Per la terza volta consecutiva l'abruzzese primo al traguardo di Vittorio Varale

Per la terza volta consecutiva l'abruzzese primo al traguardo Dopo 1 successe! nella tappo M Asti o «fi Oro fi a Per la terza volta consecutiva l'abruzzese primo al traguardo Il piccolo scalatore ha vinto anche il Gran Premio della Montagna sul Passo del Sempione, precedendo Adorni è Zancanaro - La salita finale ha provocato una seconda selezione - Massignan continua a deludere - La gioia di Balmamion (Dal nostro inviato speciale) Leukerbad, 30 maggio. Taccone ha vìnto la tappa, e Balmamion è la nuova Maglia rosa del Giro. Per l'abruzzese è la terza vittoria consecutiva; anche oggi ha facilmente dominato in volata il ridotto manipolo (di cinque corridori) che con lui si è presentato sul breve rettilineo di arrivo ricavato in questa ridente cittadina rinserrata fra verdi e fresche montagne — dopo aver via via piegato, sui dodici chilometri dell'ultima, aspra salita, le resistenze del gruppo di tèsta che al piede di questa contava ventun uomini. Fress'a poco tutto come ieri, con Adorni secondo, Zancanaro terzo. De Rosso quarto e Balmamion quinto, con la differenza che Adorni non ha imprecato contro il vincitore. « Oggi Taccone si è ben comportato — ha tenuto a dire il parmense a chi l'interrogava appena sceso di bicicletta —. Ha lavorato molto anche lui, sulla salita >. Tutti contenti, dunque, i primi arrivati, e non vi dico Balmamion, nuova maglia rosa. Anche di altri del manipolo dei primi arrivati s'indovina va la soddisfazione sotto la patina di sudore e di polvere. Erano quelli che pur essi be neficiavano della nuova sconfitta di Ronchini; erano Zancanaro, che avanza al secondo posto in classifica a soli 4" dal campione della Carpano; era De Rosso, che pur egli guadagna un posto, stabilendosi a 17" dal nuovo leader. A Ronchini, che sarebbe arrivato nel secondo gruppo con Brugnami, Carlesi ed altri con un distacco di 1*22", non è rimasto che chiudere in tristezza questa sua seconda giornata sfavorevole: adesso è arretrato al quarto posto a poco meno d'un minuto da Balmamion. Fino a Domodossola, per tut- t'e 100 i chilometri che fin là ci avevano condotti da Biella, proprio nulla era accaduto di interessante nel gruppone che veniva avanti ad andatura piuttosto moderata. Ci fu lo scattino di Barale, che ci teneva a passare per primo davanti alle quattro case della natia Villadossola; i suoi compagni di corsa lasciarono che si pigliasse questa soddisfazione, ma appena fuori del paese «Baralino» si rialzò, rientrando nei ranghi. Finché ci tro¬ vammo tutti davanti al Sempione. Salendo e salendo l'avanguardia sempre più si assottigliava, si vedevano in diffl colta corridori che mai più si sarebbe immaginato non potessero reggere l'andatura mantenuta viva da Adorni, da Taccone, da Balmamion coi quali (a metà salita) erano rimasti soltanto De Rosso, Battistini, Zancanaro, Carlesi, Brugnami, e Fontona. Fra i distaccati, mi fece impressio- ne veder Massignan, Zllioli. Da un bel po' passata la frontiera, e avvicinandoci al culmine, varie fluttuazioni si verificavano all'avanguardia, che a raccontarle tutte sarebbe inutile, perché superate dall'ordine di passaggio davanti all'Ospizio, punto culminante del Sempione, m. 2005 d'altitudine. Eccolo: 1. Taccone seguito a ruota da Adorni e Zancanaro; a 30" seguono Carlesi, Balmamion, De Rosso e Fontana; a 35" Battistini; a 50" Ronchini, Moser e Baldini, ed altri. Distacchi lievi, come si vede, neanche per sogno che i primi volessero insistere nell'offensiva. A Briga, 49 km. all'arrivo, da quattro che erano in vetta al Sempione sono cresciuti a tredici; eppoi diventano quindici; fino a quando, in compagnia di Massignan (che oggi, sia detto, è stato con Ronchini la maggior vittima della tappa), l'avanguardia arriva a superare addirittura la ventina di uomini. Sarà Analmente, la temuta (ed a tutti sconosciuta) salita a Leukerbad a schiarire la situazione, ed a graduare 1 valori della giornata. Scappa Poggiali, campione d'Italia dei dilettanti; e guadagna un centinaio di metri. Non tardano Adorni, Taccone e De Rosso a inseguirlo ed a superare Moser e Partesotti che avevano seguito il toscano nel suo azzardato tentativo. Riesco a seguire le alternative della lotta. Sono avvincenti. Adorni e Taccone sono i più attivi, ma col proseguir dei chilometri non riescono a concretizzare il loro vantaggio in maniera definitiva. Balmamion, Carlesi, Zancanaro annullano i 50 metri di distacco che avevano a i letà salita; rieccoll anch'essi alla avanguardia. La valle è verdissima, le cime nevose, il cielo azzurro invitano alla contemplazione e al riposo, ma noi è la lotta che ci distoglie dal paesaggio, e ci avvince. Sarà per un altro giorno. Balmamion s'è accorto che Ronchini perde terreno; e accelera. Va a riprendere i primi — e con essi resterà fino al traguardo. Domani, ancora una tappa veder,dmcnVsStstsprTtrSnpqsfUnviB5n1Zn di montagna, con la lunghissi ma salita, a metà corsa (80° chilometro), del Gran San Bernardo. Poiché la discesa in Val d'Aosta e il tratto in fai sopiano fino al traguardo d St. Vincent durano una settantina di .mlometri, non ci sarebbe da stupirsi se la corsa terminasse in gruppo — col successo di un velocista (che potrebbe, chissà, essere ancora una volta il sorprendente Taccone). Qui a Leukerbad, intanto, l'argomento d'obbligo riguarda il passaggio sul Gran San Bernardo. Si teme che la neve ostacoli i corridori, poiché è il versante italiano quello più esposto a slavine, si accenna alla possibilità di far finire la tappa al Colle. Un arrivo in salita del genere naturalmente, verrebbe a favorire gli scalatori, variando i pronostici in modo sensibile. Vittorio Varale II vittorioso arrivo di Taccone (lavanti ad Adorni sul traguardo di Leukerbad (a sinistra); a destra, De Rosso e il corridore abruzzese mentre sono duramente impegnati sull'aspra salita del Sempione (Telefoto)

Luoghi citati: Biella, Briga, Domodossola, Italia, Ronchini, Val D'aosta, Villadossola