Il bilancio consuntivo della Montecatini nel 1962

Il bilancio consuntivo della Montecatini nel 1962 Il bilancio consuntivo della Montecatini nel 1962 Vigorosa attività nel campo delle industrie mineraria e chimica - Impulso nel settore petrolchimico oggi potenziato dal nuovo complesso di Brindisi Espansione produttiva e tecnologica del Gruppo in Italia ed all'estero Ha avuto luogo a Milano, il giorno 30 aprile, l'Assemblea ordinaria della Montecatini, presieduta dal Cav. del Lav. Dr. Carlo Faina, Presidente ed Amministratore Delegato della Società. Erano presenti n. 205 azionisti, rappresentanti in proprio per delega n. 58.350.597 azioni. Prima di dare inizio al lavori, il Conte Faina ha rievocato la figura e l'opera del Cav. Uff. di Gran Croce Rag. Carlo Orsi, scomparso nel novemhre dello scorso anno, che ha fatto parte per quasi un quarantennio del Consiglio d'amministrazione della Società, apportandovi un prezioso contributo di esperienza. Aspetti economici del 1962 Il Dr. Faina ha iniziato l'illustrazione della relazione del Consiglio d'amministrazione sull'attività svolta dal Gruppo Montecatini nel 1962, rilevando che la vita economica italiana è stata caratterizzata, in questo periodo, da un fenomeno abbastanza singolare: essa infatti ha registrato un notevole sviluppo, al quale però si è accompagnato un mutamento notevole nel clima monetario. Prezzi all'ingrosso, prezzi al minuto e costo della vita sono oggi in aumento, sia pure in varia misura. Quanto al reddito distribuito a lavoro dipendente, risulta che esso nel corso del 1962 si è accresciuto del 16,6 %, assorbendo quasi per intero l'incremento realizzato. Tale mutato clima monetario ha dato origine, nel quadro della vita economica italiana, ad una serie di ripercussioni, sia per quanto riguarda le unità di consumo, sia per ciò che concerne le imprese produttive nazionali, le quali non di rado sono venute a trovarsi strette in una specie di morsa: da un lato le più efficienti forze concorrenziali, destate dalla progressiva unificazione economica europea, sono riuscite a frenare ogni tendenza all'ascesa nei prezzi dei loro prodotti: dall'altro 1 costi unitari e globali, soprattutto di lavoro hanno registrato un considerevole aumento. Pertanto la possibilità di conseguire una sana gestione economica è stata sensibilmente ridotta; e ciò vale so prattutto per le imprese chimiche, poiché la loro attività verle in gioco forze sollecitati da un progresso tecnico particolarmente vigoroso. Purtroppo — ha rilevato il Dr. Faina — questo stato di cose si è verificato In un momento in cui i nostri mercati finanziari avevano temporaneamente perduto l'usuale efficienza (faticosamente conquistata' nell'ultimo decennio) per varie ragioni d'ordine economico e politico. Tale minor efficienza — che, come noto, si manifesta in una spiccata riluttanza dei risparmiatori a convogliare parte delle loro disponibilità verso investimenti azionari — ha reso precario alle imprese private il procacciarsi quanto è ad esse necessario attraverso i normali ca nati finanziari. Anche- l'inizio del '63 non palesa caratteristiche congiunturali sostanzialmente diverse da quelle osservate durante il 1982. Dà ascesa dei prezzi, soprattutto quelli riguardanti i generi alimentari venduti al consumo, continua nonostante le misure prese per mettere a disposizione della collettività prodotti Importati a condizioni convenienti. Solo parzialmente, poi, si ravvisano freni nell'azione delle organizzazioni sindacali per ottenere aumenti di rimunerazioni; mentre, d'altra parte, sono in vista ulteriori acatti della scala mobile. In tema di programmazione < Ci auguriamo che il nuovo Governo, quale esso sorgerà do po le scelte del 28 aprile scorso — ha detto il Conte Faina — voglia valutare attentamente queste situazioni di fatto; e provvedere, in primo luogo, a ri stabilire il clima monetario in cui si è svolto 'o sviluppo ita. liano durante 11 decennio degli anni Cinquanta. Como è noto da tempo, nulla abbiamo in contrario nei riguardi di misure di programmazione globale, alla quale tanto di frequente ci si è riferiti in questi mesi. Riteniamo, anzi, che un certo tipo di programmazione, riguardante il sistema economico nel suo com plesso, sia orinai, più che sugge rito, addirittura imposto dal progresso tecnico. Esso ha infatti accresciuto, soprattutto nella chimica, le dimensioni degli impianti produttivi, oggi assai più costosi di un tempo: ha protratto, poi, 1 tempi necessari alla loro realizzazione e, di conseguenza, ha reso più numerose le decisioni adottate da diverse imprese quasi contemporanea mente: decisioni che, soltanto dopo anni, potrebbero mostrarsi incompatibili, conducendo a sovrapproduzioni e quindi a pesanti perdite per la collettività. Sarebbe tuttavia un grave errore, a nostro parere, realizzare una programmazione coercitiva, atta a ferire sostanzialmente quella iniziativa privata cui soprattutto si debbono i progressi realizzati nell'ultimo decennio ». Il Dr. Faìna ha infine