La contingenza sale di 4 punti

La contingenza sale di 4 punti I/hdice del cosivi della vita è passato da 121 a 125,46 La contingenza sale di 4 punti L'aumento giornaliero per i lavoratori andrà da un massimo di 13ft lire ad un minimo di 43,80 - Comporta una somma annua di 184 miliardi di lire - Una nota della Confindustria Roma, 6 maggio. A partire dal 1» maggio acorso la « scala mobile > per l'automatico adeguamento ni costo-vita delle retribuzioni dei lavoratori dipendenti dall'industria, dal commercio e dall'agricoltura sale di quattro « punti > e, per- poco, non ha spraggiunto il record assoluto j di cinque « punti >. Una comunicazione ufficiale è stata fatta oggi dalla Commissione nazionale per l'indice del costo della vita, funzio nante presso l'Istituto centrale di statistica, dopo i risultati globali delle rilevazioni effettuate nel trimestre febbraioaprile 1963, nelle sedici province prescelte a questo scopo. L'indice, valevole per le variazioni retributive, è stato determinato nel trimestre in 125,46 arrotondato a 12S, contro l'indice 121 del precedente trimestre. Sarebbero stati sufficienti cinque centesimi, cioè che l'indice avesse raggiunto il valore 125,51, perché scattassero cinque < punti >. Con l'odierno aumento, dal 1° maggio 1962 al 1° maggio 1963 la < scala mobile » ha funzionato in salita per un complesso di 13 « punti >. Nelle aziende industriali in questi tre mesi (maggio-giugno-luglio) i lavoratori riceveranno le seguenti maggiorazioni giornaliere: Impiegati (con più di ventuno anni): I categoria Lire 136,92 per 11 gruppo territoriale <A> e L. 117,76 per 11 gruppo territoriale «B»; II categoria: rispettivamente ' Lire 103,20 e L. 88,76; III categoria: L. 76,80 e L. 66,04; IV categoria: L. 70,92 e L. 61,00; V categoria: L. 65,08 e L. 55,96; VI categoria: L. 60,64 e Lire 52,16. Intermedi: I categoria: Lire 100,08 e L. 86,08; II categoria: L. 93,24 e L. 80,20; III categoria: L. 76,08 e L. 65,44; IV categoria: L. 70,00 e Lire 60,20. Operai (con più di venti anni): operaio specializzato Lire 71,72 e L. 61,68; operaio qualificato L. 64,40 e L. 57,40; manovale specializzato L. 60,96 e L. 52,44; prima categoria femminile L. 59,76 e L. 51,40; manovale comune L. 57,20 e L. 49,20; seconda categoria femminile L. 55,48 e L. 47,72; terza categoria femminile Lire 50,92 e L. 43,80. Nel settore agricolo il mi- C giuramento giornaliero sarà il seguente: L. 72, L. 64 e L. 66 pp- gli specializzati, i qualii. iti e gli addetti ài lavori ordinari nelle 'province agricole più ricche (Alessandria, Asti, Cuneo, Novara, Torino, Vercelli, Genova, Imperia, La Spezia, Savona, Bergamo, Bre- j ^ filano,, Sondrio," Arezzo V I o ; 6 a ; e a ; - Firenze, Grosseto, Livorno, Massa Carrara, Lucca, Pistoia, Pisa, Siena, ecc.); L. 64, L 56 e li. 48 rispettivamente per le tre categorie nelle province agricole intermedie (Perugia, Roma, Caserta, Napoli, Bari, Brindisi, Foggia, Lecce, Caltanisetta, Catania, Palermo, Ragusa, Siracusa) ; L. 56, L. 48 e L. 40 nelle rimanenti province più povere. Gli aumenti per il commercio sono correlati a quelli previsti per le aziende industriali. Nei tre settori interessati, lo scatto dei quattro « punti > comporterà un aumento del monte salari di 184 miliardi all'anno, poiché ciascun «punto» incide per 3,6 miliardi al mese e per 46 miliardi all'anno. L'accentuato funzionamento in salita della «scala mobile » è stato causato in prevalenza dalla persistente maggiorazione dei prezzi dei prò dotti alimentari nelle sedici province considerate, dove al consumo non è stato ancora possibile avvertire un apprezzabile vantaggio del provvedimenti adottati nelle scorse settimane dagli organi ministeriali competenti. Una nota della Confederazione dell'Industria commenta il nuovo scatto di quattro punti sottolineando che «un aumen to di tale entità si era avuto soltanto una volta In coincidenza con particolarissime evenienze meteorologiche, ma che, comunque, si era trattato di una variazione temporanea, quasi immediatamente in gran parte riassorbita». La nota ricorda che ogni punto di contingenza « viene a portare un trasferimento ai redditi di lavoro nell'industria di 2,4 miliardi di lire al mese, cifra che deve ritenersi inferiore a quella reale, conside rando l'accresciuta occupazio ne. A questi trasferimenti vanno aggiunti, inoltre, quelli determinati dagli aumenti accordati in sede di rinnovo dei contratti di lavoro o per pres¬ srqtrtnr1ticm«mpmndmtdslac sioni aziendali. Un calcolo al riguardo non è agevole, in quanto le retribuzioni contrattuali sono generalmente inferiori alle retribuzioni di fatto: il costo medio di ogni rinnovo di contratto si è aggirato in questi ultimi anni tra 11 15 ed il 20 per cento con punte ancora superiori, come per il contratto metalmeccanici che interessa il più largo numero di lavoratori». Il comunicato osserva poi «che 1 quattro punti di aumento, che segneranno per 11 prossimo trimestre un incremento di 21,6 miliardi di lire nei costi di produzione dell'industria ai soli effetti dell'aumento-salari ed un incremento di 44,1 miliardi nel redditi di lavoro dei settori dell'industria, del commercio e dell'agricoltura, . costituiscono un altro richiamo alla urgente necessità di una politica economica e monetaria tale da arrestare le conseguenze di un cosi sensibile passaggio ai consumi del reddito nazionale e di un cosi sensibile incremento di costi, di là da quella tendenza a cristallizzare gli aumenti del costo della vita che si hanno allorché le variazioni di contingenza si sono verificate per un periodo di cosi lunga durata ». »*»