Fenaroli ha concluso l'interrogatorio confermando il viaggio con Raoul Ghiani di Guido Guidi

Fenaroli ha concluso l'interrogatorio confermando il viaggio con Raoul Ghiani Fenaroli ha concluso l'interrogatorio confermando il viaggio con Raoul Ghiani Deposizione-lampo del fratello di Maria Martirano - Oggi ha inizio la lettura degli atti - Il Presidente annuncia che molte persone hanno scritto di poter risolvere il «giallo di via Monaci» - II Consiglio dell'Ordine forense apre un'inchiesta sulle accuse rivolte da Fenaroli al difensore di Ghiani (Nostro servizio particolare) Roma, 31 maggio. La bufera di ieri, almeno nelle apparenze, non ha lasciato tracce. Giovanni Fenaroli ha concluso tranquillamente il suo interrogatorio; Raoul Ghiani è rimasto calmo per la intera mattinata anche se si è tornati a parlare del viaggio che avrebbe compiuto a Roma la sera del 7 settembre 1958. Di quello che In aula era avvenuto ventiquattro ore prima, delle accuse mosse da Fenaroli all'avv. Madia di avere suggerito a Ghiani di negare la sua presenza a Roma la sera in cui qualcuno tentò di introdursi nell' appartamento di Maria Martirano, se ne è parlato soltanto indlrettamen te perché il Consiglio dell'Or dine forense ha, disposto una inchiesta. Il processo sta per affrontare la sua fase più importante: quella legata allo sforzo dei di fensori per ottenere.che i giudici rinnovino il dibattimento ed ascoltino qualcuno del personaggi più importanti come Egidio Sacchi, i parenti di Maria Martirano, i medici legali. In attesa di assumere, nella prossima settimana, la iniziativa ufficiale, gli avvocati, oggi, hanno cominciato ad avanzare delle richieste marginali: che venissero letti alcuni atti del processo; che Luigi Martirano confermasse il suo.proposito di costituirsi parte civile contro gli imputati. Do mani prenderanno visione del le numerose lettere che il presidente ha annuncialo che so no state spedite alla Corte da chi si ritiene in possesso di elementi decisivi per risolverti il mistero. Il maggior numero di queste lettere è stato scritto da Vincenzo Barbaro che in undici giorni, dal 14 al 25 maggio, ne ha inviate sette chiedendo di essere ascoltato cper gravi ragioni ». « E* una sfida — ha annunciato il " re delle evasioni " In una di queste sue lettere — che lancio apertamente e pubblicamente alla autorità che se non accetta vuol dire che ha paura. Non sono un esaltato, ma sono convinto della innocenza di Ghiani. Sono pronto a porre In rilievo le frodi e 1 falsi compiuti in questo processo ».. Non è difficile intuire che Vincenzo Barbaro abbia indotto anche un altro detenuto • scrivere una, lettera ai giudici Renato Toni, infatti, dal carcere di Piacenza, afferma: «Nel giugno o nel luglio 1960 a San Vittore parlai con Barbaro il quale mi disse che il vero assassino di Maria Martirano era Giovanni Fenaroli aggiungendo che, invece, Ghiani era assolutamente estraneo al fatto e che i biglietti inviati da Fenaroli in carcere a Ghiani e ad Inzolia sono falsi ». Giovanni Fenaroli in teoria aveva terminato il suo inter¬ rogatorio ieri. Ma questa mattina i patroni di parte civile hanno sentito il bisogno di chiedergli qualche chiarimento ancora. Ed il < commendatore», molto calmo e molto sicuro, si è sottoposto di buon grado al supplemento di esame: Ed è stato affrontato così l'episodio della « busta gialla» che Raoul Ghiani consegnò dopo il delitto a Carlo Inzolia perché venisse restituita a Fenaroli. «Debbo assicurare i giudici — ha detto Fenaroli — che io da Ghiani ho ricevuto soltanto una busta: quelli cioè che conteneva i dépliants pubblicitari per le macchine da microfilm. E questo avvenne nel giugno-luglio 1958. La seconda busta, quella del 10 settembre 1958 è soltanto un'invenzione di Egidio Sacchi. Esaurito questo argomento si è tornati a quello che normalmente ha sollevato sempre te più violente reazioni - di Ghiani^ il viaggio del1'7"settembre 1958. «A che ora lei avrebbe incontrato Ghiani alla stazione di Roma la sera del 7 settembre? », ha voluto sapere l'avv. Franz Sarno. «Intorno alle 23 e 15 — ha spiegato Fenaroli — perché Ghiani mi disse di avere perduto il treno che parte per Milano a quell'ora». «Lei ha insinuato il dubbio di non avere viaggiato con Ghiani la sera del 7 settembre soltanto perché dal "foglio verde" risulta che fra i passeggeri quella sera vi sarebbe stata anche la signora Siliato che lei invece non ricorda di avere incontrato — ha chiesto l'avv. Gatti — ma insomma lei: il 7 settembre ha viaggiato o no? ». «Certo: ho viaggiato» ha ammesso Fenaroli. Concluso con questo episodio l'interrogatorio, Fenaroli se ne è tornato al suo posto ed ì difensori hanno iniziato sia pur con richieste marginali l'offensiva per ottenere la rinnovazione del dibattimento: hanno cominciato chiedendo che venisse interrogato Luigi Martirano. I giudici si sono riuniti in camera di consiglio ed hanno deciso di ascoltare il fratello di Maria Martirano soltanto per chiedergli se insisteva nel costituirsi parte civile. E Luigi Martirano ha risposto che non intendeva modificare la sua opinione. Guido Guidi Giovanni Fenaroli durante la deposizione di ieri (Tel.)