Penetra di notte nell'ospedale e uccide la moglie ricoverata

Penetra di notte nell'ospedale e uccide la moglie ricoverata Dopo avere scalato la grondaia, si è introdotto nella corsia e ha accoltellato la consorte ventenne - "Era infedele, ha detto l'omicida, e mia suocera la aizzava contro di me" gelosia — ha detto — e anche per vendicarmi di mia suocera che da tempo aizzava mia moglie contro di me >. La polizia avrebbe però accertato che il giovane non aveva nessun motivo per essere geloso della moglie. I due giovani si erano sposati nel 1961, dopo un lungo fidanzamento. Sei mesi fa ebbero un figlio. L'unione però non era stata felice e, sin dai primi mesi di matrimonio, fra i due coniugi erano avvenuti frequenti litigi, durante i quali sembra che il Protano picchiasse la moglie. In questo periodo il giovane era disoccupato. Dopo il delitto, ha gettato il coltello nel fiume Liri, dove alcuni sommozzatori della polizia lo stanno cercando. Durante l'interrogatorio il Protano ha avuto crisi di disperazione, dando in escandescenze ogni volta che veniva nominata la suocera, Maria Tersignl. r. «j. viarsi per il corridoio. Ma appena uscita dalla corsia si è accasciata al suolo. Intanto anche le altre malate si erano svegliate e ben presto veniva dato l'allarme. L'agente dì polizia in servizio presso l'ospedale provvedeva ad avvertire il commissario' di Sora, dott. Giosuele Russo, che con una pattuglia si recava all'ospedale. Qui in base alle testimonianze delle altre malate, identificava subito nell'assassino lo stesso marito della donna. Venivano iniziate le ricerche e verso le 3 una pattuglia, con a capo lo stesso dott. Russo, si dirigeva ad Arce ove abitano i genitori di Francesco Protano. Prima di bussare alla porta, il commissario faceva circondare la casa. Alla vista degli agenti, il giovane tentava la fuga ma veniva subito catturato e condotto a Sora Dopo quattro ore di interrogatori, il Protano ha confessato di aver assassinato la propria moglie. «L'ho ucciso, per (Nostro servizio particolare) Frosinone, 10 maggio. Era da poco trascorsa la mezzanotte quando Francesco Protano, un giovane aitante di 23 anni, si è introdotto nell'ospedale civile di Sora ove da aprile era ricoverata sua moglie Antonina Esposito di 20 anni, sofferente di polmoni. L'uomo ha scavalcato una cancellata e quindi è salito sino al primo piano arrampicandosi lungo una grondaia. Trovata la corsia ove la moglie dormiva con altre sei donne, si è avvicinato cautamente al letto. La giovane ha sentito un rumore, ha aperto gli occhi e ha visto il marito che si gettava su di lei con un lungo coltello. Ha gridato aiuto, ma invano. Il marito le ha vibrato quattro coltellate, quindi, di corsa, ha scavalcato la veranda e con un salto si è ritrovato sulla strada. Benché colpita a morte, la donna ha avuto ancora la forza di alzarsi dal letto e di av¬ Penetra di notte nell'ospedale e uccide la moglie ricoverata

Persone citate: Antonina Esposito, Francesco Protano, Maria Tersignl, Protano

Luoghi citati: Arce, Frosinone, Sora