Mosca accusa gli Stati Uniti di voler dare atomiche a Bonn di Enzo Bettiza

Mosca accusa gli Stati Uniti di voler dare atomiche a Bonn I diciotto anni della vittoria sulla Germania nazista Mosca accusa gli Stati Uniti di voler dare atomiche a Bonn II ministro Malinovski attacca nella «Pravda» il piano americano per la forza nucleare atlantica - «Se i tedeschi avranno armi atomiche, l'Unione Sovietica si considererà direttamente minacciata» - Aspre critiche alleasse» Bonn-Parigi (Dal nostro corrispondente) Mosca, 9 maggio. <Se gli imperialisti, perdendo la ragione, oseranno attentare alla sicurezza dei paesi socialisti, saranno demoliti dalla potenza riunita dei paesi della comunità socialista. Non è una minaccia, è un monito! >. Queste parole si trovano oggi in un articolo assai duro scritto dal maresciallo Malinovski, ministro della difesa, per la Pravda in occasione del diciot' :simo anniversario della vittoria russa sulla Germania. Il tono di Malinovski colpisce per una asprezza che, da tempo, non veniva più usata dai massimi esponenti dell'Urss. Anche la formulazione ideologico-propagandistica di certi giudizi Bull'* imperialismo > e la sua < natura > appare singolarmente irrigidita rispetto alle più caute prese di posizione di Kruscev sul medesimo tema. Secondo il maresciallo russo, a diciotto anni dalla vittoria sulla Germania «la minaccia alla causa della pace è di nuovo gravemente aumentata>. Egli indica i pericoli di una guerra in tre fatti: la aspirazione degli < imperialisti americani > al dominio mondiale, la rinata potenza militare tedesca e, per citare le sue parole, «la congiura franco-germanica >. Polemica con gli americani. «Questi nuovi pretendenti al dominio mondiale > avrebbero imboccato la strada che porta alla «preparazione di una guerra termonucleare >. Le ultime prese di posizione di McNamara, collega americano di Malinovski, sarebbero « piene di odio per il comunismo, "'Urss e i movimenti progressisti». «Non ci colpisce tale atteggiamento di classe del ministro della difesa americano. Quello che invece non può non colpire è il cinismo mostruoso con cui l'esponente ufficiale di uno Stato parla della guerra missilistico-nucleare». Nei nuovi piani del Pentagono « si profila nettamente una idea fissa: dislocare in altri paesi la più grande quantità possibile di armi missilistiche >. Polemica ' con Bonn. Dal punto primo discende che gli imperialisti americani avrebbero deciso di riservare ai revanscisti tedeschi «la parte di una forza d'urto in seno all'aggressivo blocco atlantico». I militaristi germanici cercherebbero di farsi dare le armi atomiche. Qui Malinovski polemizza con il collega tedescooccidentale, Hassell: «Il nuovo ministro della difesa tedesco è stato assai chiaro. Ecco le sue testuali parole: "La Germania deve essere restaurata nei confini dell'impero bismar- ritdePecompoBunucocoe gae pafoparacotemeuavMsunucocilefo« lciPnidmcrtitimbi «sosiaStumscfrInUvp« pnmmdmutilUdpmal[gkiano. Le nostre richieste ter- 'liiliiiiiiiiiiiiiiiiiiitMiiiiitiii iiiiriiiiiu u ritoriali vanno molto al di là della linea Oder-Neisse"». Perciò l'Urss e gli altri paesi comunisti prenderanno tutte le misure necessarie. « Qualunque possa essere la via per cui la Bundeswehr otterrà le armi nucleari, l'Urss considererà ciò come una minaccia diretta contro i suoi interessi vitali e farà tutto il necessario per garantire la propria sicurezza e quella dei propri alleati». Polemica congiunta con il patto franco-tedesco e con la forza multilaterale atlantica. Il patto Parigi-Bonn «ha un carattere apertam ite militare e costituisce una specie di ariete pronto a cozzare contro le mura dell'edificio della pace europea che continua a non avere fondamenta solide ». Molto aeravi sarebbero le misure prese per riunire le forze nucleari della Nato sotto un controllo multilaterale. Ciò faciliterebbe l'accesso al « grilletto nucleare» alle peggiori forze revanscistiche tedesche « le quali hanno accolto a braccia aperte questo piano del Pentagono ». Malinovski definisce «macabra» la decisione di dotare navi mercantili di missili Polaris: «L'idea di creare una flotta di camaleonti nucleari è mostruosa e moltiplica i pericoli di scatenamento di una nuova guerra». C'è poi una frase che potrebbe essere sottoscritta da tutti i duri del blocco comunista: «I marxisti-leninisti non possono permettersi alcuna illusione nei riguardi della natura aggressiva dell'imperialismo ». Si è notata infine una sfumatura di termini nel modo come, nella stessa Pravda, Kruscev e Malinovski hanno affrontato la questione tedesca. In due telegrammi, inviati a Ulbricht e al cecoslovacco Novotny e pubblicati in prima pagina, Kruscev parla di un « regolamento pacifico » del problema germanico; Malinovski parla invece continuamente della necessità di firmare « un trattato di pace te- desco ». Enzo Bettiza

Persone citate: Hassell, Kruscev, Novotny, Ulbricht