L'amica della bella tedesca uccisa interrogata da tre giorni senza risultato

L'amica della bella tedesca uccisa interrogata da tre giorni senza risultato mpre fitto il mistero sul delitto della "dolce vita ti L'amica della bella tedesca uccisa interrogata da tre giorni senza risultato Inutili anche i nuovi confronti - Nega d'aver sentito le urla d'aiuto della vittima e di aver ricevuto la telefonata poco dopo il crimine - Era il titolare della pensione che le chiedeva di fare un'ambasciata per la Wanninger - Terminatavl'autopsia sul cadavere della sventurata ragazza: è stata colpita con dodici coltellate (Nostro servizio particolare) Roma, 4 maggio. Gelda Hodapp è stata anche oggi il personaggio centrale del « piallo » di via Emilia. Interrogatori stringenti e confronti snervanti si sono . infatti ripetuti per lei negli uffici della squadra mobile, dove da tre giorni si trova rinchiusa per « collaborare » alle indagini svi misterioso delitto di cui giovedì pomeriggio è rimasta vittima la sua amica Christa Wanninger. uccisa a coltellate dinanzi alla porta dell'appartamento abitato dalla Hodapp, al n. 81 di via Emilia. L'insistenza con cui gli investigatori continuano a tempestarla di domande sta a dimostrare che essi la ritengono ancora la chiave del fatto di sangue. La Hodapp, malgrado la tensione nervosa di questi tre giorni, non mostra stanchezza e si mantiene ferma sulle sue posizioni: stava dormendo quando Christa Wanninger salì al quarto piano per andarla a trovare ed il suo sonno era talmente profondo da non udire il disperato trillare del campanello, né le grida di aiuto della sventurata amica che cadeva sotto la bestiale furia del suo assassino. Vi è però una falla nella sua versione. 8i tratta della famosa telefonata che il signor Arnaldo Sciamanna, titolare della pensione in cui la Wanninger alloggiava, ha detto di aver fatto verso le UAS alla Hodapp perché dicesse alla amica che un uomo dall'accento straniero l'aveva chiamata al telefono. Sempre secondo quanto ha dichiarato lo ' Sciamanna, la Hodapp avrebbe risposto: « Christa non è qui. Si è sentita male* Come avrebbe fatto, dunquea sapere ciò che era successo se dormiva ancora quando arrivò la polizia? E' certe che la ragazza tedesca non ricevè alcuna telefonata dopo aver aperto la porta del suo appartamento. Di qui l'insistenza della po tizia, la quale stasera ha set toposto la Hodapp ad un nuo vo confronto. Insieme al signor Sciamanna v'era stavolta la cameriera che aveva ricevuto la telefonata dell'uomo dall'accento straniero (si trattava in realtà di Angelo Galassi, l'ex fidanzato della vittima, il quale l'aveva chiamata dal ristorante in cui era andato' a pranzare con alcuni amici). Sia lo Sciamanna che la cameriera, confermando il contenuto della telefonata, hanno cercato di risvegliarle la memoria; ma tutto è stato inutile: la Hodapp ha escluso non solo il contenuto ma la esistenza stessa della telefo nata. Ha inoltre smentito recisamente le voci che sarebbero circolate negli ambienti di via Veneto in merito ad un pre stito di ottocentomila lire fat tole circa un anno fa dalla Wanninger e sui litigi che sarebbero avvenuti fra loro a causa della mancata restituzione della somma. Un certo scalpore ha poi suscitato un improvviso sopralluogo compiuto stasera dal dottor Migliorini, capo della nobile, nell'appartamento della Hodapp. Il sopralluogo è durato oltre un'ora ed è stato chiesto anche l'intervento di un carro attrezzi della que stura dal quale è disceso un agente elettricista con una scala. Più tardi il .dottor Migliorini ha spiegato che l'agente era stato chiamato per riparare l'impianto elettrico in una stanza. Anche Angelo Galassi, il rappresentante di tessuti fiorentino che aveva in¬ trecciato una lunga relazione amorosa con Christa Wanninger, si trova ancora negli uffici della squadra mobile. Un altro episodio ha per un certo tempo attirato l'attenzione degli investigatori: il -ritrovamento cioè di un piccolo pugnale nella toilette di un noto locate notturno che apre i suoi battenti vicino allo stabile in cui avvenne il delitto. L'ipotesi che si faceva era piuttosto semplice: ■■ compiuto il delitto, if misterioso Vutfroò in bla* sarebbe entrato nel locale attraverso la porta di servizio per lavarsi le mani e nascondere il coltello nella toilette. L'arma non presenta tracce di sangue ed i medici Ir pali interpellati dai funzio nari della mobile hanno esclu so, a causa della larghezza e della lunghezza della lama, che sia quella di cui l'assassino ói e servito. Oggi è terminata l'autopsia del cadavere della sfortunata ragazza tedesca. I periti hanno stabilito che la vittima è stata raggiunta non da sette, come pareva in un primo momento ma da ben dodici coltellame, delle quali otto hanno colpito in profondità e quattro di striscio. La polizia continua frattanto a frugare nello sconcertante passato della bellissima ragazza di Monaco di Baviera nella speranza di trovare una traccia che possa condurre all'identificazione del suo uccisore. E' stato accertato che qualcuno doveva darle del denaro per potersi mantenere a Roma. La Wanninger era giunta infatti da Monaco la vigilia di Pasqua portando con sé circa 37 mila lire. Di tale somma sono state trovate nella pensione in cui essa alloggiava Sì mila lire, mentre cinquemila erano state da lei restituite alla Hodapp che gliele aveva prestate. In circa venti giorni di permanenza a Roma la bellissima ragai » aveva perciò speso soltanto cinque mila lire delle sue. Sui due taccuini che sono stati sequestrati, ella aveva inoltre annotato i numeri telefonici o i nomi di circa centoquaranta uomini, di cui la metà italiani. g. fr> IP v • - » Chnsta Wanninger, la bella tedesca assassinata (Tel.) Gelda Hodapp, amica della giovane uccisa fl'eletoto)

Luoghi citati: Monaco, Monaco Di Baviera, Roma