Il timido dalla bella voce

Il timido dalla bella voce Il timido dalla bella voce Lavora dieci ore al giorno in officina per 60 mila lire al mese Alla sera ottiene di sostituire gratis il canzonettista in qualche sala da ballo - Ma non a tutti il canto dà da mangiare Può darsi_ che un giorno il nome di Gianfranco Gibellino giri In tondo stampato su migliaia di dischi di musica leggera. Il mondo della canzone è pieno di imprevisti: la popolarità di Rita Pavone, per fare l'esempio più recente, è esplosa di colpo; da una settimana all'altra questa ragazzina sconosciuta è diventata la cantante preferita dai giovani appassionati di jukeboxes. Gianfranco Gibellino è soltanto un meccanico saldatore con buona voce e molta aspirazione a fare il cantante. Sua moglie, che non è timida come lui, ha scritto a « Specchio dei tempi » per farlo conoscere. Siamo andati a trovarlo, nell'officina Iscardi di via Borgaro 23, dove lavora dieci ore al giorno. Ha 25 anni, un aspetto simpatico, e una piacevole voce melodica-moderna, dicono quelli clie l'hanno sentita e se ne intendono. Albese di origine, il Gibellino lavora nella nostra città dal '54 ed è sposato da cinque anni. Non hanno figli. « Con 60 mila lire al mese di stipendio e 20 mila di affitto, c'è poco da stare allegri — dice Gianfranco. — E' anche per questo che vorrei tanto riuscire a cantare da qualche parte, per arrotondare gli introiti e permettermi di fare aumentare la famiglia». Sua moglie era alle dipendenze di una fabbrica di gomma, ma quel lavoro le danneggiò la salute, dovette abbandonarlo e rimase a lungo ammalata. Due mesi fa ha trovato da occuparsi come commessa nel negozio dell'Alleanza Cooperativa di via Breglio 70, proprio sotto casa. Guadagna 30 mila lire al mese. Per due anni Gianfranco Gibellino è andato a lezione da un maestro della Rai per affinare la voce e imparare la musica, ma poi quando la moglie dovette abbandonare l'impiego, egli non fu più in grado di pagarsi le lezioni Ora si sente maturo per tentare il giudizio del pubblico. Ma come fare? Le sale da ballo accettano soltanto cantanti già noti tutt'al più possono consentire, in via di favore, e assolutamente gratis, che l'aspirante si esibisca qualche volta nelle ore piccole, quando il canzonettista ufficiale ha già esaurito l'intero suo re pertorio. Una concessione di cui gode il Gibellino il sabato e la domenica, in un locale del Valentino. « Ma non si può andare avanti sempre cosi — dice. — La mia voce deve combattere tutto il giorno con 11 fumo che è nel l'aria del reparto saldatura, la sera non è certo nella miglior forma per accarezzare note. Al meno qualcuno mi provasse sul serio, potrei sapere se posso o non posso sperare ancora! ». Gianfranco Qibellino

Persone citate: Gianfranco Gibellino, Gianfranco Qibellino, Gibellino, Rita Pavone