Arrestato in Cile il responsabile della rapina al Casinò di Campione

Arrestato in Cile il responsabile della rapina al Casinò di Campione Arrestato in Cile il responsabile della rapina al Casinò di Campione José Escarpizo, condannato in contumacia a 7 anni, era fuggito con un bottino di 121 milioni - Il colpo era avvenuto nel settembre del 1960 (Dal nostro corrispondente) Como, 31 maggio. L'Interpol ha comunicato oggi alla procura della Repubblica di Como la notizia dell'avvenuto arresto nel Cile di José Escarpizo, già condannato in contumacia a 7 anni e 2 mesi di reclusione dalla nostra Assise per la rapina al Casinò di Campione. Il .telegramma dice testualmente che l'Escarpizo, nato a Montevideo trent'anni fa, è stato arrestato dalla polizia cilena, la quale era a conoscenza del mandato di cattura spiccato contro di lui nel settembre '60 dall'autorità giudiziaria comasca e della conseguente condanna pronunciata il 16 aprile '62 dall'Assise. Non si sa, però, esattamente se l'Escarpizo è stato arrestato per la rapina di Campione o per altro reato compiuto in Cile: per chiarire la questione e per accertare inoltre se tra 11 Cile e l'Italia esiste l'estradi zione, il procuratore della Re pubblica di Como, dott. De Simone, ha iniziato opportune indagini, cosicché solo fra qualche giorno sarà possibile sa pere se l'arrestato potrà essere trasferito in Italia per essere sottoposto a un nuovo procedimento, dato che il suo di tensore, avv. Benzonì, aveva presentato appello contro la sentenza di condanna dei giudici comaschi. Bisogna anche tener presente che, ammesso esista estradizione, l'Escarpizo, prima di essere trasferito dal Cile in Italia, dovrà essere processato dalla magistratura cilena per eventuali reati commessi in quel Paese e quindi scontarvi la relativa pena; solo dopo aver soddisfatto la giustizia cilena, egli potrebbe subire un nuovo procedimento in Italia per la famosa rapina di Campione. Come si ricorderà, l'atto brigantesco fu consumato la sera del 10 settembre '60 e' fruttò ai suoi autori la somma complessiva di 121 milioni 900.000 lire; a Indagini concluse, ve nivano assicurati alla giustizia i fratelli Andrea e Riccardo Buratti-Ravizza, da Motta Vi sconti (Milano). La sentenza era stata di condanna a 7 an ni e 2 mesi e 120.000 lire di multa per l'Escarpizo, ritenuto autore materiale della rapina, di 5 anni e 6 mesi e 90.000 lire di multa per il Riccardo Buratti-Ravizza, che aveva trasportato il rapinatore ed altri due suoi fantomatici compagni, di cui non si seppe mai nulla dì preciso, da Milano a Campione. Dopo il colpo era riuscito a far loro raggiungere il confine francese dopo una lunga corsa in auto nella notte attraverso tutta la Svizzera; il francese André Fanget e l'Andrea Buratti-Ravizza, invece, erano stati assolti per insufficienza di prove. Secondo quanto emerso durante le indagini, l'Escarpizo avrebbe dovuto incontrarsi a Parigi con Riccardo BurattiRavizza per procedere alla spartizione del bottino, ma il bandito era mancato all' appuntamento ed era sparito con i milioni rapinati; nonostante le intense ed accurate ricerche dell'Interpol, l'Escarpizo era riuscito finora a non lasciarsi sorprendere. 1. p.

Persone citate: André Fanget, Campione José Escarpizo, De Simone, Motta, Ravizza, Riccardo Buratti-ravizza