Un giovane muore di stenti

Un giovane muore di stenti Incredibile dramma nel cuore della grande città Un giovane muore di stenti Ventotto anni - Un'esistenza squallida e primitiva - Per un mese è stato ammalato privo di qualsiasi assistenza da parte dei genitori - L'altra sera la madre veniva svegliata dai rantoli del figlio : si è seduta sul letto ed ha atteso inerte la fine dell'infelice Un giovale di 28 anni è morto di stènti e di una malattia facilmente curabile — la polmonite — dopo un mese che giaceva a letto privo di qualsiasi assistenza da parte dei genitori. Si chiamava Luigi Tocco: una figura esile, spetti ale, abulica. Eia nato* a Torino. 11 padre, Giuseppe di 68 anni, ha lavoralo fin che ha potuto da vetraio. Ora è in pensione: 66 mila lire ogni due mesi. La madre, Marianna, ha 65 anni. Una donna che si trascina a fatica. Ha le gambe piagate da ulcere, iiiiiiiiiittiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiitiiiiiiiiiiiiiii che a poco a poco le divorano le carni senza che la sventurata se ne preoccupi. Fino all'anno scorso, la famiglia abitava in via Cecchi 54. In seguito alia demolizione dello stanile, si è trasferita nelle « case popolari v di via Villar 38. Avevano portato le poche masserizie, su un carretto, nella stanza che l'istituto aveva assegnato ad una zia del giovane, Teresa Martini. Un'esistenza primitiva, indescrivibile Il padre doveva provvedere alle necessità di tutta la fami- glia con la sua modesta pensione. Parte della quale la spende in vino scadente, per offuscare le amarezze e illudersi di ignorare la realtà che lo circonda. Dopo un paio di mesi dal trasloco, la Teresa Martini fu ricoverata in un cronicario, colpita da paralisi. L'alloggio era intestato a lei, l'istituto lo reclamò per assegnarlo ad altri senza tetto. I Tocco non furono tuttavia messi sulla strada: al pianterreno c'era una camera piuttosto ampia, occupata da una vedova. Il locale venne divìso in due con una tramezza di mattoni. Nel piccolo vano ricavato, andarono ad abitare i Tocco. Non c'è l'acqua né il gas né i servizi igienici. Luigi, una decina d'anni addietro, aveva sofferto di una malattia polmonare. Forse non era guarito completamente: il minimo sforzo lo fiaccava, non aveva mai potuto lavorare. Durante il trasloco dal primo piano al pian terreno aveva dato una mano, portando le suppellettili meno pe santi. Era bastato questo a prò vocargll una ricaduta. Quel giorno pioveva, Luigi aveva sudato, il suo organismo denutrito non resistette. Da allora non fu più In grado di alzarsi dal .giaciglio che divi deva con i genitori. Solo quando il giovane si aggravò, il padre, per non dargli troppo fastidio, si rassegnò a dormire sul pavimento. Gli altri casigliani hanno sempre cercato di aiutare 1 tre sventurati, portando un po' di brodo, carne, altri generi di prima necessità. Soprattutto, si sforzavano di con vincere i Tocco a chiamare un medico. Luigi non voleva saperne, temeva che lo ricoverassero all'ospedale. L'altro giorno, su richiesta dei vicini, andò a trovarli un sacerdote. Neppure le sue esortazioni ebbero esito. Il giovane era ormai in condizioni di sperate, il prete prima di andarsene gli amministrò i Sacramenti. Poco dopo, Luigi, entra in agonia. I genitori non sanno che cosa fare, continuano ad aggirarsi nella stanzetta sordida e sporca Mercoledì, all'alba, la madre è svegliata dai rantoli del figlio, che sta morendo. Si siede sul letto, lo guarda, assiste inerte alla tragedia. Poco dopo una vici na si rende conto dell'accaduto, informa la «Guardia medica» che provvede a far trasportare la salma agli istituti medico-legaii. L'esame necroscopico ha rivelato che Luigi Tocco è deceduto per broncopolmonite, ma soprattutto per mancanza di nutrimento. L'autorità giudiziaria ha aperto un'inchiesta sulla triste vicenda. La madre ha bisogno di cure ospedaliere, ma rifiuta il ricovero. •■■II mi uni n mi itikttininiii iti iti n uh Luigi Tocco e i genitori fotografati dopo la tragedia. Sulla dolorosa vicenda è stata aperta un'inchiesta

Persone citate: Luigi Tocco, Teresa Martini

Luoghi citati: Torino