nove giorni - Al rito conclusivo, particolarmente solenne, assisteranno le missioni straordinarie inviate da parecchi governi (Nostro servizio particolare) Roma, 4 giugno. La prima giornata dell'interregno tra la morte di Papa Giovanni XXIII e la elezione del suo successore da parte dei cardinali riuniti in conclave — il periodo della sede vacante — si è aperta in Vaticano con una riunione mattutina dei cardinali capi d'ordine (Tisserant per i vescovi, Copello per i preti, Ott-xviani per i diaconi) e del cardinale camerlengo Aloisi Masella. Era anche presente il segretario del collegio cardinalizio mons. Francesco Carpino. Da questo organismo (tCongregazione ristretta» che, in quanto tale, si differenzia dalla < Congregazione generale » che riunisse il collegio dei cardinali) sono state prese le prime urgenti disposizioni per i funerali di Giovanni XXIII. Obbedendo alle disposizioni del Papa defunto c stati; disposto che la salma sia esposta al pubblico in San Iietro dalle 8 di domattina fino alle 17 di giovedì per la visita e l'estremo omaggio dei fedeli. Alle ore 1S di giovedì, in forma privata, come ha voluto Giovanni XXIII innovando la tradizione, si svolgeranno i funerali. Un esiguo corteo (i cardinali capi d'ordine, l'arciprete della basilica cardinale Marella, il segretario di Stato cardinale Cicognani) accompagnerà il feretro lasciando San Pietro e dirigendosi alle grotte vaticane sotto la basilica attraverso la via più breve, che passa per la poi tu di Santa Marta: Egualmente senza fasto, ma semplice e spoglia la cerimonia della tumulazione cui assisteranno solo i pochi cardinali del corteo, i parenti (i fratelli Zaverio, Alfredo, Giuseppe, la sorella Assunta e alcuni nipoti) e « gli operai necessari ai lavori* Il corpo, com'è stato deciso dai Cardinali, verrà tumulato nella navata laterale destra delle grotte, di fronte alla tomba di Pio XI. La nicchia è decorata da un bassorilievo rinascimentale di Luigi Capponi che raffigura la Madonna con due angeli. La congregazione ristretta ha disposto anche che i nove giorni di lutto della Chiesa Ci « novendiali ») avranno inizio venerdì mattina con una liturgia officiata dal capitolo vaticano e dal collegio cardinalizio. Celebrerà l'arcivescovo Pericle Felici, vicario della basilica vaticana. L'ultimo rito, che cadrà il giorno 15, sarà particolarmente solenne e ad esso parteciperanno le missioni straordinarie inviate da numerosi governi. Un'ultima disposizione concerne più direttamente il governo della Chiesa nel periodo della «sede vacante»: è la convocazione per domattina alle 10 nel Palazzo Vaticano della prima « Congregazione generale» (cui parteciperanno tutti i cardinali presenti a Roma). Saranno trattate le questioni ordinarie (il funzionamento degli uffici, oggi rimasti chiusi, come del resto i musei vaticani) e la preparazione del conclave. La « Congregazione generale » sarà presieduta dal cardinale decano Eugenio Tisserant e prenderà le sue deci sioni a maggioranza. Le riunioni, come di solito avviene, si terranno ogni giorno, essendo assai limitati i poteri concessi all'organismo ristretto dei cardinali capi d'ordine del cardinale camerlengo. Terminata la riunione, il cardinale camerlengo Aloisi Masella, cui spetta la cura degli affari ordinari del Vaticano nel periodo della sede vacante, si è recato nel salone al terzo piano, attiguo alla biblioteca, dove era stata disposta la salma di Giovanni XXIII Il camerlengo, che nelle apparizioni ufficiali porta un ba stone a simbolo della sua dignità ed è scortato da due guardie svizzere, era accompagnato dal cardinale dei ano Tisserant. Più tardi i due cardinali insieme al sostituto della segreteria di Stato mons. Dell'Acqua e al capo del protocollo mons. Igino Cardinale hanno ricevuto nell'appartamento papale il presidente della Repubblica italiana Antonio Segni recatosi in Valicano per un omaggio « privato » alla salma di Giovanni XXIII. Il camerlengo ha poi risposto ufficialmente al messaggio di cordoglio inviato ieri dall'ori. Segni telegrafando: « Il nobile messaggio dell'Eccellenza Vostra, che ha voluto con delicata premura significare il vivo cordoglio del popolo italiano nella dolorosa circostanza della pia scomparsa dell'augusto Pontefice Giovanni XXIII, viene accolto con sensi di commosso apprezzamento dal sacro Collegio cardinalizio. Il riverente omaggio alla venerata memoria del Papa defunto, da lei espresso con accenti di profondo rimpianto, e l'esaltazione della mirabile opera che egli ha compiuta nel servizio pontificale con costante dedizione e fiducioso anelito, affinché la pace sia instaurata e si consolidi tra i popoli nel lo spirito della fratellanza universale e nelle vie della verità, giustizia, carità, indicate dal Vangelo del Redentore divino, attestano l'affetto filialmente devoto degli italiani verso l'amabile persona di Giovanni XXIII e ne richiamano gli intenti e le attività, sempre rivolti a edificante insegnamento ed a incoraggiante speranza. Il sacro Collegio cardinalizio desidera pertanto esprimere, per mio tramite, a Vostra Eccellenza e alla Nazione italiana il cordiale ringraziamento per la partecipazione al gravissimo lutto che ha colpito la Chiesa cattolica ». Altri messaggi di risposta sono stati inviati al presidente del Consiglio Fanfani e ai numerosi capi di Stato che hanno manifestato la loro commozione e il loro cordoglio per la morte del Papa. Ad eguale compito, sia pure nel più ristretto ambito del mondo politico italiano e del corpo diplomatico accreditato presso la capitale della Repubblica, assolveva intanto il Nunzio apostolico in Italia mons. Carlo Grano nella sede di Villa Giorgina. E' questa l'unica nunziatura in tutto il mondo che rechi le insegne di Giovan ni XXIII affrescate sul soffitto della sala del trono. Fu difatti il Papa ieri defunto che volle destinare a sede della nunziatura apostolica questo splendido palazzo donato alla Santa Sede dal senatore Isaia Levi nel 1948, in segno di riconoscenza per il rifugio dato dal Vaticano a lui e ad altri numerosi ebrei durante le persecuzioni razziali dei fascisti. Da questa mattina alla sede della nunziatura si sono susseguite le personalità politiche per apporre la firma sul registro delle condoglianze: il presidente della Corte costituzionale Ambrosini, i presidenti delle Camere Merzagora e Leone, numerosi ministri, gli ambasciatori di Danimarca, Giordania, Unione Sovietica, Cana da, Francia, Portogallo, Australia, Polonia, Repubblica Federale tedesca, Etiopia, Iraq, Svizzera, India, Pakistan, gli incaricati d'affari della Jugoslavia, della Tailandia, della Liberia. Queste visite si susseguiranno per tre giorni. A con clusione dei « novendiali » il Nunzio si farà promotore di un € funerale solenne » in suffragio di Giovanni XXIII, che verrà celebrato fuori della Citta del Vaticano, probabilmente nella chiesa di Santa Maria degli Angeli, come avvenne in occasione della morte di Pio XII. Alla cerimonia assisteranno il Presidente della Repubblica, i membri del governo, le missioni diplomatiche accreditate presso il Quirinale. Nella capitale a conclusione della prima giornata di lutto sono state autorizzate Messe vespertine celebrate fino alle ore SI e 21,30. Cerimonie particolarmente toccanti si sono avute alla borgata « Quarto Miglio » sulla Via Appia, nella parrocchia di San Tarcisio che fu l'ultima visitata da Giovanni XXIII prima dal suo fatale aggravamento. Al cordoglio generale hanno vivamente partecipato anche le altre comunità religiose. Al cardinale camerlengo sono stati inviati telegrammi dalla comunità israelitica di Roma e dall'unione delle comunità israelitiche italiane. E una commossa dichiarazione è stata fatta dal rabbino capo di Roma prof. Toaff. Il cordoglio cittadino è ttato espresso questa sera in Campidoglio dal sindaco Glauco della Porta. Subito dopo la seduta del Consiglio comunale è stata aggiornata. Fausto De Luco La gente di Sotto il Monte sosta in preghiera davanti alla finestra della povera stanza di campagna dove nel 1881 era nato Papa Angelo Giuseppe Roncalli (Tel.)