La folla al processo del medico omicida circonda ed insulta la bella indossatrice

La folla al processo del medico omicida circonda ed insulta la bella indossatrice Dopo l« prima udienza alle A smise di Santa Maria Capua Vetere La folla al processo del medico omicida circonda ed insulta la bella indossatrice La ragazza, ex amante del sanitario e considerata la causa della tragedia, è stata salvata dai carabinieri - Poi, impassibile, si è allontanata in auto - Per lei il medico aveva ucciso uno studente diciottenne - In aula la «mannequin» ha rivolto una gelida occhiata all'amico, che dalla gabbia la guardava estasiate -' Respinte alcune istanze della parte civile, il dibattimento è stato rinviato a domani (Dal nostro inviato speciale) Caserta, 16 maggio. Si è svolta stamane alle Assise di Santa Maria Capuavetere la prima udienza del processo al medico Aurelio Tafuri, di 34 anni. Il 9 marzo I960, egli uccise a colpi di sbarra 10 studente Gianni De Luca, tarsiandone il cadavere nel fiume Volturno, dalle cui acque riemerse ventun giorni dopo. 11 De Luca si era innamorato della indossatrice Anna Maria Novi, detta *Nanà», amante del sanitario e stava per spo sarta, impedendo quindi per sempre la relazione tra la mannequin e il dott. Tafuri. L'intera cittadina attendeva con ansia e curiosità l'inizio del dibattimento. Una gran folla, che non era potuta en trare nell'aula, è rimasta di nunzi all'ingresso del Palazzo di giustizia, malgrado la continua pioggia. Ma nessuno ha potuto vedere il medico, fatto entrare sin dal mattino con un € cellulare» nell'edificio, vigila to da uno speciale servizio d'ordine. Poco prima che fosse annunciata la Corte, l'imputato i stato trasferito nella gabbia. I familiari (che risiedono a Caserta) gli avevano mandato degli abiti stirati di fresco ed egli, con un € completo» grigio azzurro e una cravatta granata, appariva particolarmente elegante. Calmo, ingrassato, con un viso roseo e uno sguardo lievemente ironico mascherato appena dagli occhiali, il dott. Tafuri sembrava del tutto indifferente a quanto si svolgeva intorno a lui. Al lungo tavolo degli avvocati, sedevano i cinque difensori: il prof. Enrico Altavilla dell'università di Napoli, Ciro Maffuccini, Giuseppe Garofalo, Alfonso Martucci e Giuseppe Marrocco. Seguivano quelli della « parte civile »: Von. Luigi Renato Sansone, Michele e e , 2 , a e n i n ; e o Verzillo e Luigi Bagnulo, che rappresentano i genitori della vittima, La Corte avrebbe dovuto essere presieduta dal consigliere Giovanni Cammarota, dopo la rinuncia fatta dall'abituale presidente Prisco Palmieri, amico della famiglia Tafuri. Ma a causa di un recente grave lutto del dottor Cammarota, che ha perso la madre, il processo sarà diretto da Giuseppe Sant'Elia. Le funzioni di pubblico ministero non sono svolte — come di regola — da uno dei « sostituti » della locale Procura, ma da un alto magistrato, Federico Putaturo, L'usciere; per ordine del presidente, prima che si inizi chiama ad uno ad uno i ventotto testimoni « a carico ». Sono assenti il padre del medico, Manlio (un vecchio farmacista) e la. madre Maria ed il fratello Mario. Quasi tutti presenti gli altri, fra cui i genitori della vittima, due degli ex amanti di Nana (l'ing. ^Egano Lambertini e il direttore di una elegante boutique di fiori, Antonio Delle Cave), due domestici di casa Tafuri, Vincenzina Califano e Lucia Testa, e l'ex amante del medico Nana. L'indossatrice, che durante la relazione con il medico, appassionato di pittura, ne fu la modella ritratta in numerosissimi « oli » ed acquerelli, ha avuto una crisi di lacrime mentre aspettava di entrare in aula. Ma ora si avanza, pallida, senza guardare l'uomo che ha ucciso per lei. Esortati i testimoni a pre sentarsi nei giorni che sono stati ad essi indicati, il gruppo autorizzato ad uscire. Andandosene, Nana, nel passare vicino alla gabbia (lo spazio è così esiguo che il contatto diviene inevitabile) scocca una occhiata, fredda e brève, verso il Tafuri. E questi rimane estasiato: un attimo^solo, che rivela quanta passione ribolla ancora in -hi. L'avv. Luigi Renato Sanso ne arroventa subito l'ambiente chiedendo un rinvio, causa l'assenza dell'oli. Guido Cortete, impegnato per l'inaugurazione della quarta legislatura e del prof. Alfredo De Marsico (sono suoi colleghi nello schie ramento della « parte civile »), trattenuto per il processo di appello dei frati di Mazzarino. Benché la questione del far svolgere il processo altrove, « per legittima suspicione» sia stata già risolta negativamente, egli torna sull'argomento. L'avv. Maffuccini, a nome della difesa, si oppone. Il p-b blico ministero si associa alla sua tesi. La Corte respinge le proposte della « porto civile », Quindi il presidente fa una lunga, precisa relazione dei fatti. Mentre parla, il Tafuri, fino ad allora inerte, lo ascolta attentissimo. L'avv. Sansone chiede ancora che la Corte si rechi sul luogo del delitto e vi interroghi l'imputato. La proposta solleva vivacissime proteste La difesa vede in essa un ten tativo di provare che il crimine non fu commesso nella giurisdizione delle Assise di Santa Maria Capua Vetere, ma idtrCtgzcsnd in quella di Napoli, e quindi di affermare V*. incompetenza » territoriale delle Assise sammaritane. Dopo un intervallo, la Corte, che si è ritirata, rientra e comunica che non accoglie la proposta dell'interrogatorio del dott. Tafuri nella zona di Caiazzo. Quindi il presidente informa che il processo è rinviato a sabato,'giornata completamente riservata, con quelle di lunedì e. mercoledì prossimi, alla deposizione dell'accusato. Un grave incidente è accaduto quando l'ex amante del medico è uscita dal palazzo di giustizia. La folla è commos sa dallo strazio sia dei genitori della vittima che di quelli del medico. Il crollo fisico del padre del Tafuri e la volontaria clausura di sua madre — la signora Maria Merola Tafuri non esce più di casa da oltre tre anni — esasperano la gente contro Nana. La vettura della mannequin viene circondata da una massa che urla e l'insulta. Mentre i ca rabinieri accorrono, salvando la giovane da un vero tentati vo di linciaggio, l'indossatrice sale impassibile su un'auto che si allontana velocissima. Crescenzo Guarino IIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIMIIIIIIIIMIIIIIIIIIMIIIIIIIIIIIIIII L'indossatrice Anna Maria Njvì arriva in Assise per il processo a carico del medico omicida (Telef.)

Luoghi citati: Caiazzo, Caserta, Mazzarino, Napoli, Santa Maria Capua Vetere