Le false rivelazioni del Barbaro ieri al centro del processo Fenaroli

Le false rivelazioni del Barbaro ieri al centro del processo Fenaroli Le false rivelazioni del Barbaro ieri al centro del processo Fenaroli In apertura di udienza, è giunto un telegramma dell'avvocato del «re delle evasioni»: smentisce di avere ricevuto un «oggetto misterioso» dal suo cliente • Del truffatore e delle sue invenzioni hanno poi parlato i difensori nel sostenere la nullità dell'istruttoria sul delitto Martirano (Nostro servizio particolare) Roma, 8 maggio. Nuovo colpo di scena in apertura di udienza al processo Fenaroli. Il presidente D'Amano ha letto un telegramma dell'avv. Vincenzo Cannarella. che afferma di non aver mai ricevuto alcun pacchetto da Vincenzo Barbaro, durante un colloquio nel manicomio di Reggio Emilia. « Mi riserbo — termina l'avv. Cannarella — di promuovere un'azione legale contro lo stesso Barbaro ». Come si ricorderà, l'altro giorno, Vincenzo Barbaro aveva avvertito la Corte di avere consegnato un « oggetto » molto importante « per l'accertamento della verità sulla morte di Maria Martirano > ad un avvocato di Siracusa. Ora l'avvocato Vincenzo Cannarella. chiamato cosi bruscamente in causa, ha smentito la notizia Intorno all'oggetto misterioso, che il c re delle evasioni » aveva scritto di aver consegnato al legale, si erano fatte molte illazioni: si era anche detto che il pacchetto potesse contenere l'anello con brillante che era stato rubato a Maria Martirano e che non era stato trovato tra i gioielli nascosti alla « Verno! >. Terminata la lettura del telegramma, la difesa ha cominciato la sua grande battaglia ed ha chiesto attraverso il professore Augenti e l'on. Cesare Degli Occhi — e domani le stesse tesi saranno ripetute dai difensori di Ghiani — che i giudici della Corte d'Assise d'Appello considerino priva di qualsiasi valore giuridico tutta l'istruttoria e rinviino gli atti al giudice istruttore per una nuova indagine Quali con 1 seguenze si avrebbero se venisse accolta l'istanza dei di tensori? Una. soprattutto, importante e riamorosa: Giovanni Fenaroli e Raoul Ghiani qualora venisse ritenuta nulla la sentenza istruttoria, riacquisterebbero immediatamente ed automaticamente la libertà perché sarebbe ormai superato da tempo il limite fissato dal Codice entro il quale l'indagine doveva essere conclusavi è da dire che la medesima iniziativa fu assunta due anni or sono in Corte d'Assise, ma con nessun risultato positivo: i giudici infatti respinsero l'identica richiesta sollevata oggi, spiegando che le critiche mosse dai difensori al giudice istruttore erano, secondo loro, senza fondamento. Il prof. Augenti ha mosso la prima vivace e massiccia offensiva contro l'istruttoria e quindi contro i due magistrati che l'hanno compiuta, il dottor Felicetti e 11 dott. Modigliani, affermando innanzi tutto che la difesa non è stata messa in condizione di esercitare liberamente e completamente il proprio mandato. Augenti ha successivamente parlato di Vincenzo Barbaro, il « re delle evasioni », il quale cercò di inserirsi con « rivelazioni esplosive», ma senza successo, nel processo di primo grado per la morte della Martirano e nell'istruttoria. cNel marzo del 1959 — ha proseguito l'oratore — il giudice istruttore Roberto Modigliani rivolse a Fenaroli alcune contestazioni concernenti certi biglietti clandestini che il geometra, secondo l'accusa, avrebbe cercato di far pervenire a Ghiani e ad Inzolia. In quell'epoca, però, i messaggi non erano ancora a disposizione del magistrato perché Vincenzo Barbaro non li aveva consegnati al dott. Modigliani. Quindi, il giudice rivolse domande all'accusato senza che fosse a conoscenza del contenuto di quei biglietti. « II 5 dicembre precedente, Barbaro si recò alle celle di isolamento del carcere di Regina Coeli dove era rinchiuso Fenaroli, vestito come un signorino, con penna e carta. Si trattava di un vero collaboratore della giustizia Tuttavia, Barbaro non è venuto mai davanti a voi; non ha mai detto pubblicamente chi gli consenti di fare indagini sul " giallo di via Monaci " Si tratta dunque di un'altra circostanza che ha determinato una nullità assoluta nell'istruttoria formale». L'avv Augenti ha concluso con un lungo elenco delle cause che comporterebbero la nullità dell'intero procedimento. Quindi, dopo una breve so spensione dell'udienza, ha pre¬ so la parola l'avv. Degli Occhi, difensore di Carlo Inzolia, per presentare le eccezioni di nullità. L'avv. Degli Occhi ha tra l'altro mosso un attacco a Vincenzo Barbaro e agli inquirenti che < se ne servirono come di un agente provocatore ». Sempre a proposito di Barbaro, il difensore d'Inzolia ha detto che il « re delle evasioni » venne trattato in « guanti bianchi » fino a che servì all'accusa, e che è finito in manicomio ora che gli accusatori non né hanno più bisogno. Al termine dell'intervento dell'avv. Degli Occhi, l'udienza è stata rinviata a domani perché la difesa di Ghiani presenti le sue eccezioni di nullità, g. g.

Luoghi citati: Inzolia, Martirano, Reggio Emilia, Roma, Siracusa