Sì è concluso al Valentino il rallye delle vecchie auto

Sì è concluso al Valentino il rallye delle vecchie auto Dopo la gara Parlgl-Ginuvra-Torino Sì è concluso al Valentino il rallye delle vecchie auto Le vetture hanno partecipato a una prova di regolarità - Prima classificata assoluta la francese « Antedée Bollée» (classe 1900) Le auto veterane hanno concluso il riuscitissimo Rallye Farigì-Ginevra-Torino con una prova di regolarità svoltasi ieri pomeriggio al Valentino: poche continaia di metri attorno alla grande aiuola che comprende l'orto botanico, il seicentesco castello di Carlo di Castellamonte e la palazzina delle Belle Arti. Una prova, insomma, di facilità irrisoria, dopo tutte le difficoltà superate i giorni scorsi, una specie di parata Anale con . classìfica a parte, senza incidenza sulla graduatoria vera e propria del Rallye. La quale ha avuto, in sede di revisione delle tabelle di marcia, un solo spostamento rilevante: nella classe G (comprendente le vetture con motcre a più di due cilindri costruite tra il 1905 e il 1914) la Fiat 1908 pilotata dai torinesi ing. Righi e signor Mo, è avanzata dal 18" al 5" posto. La lunga prova, che ha visto arrivare a Torino 59 dei 62 concorrenti partiti il 27 aprile scorso da Parigi, è stata &1 tempo stesso una gara di valore sportivo nell'autentico significato del termine, e una singolare - dimostrazione di efficienza tecnica delle macchine, tutte di età non inferiore al mezzo secolo. Vien da chiedersi, paradossalmente, se l'automobile non è per nulla cambiata, da sessant'anni a questa parte, quanto meno nella struttura meccanica generale: motore, trasmissione, freni, sospensioni. Cosi com'era stato concepito nella sua impostazione originaria, dopo gli incerti tentativi iniziali di delinearne la struttura definitiva, il veicolo a motore ha continuato a progredire più o meno rapidamente in ogni suo componente (per non parlare della forma, cioè della carrozzeria, che è l'elemento più immediato di classiflcazio ne delle automobili nel tempo), di cui però è rimasta pressoché identica l'idea : della funzione specifica. Certo i motori, che sulle antenate sviluppavano non più di sette otto cavalli per litro di cìlin drata, sono passati oggi a 40-50, ma sono sempre del tipo alternativo, con cilindri, stantuffi, sistema di alimentazione, manovellismo strutturai mente |dentìci;_e_i_ cambi, oggi r ~COTne"leriy 'sonò'"Se"mpré à, "coppie di ingranaggi scorrevoli; è le molle a balestra della so ^pensione Sono tutt'altrò che abbandonate, nelle costruzioni moderne. In qualche caso, anzi, certe soluzioni che i più credono conquiste della tecnica di oggi, sono riprese tal quali dalle ingegnose costruzioni dei nostri nonni: ad esempio i ponti De Dion, i semiassi oscillanti del retrotreno, i cambi in blocco con il gruppo differenziale eccetera. Questo per dire che il progresso, per rapido che sia, ha una misura apprezzabile, so) tanto a periodi molto lunghi Forse verrà il giorno in- cui, cambiati sorgente di energia forma e tipo del veicolo indi virtuale, i posteri considererai! no l'automobile ai suoi albori e quella che usiamo oggi in un solo periodo o ciclo storico indifferenziato. ' Tornando al Rallye delle vecchie auto, molte delle par tecipanti hanno destato viva ammirazione per le loro caratteristiche meccaniche. Come la Amedée Bollée dei francesi Lelievre e Bollée (quest'ulti rr.o è un pronipote del fama so costruttore di Le Mans) prima classificata assoluta per il totale delle penalità: è di costruzione 1900, battuta per anzianità dalla sola PanhardLevassor di De Lasser-Lecointre, nata nel 1899. Poi la piccola Clement 1903 dei co ntugi Legon, la Renault 1909 di Quaglino-Fulcheri, la Zedel guidata dalla signora Giacosa e da Limone, le Fiat 1908 di Righi e di Pettenella, la Lati eia « Theta » (1914) dei giornalisti inglesi Barker-Howard la Itala 1912 di Corte-Bellini la Hispano-Suiza 1912 di Poz • zoli-Corniere, la Aries 1913 di Rousseau-Genest. Una delle Fiat, la Lancia la Itala sono di proprietà del Museo dell'Automobile «Carlo Biscaretti di Ruma >, che ha preso in mano la manifestazione all'arrivo dei concorrer! ti in Italia, ospitandone le vetture nella sua stupenda sede visitata dalla carovana con competente attenzione. leimattina, i"concorrenti avevano anche compiuto una visita alla Fiat, alla Lancia e alla Pinin farina. L'attraente manifestazione si è conclusa in serata in un grande albergo cittadino con un pranzo di gala e la premiazione alla presenza di numerose personalità del mondo automobilistico torinese. Ferruccio Bernabò HlBqucdbmdmmfLscB

Luoghi citati: Castellamonte, Ginevra, Italia, Limone, Parigi, Torino