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Si presenta alla polizia il giovane ricercato per l'uccisione della tedesca MI delitto dolio, «dolco Trita» a. Roma Si presenta alla polizia il giovane ricercato per l'uccisione della tedesca Alla Squadra Mobile di Palermo ha dichiarato: «Non ho mai conosciuto Christa Wanninger» - In serata è stato rilasciato - I sospetti si erano concentrati su di lui perché egli era scomparso dalla Capitale il giorno stesso del crimine Interrogato un torinese che conosceva la vittima (Dal nostro corrispondente) Palermo, 1/ maggio. Il giovane siciliano che scomparve da Roma il giorno dell'uccisione della bella tedesca Christa Wanninger — e che la polizia della capitale ricercava per interrogarlo — si è presentato oggi spontaneamente, alla Questura di Palermo. Ha detto di non conoscere la vittima né la sua amica; è stato interrogato a lungo e, in serata gli agenti 10 hanno rilasciato. Forse la nuova pista sul delitto della « dolce vita » è sfumata. Giuseppe Lima di 28 anni è entrato in Questura alle 17,40. Era accompagnato da tre avvocati; si è presentato al vice questore Gambino. «Eccomi qui — ha detto tranquillamente —. Sono venuto subito a chiarire la mia posizione. Ma non ho mai fatto parte del "clan" di quella povera tedesca ». Proveniente da Napoli, dove si trovava fino a ieri sera, il Lima è giunto a Palermo in aereo nelle prime ore del pomeriggio. Dopo una breve visita alla madre, Egle Guastella, si è recato nell'abitazione della moglie, Vincenzina Grifo. Poi ha ricevuto gli avvocati, con i quali in auto si è recato in Questura. A Palermo si parla molto dei successi mondani di Giuseppe Lima. Secondo quanto riferisce un quotidiano locale si sa che, completati gli studi classici al liceo «Garibaldi», si iscrisse alla facoltà di scienze economiche, trovando contemporaneamente impiego al «Banco di Sicilia» del quale 11 padre, comm. Francesco, era stato uno dei direttori. Fu In quel periodo che il Lima cominciò ad intraprendere frequenti viaggi per Roma, Milano e la Costa Azzurra, dimorando per parecchi mesi lontano da Palermo. Circa un anno dopo, nel '59, si aggregò ad una troupe di cineasti e partecipò alle riprese di un film in Spagna. Tornato a Palermo, il Lima intraprese diverse attività commer ciali, compresa quella del commercio di auto usate e motoscafi. Inoltre, assunse le rap presentanze di ditte fornitrici di tendaggi e vernici per motoscafi. . Nell'ottobre 1960 sposò Vincenza Grifo, impiegata presso la Regione Siciliana. L'unione non si rivelò felice. Dopo pochi mesi, la coppia si separò per tornare a ricongiungersi dopo la nascita di un figlio, Francesco, che oggi ha 2 anni. Due anni fa il padre del Lima mori per un male inguaribile. Da quel momento, per il giovane, ebbe inizio il periodo più difficile. L'ex diret tore di banca era riuscito infatti a tamponare sempre i «buchi» del figlio e proprio pochi giorni prima della morte aveva evitato un sequestro dell'intero mobilio dell'appartamento di via Cerda, richiesto da un creditore. In questi ultimi tempi ilgio vane aveva ripreso la sua attività commerciale, dedicandosi al commercio di auto usate e non era raro incontrarlo al volante di fuoriserie, fra le quali una grossa < Jaguar » nera targata Roma, che sembra appartenesse ad un suo amico, quello stesso che avreb be dovuto rilevarlo all'Albergo Stazione di Roma, da dove Giuseppe Lima sarebbe scomparso nel pomeriggio del maggio. Nessuno adesso sa dare indicazioni esatte sulla data della sua partenza da Palermo che alcuni dicono sia avvenuta alla fine di marzo, altri nell'ultima decade di aprile. La madre asserisce di avere ricevuto una lettera dal giovane, datata < Milano 11 maggio », nella quale egli afferma di essere stato ricoverato in una clinica parigina per un'opera zione di appendicite purulen ta e di essersi trovato a Ro ma il 10 maggio, di ritorno da Sanremo e da Milano, dove si era recato per rimettersi dall'intervento subito. Stasera a tarda ora Giuseppe Lima è stato rilasciato, f. d.