Arrestato il giovane che aggredì la negoziante in auto all'Eremo

Arrestato il giovane che aggredì la negoziante in auto all'Eremo Uscito dal carcere due mesi fa per amnistia Arrestato il giovane che aggredì la negoziante in auto all'Eremo L'assalto mentre la donna tornava dall'avere accompagnato un prete da un infermo - Fuggendo l'aggressore ha perso il portafogli; di qui l'identificazione - «Volevo farle un complimento» Il giovane che ha aggredito una donna sulla strada tra l'Eremo e il Pino è stato identificato. .Si chiama Bruno Fecchio, 28 anni, strada del Fioccardo 119. Nome, indirizzo e fotografia erano nel portafogli che ha perduto sul luogo dell'aggressione. Abita con la madre, Adelina. Il padre, Vittorio di 69 anni, è ricoverato in sanatorio: per lui, non ci sono speranze. Era operaio edile e dopo l'orario normale -si dedicava ad un altro lavoro, scavava pozzi. Lunghe ore 'di fatica In umidi cunicoli sotterranei hanno minato irrimediabilmente la sua salute. Lo faceva per ir figlio. Bruno, fino a qualche anno fa, era un bravo ragazzo. « Si dava da fare — dicono i vicini di casa —' portava soldi a casa,-per aiutare la madre ». Adelina Fecchio, col marito in sanatorio, presta servizio ad ore per mandare avanti la casa. Da quando il figlio ha preso una cattiva strada, preoccupazioni ed ansie hanno segnato Il suo viso. Ha 56 anni, sembra molto più vecchia. «Il ragazzo — dicono 1 vicini — ha preso una brutta piega tre anni fa, dopo un incidente ». Una auto lo ha investito, ' gli ha scotennato il cranio è fratturato una gamba. E' stato per cinque mesi con l'arto Immobilizzato: il primo furto lo ha commesso trascinandosi dietro la pesante ingessatura. E' stato visto e facilmente identificato. Aveva tubato una auto: lo hanno condannato a tre anni e due mesi. Ma non ha scontato tutta la pena. L'amnistìa lo ha rimesso in libertà lo scorso marzo. y -. Toma a casa, sembra pentito. La madre gli trova un lavoro presso un'impresa edile del Fioccardo. L'altro pomeriggio, esce dì casa. * Sono rimasto senza vernice— dice.— ne vado a comperare dellaltra». Poi, verso sera, arrivano gli agenti di polizia. Hanno trovato il portafogli, sanno già con certezza che è stato il Fecchio ad aggredire la donna. Teresa G. di 35 anni, mentre scendeva in automobile dall'Eremo. Il giovane era al volante di una * 600 », le ha bloccato la strada. Quando è stata costretta a fermarsi, le è saltato addosso. Un passante, Giuseppe Accomasso, corso Casale 141, ha udito le grida d'aiuto ed è accorso. Lottando con lui, 11 Fecchio ha perso il portafogli cdn i documenti. Ma di tutto questo, alla madre dolente, gli agenti non raccontano nulla. « Riferisca a suo figlio, se torna — si limitano a dire — che è meglio per lui se si presenta al commissariato di borgo Po ». La madre attende, tormentata dall'angoscia, fino a notte Inoltrata. Quando Bruno compare, stravolto, gli chiede piangendo che cosa ha fatto. Il giovane si lascia cadere su una sedia, con la testa tra le mani: «Non so che cosa mi è successo — risponde — 110 perduto la testa. Ho aggredito una donna ». Ma al mattino dopo, quando il brigadiere Pisacretà torna a suonare alla sua porta, è 111 nuovo rinfrancato. «Le ho detto solo qualche frase galante — sostiene. — E lei che si è spaventata per nulla». E dove ha preso la « 600 » che guidava al momento dell'aggressione? Lo sa che risulta rubata? «Non so nulla — replica testardo — me l'ha prestata un amico ». Non ne ricorda il nome: è un vecchio; logoro espediente. Lo accompagnano in carcere: dovrà rispondere di tentata violenza e sevizie. Bruno Fecchio, di 28 anni

Persone citate: Bruno Fecchio, Fecchio, Giuseppe Accomasso