Protestanti ed ebrei a Parigi uniti nel cordoglio ai cattolici

Protestanti ed ebrei a Parigi uniti nel cordoglio ai cattolici Protestanti ed ebrei a Parigi uniti nel cordoglio ai cattolici Il Gran Rabbino di Francia dichiara : « E' finito un pontificato che si annunciava benefico per l'umanità intera» - Gli uomini politici di tutte le tendenze esprimono rimpianto - Messaggio di De Gaulle (Nostro servizio particolare) Parigi, 3 giugno. Tutte le trasmissioni radiofoniche sono state sospese a Parigi verso le ore 20 per annunciare la morte del Papa, ed anche la televisione ha interrotto per qualche minuto i programmi. La notizia si diffondeva rapidamente per la città e nelle chiese incominciavano le preghiere per il riposo dell'anima di Giovanni XXIII, mentre le campane della cattedrale di Notre Dame suonavano a morto, per tre volte consecutive, una serie di ottantadue colpi — l'età del Papa — lasciando fra l'una e l'altra un intervallo di mezz'ora. Alla Nunziatura apostolica la notizia ha provocato profonda emozione e mons. Bertoni ha evocato con voce straziata la figura del Pontefice che ha lasciato tanti ricordi a Parigi. Il cardinale Feltin, dopo aver ricordato che Giovanni XXIII è stato « il Papa del Concilio», ha detto: « Colui che si chiamava volentieri l'umile Giovanni XXIII ha dato al mondo durante la sua lenta agonia la prova di tuia fede irremovibile e di un amore senza limiti. Egli rimarrà per tutti il Papa della bontà e della semplicità, evangelica, il Papa dell'unità e il Papa della pace » La chiesa protestante e quel la ebraici .si sono unite al cor- doglio dei cattolici. Il pastore Roger Schutz ha dichiarato: « Giovanni XXIII ha saputo, con la sua apertura generosa verso tutti, creare un clima di pace e di riconciliazione ». E come un'eco il gran rabbino di Francia, Giacobbe Kaplan: « La morte di Giovanni XXIII colpisce dolorosamente tutti i credenti, senza distinzione di culto. Essa pone termine prematuramente ad un pontificarlo che si annunciava benefico per Vtimanità intera. La sua ultima enciclica sulla giustizia, sul disarmo e sulla pace aveva fatto sorgere ima grande speranza nel mondo e rimane, al di là della morte, il suo supremo appello agli uomini del nostro tempo ». Un'opinione analoga viene espressa dai principali uomini politici francesi. Il socialista Guy Mollet, il democristiano Pierre Pflimlin, il radicale Edgar Faure, il conservatore Paul Reynaud, il centrista René Pleven e altri, hanno detto che la morte di Giovanni XXIII sarà sentita da tutti con grandissimo dolore. Il generale De Gaulle ha inviato al cardinale Masella un telegramma di condoglianze ed il Gran Maestro della Grande Loggia di Francia ha espresso la speranza che « l'opera di pace, di fratellanza e di comprensione universale » iniziata da Giovanni XXIII 1 sarà proseguita. 1. m.

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