osservato che lo condizioni economico-amblenta!l del 1962 non po tevano non influire anche sulla Montecatini, sia per ciò che concerne i risultati di esercizio conseguiti, sia per quanto si riferi sce al processo di investimenti alimentato da nuove grandi unità ■ produttive : tra di esse va ricordato ■ . l'imponente complesso petrolchimico sorto a Brindisi vero nucleo propulsore di riforme economico-sociali nel quadro di quella rinascita del Sud a cui la Società da decenni contribuisce efficacemente. A tale proposito il Presidente ha espresso la fiducia che «le frequenti e generose promesse di aiuti e facilitazioni, da parte delle autorità di Governo, per impianti installati nel Mezzogiorno, siano seguite rapidamente dalla loro realizzazione ». Il Dr. Faina è quindi passato ad illustrare i vari settori di at tività della Montecatini. Industria mineraria Nel 1962 11 Gruppo ha prodotto 1.451.276 tonn. di pirite, con un lieve incremento rispetto al '61, grazie soprattutto all'affinamento del metodi di coltivazione e alla razionalizzazione del servizi. A Scarlino, dove la pirite viene trasformata In ottimo minerale di ferro, si è Iniziata nel novembre scorso la produzione di acido solforico, nonostante i ritardi nell'installazione del macchinario dovuti alle agitazioni dei metalmeccanici. Mentre 11 settore dello zolfo ha registrato un'ulteriore contrazione, la produzione di bauxite è rimasta invariata (circa 239 mila tonn.) e costituisce l'apporto esclusivo della miniera di San Giovanni Rotóndo: è stata intanto portata innanzi l'esplorazione metodica in Puglia, che però ha portato a conclusioni negative circa l'esistenza di giacimenti di interesse industriale. Quanto al minerali di piombo e zinco (la cui produzione ha raggiunto rispettivamente le 27 mila e le 69 mila tonn.), il Dr. Faina ha segnalato l'esito positivo dell'unificazione dei due complessi della consociata Monteponl & Montevecchio. In pari tempo è stato ampliato lo sta¬ bilimento elettrolitico di Porto Marghera (per portare a 30 mila le attuali 20 mila lonn. annue di zinco ad elevatissima purezza) ed ha avuto inizio l'esecuzione di due vasti progetti minerari a Monteponl ed a Montevecchio, in cui verranno investiti 25 miliardi. Nel settore dei marmi si è manifestato un buon andamento, dovuto alle esportazioni ed alla richiesta del mercato Interno, ed In quello degli idrocarburi e proseguita alacremente l'attività sia produttiva (la consociata Petrosud ha erogato, nel 1962, 56 milioni di metri cubi di metano) che di ricerca; nell'Abruzzo il bacino metanifero < Lenteila » ha palesato una notevole consistenza e nel Molise ed in Puglia si delineano favorevoli prospettive. Ha Inoltre iniziato la sua attività la miniera trentina di PrestaveI, producendo nel 1962 settemila tonn. di fluorina ad alto tenore, utilizzata negli stabilimenti del Gruppo; Industria chimica Mentre la produzione di acido solforico ha avuto un andamento normale (1367.000 tonn. contro le 1.308.000 del 1961). l'impiego di anidride fosforica ha registrato sensibili incrementi nell'ambito dei fertilizzanti complessi, il cui consumo e stato notevole; il Gruppo, che ha messo In attività i nuòvi impianti di Porto Marghera e le installazioni di Crotone e di Apuania, ne ha prodotti io scorso anno 174 mila tonn., di fronte alle 126 mila del '61. Nel settore degli anticrittogamici assai soddisfacente e stata l'attività produttiva della fabbrica di Linate, sia per quelli acuprlci (c Aspor ») che per gli esteri fosforici (« Rogor » e < Ctdial»); recentemente è stata costituita, a quote di partecipazione uguale, tra la Montecatini e la Shell Italiana, la Monteshell che si -occuperà^ della preparazione, della distribuzione e della vendita di antiparassitari per uso agricolo e zootecnico. La produzione di azoto puro è passata da 241 mila a 346. mila tonn. annue, grazie al miglioramento degli impianti ed all'aumentato ritmo delle cokerie di Apuania e di San Giuseppe di Cairo. Altrettanto dicasi per il solfato e gli altri sali potassici ottenuti nella fabbrica di Campofranco. in Stcilia, alimentata dalla materia prima estratta nel la miniera di San Cataldo (che ne ha fornito, nel 1962, un quan tltativo di 758 mila tenn. pari al 73 % del totale nazionale). A Spinetta Marengo è stato completato un impianto di ossido di titanio (dove si sono raggiunte le 36 • ila tonn. di prodotto, rispetti, alle 23 mila del 1961) e sono entrati in attività nuovi impianti di altrt-pigmen ti coloranti, nonché quello di «Algofreue ». ' Frattanto (■ Merano ed a Castellanza si è iniziata rispettivamente la... produzione di silicio iperpuro e di formaldeide (salita, quest'ultima 200 mila tonn. annue, con un aumento di venti volte nell'ultimo decennio) ed a Trieste è stata posta la prima pietra dello stabilimento della,, consociata Borm«df ;co^tuJtja, pariteticamente dalla Montecatini e -dalla--* Philipp Brothers A.'G".'» di Zurigo sTabilimento da cui usciranno acido borico e borati in quantità sufficienti per coprire -la metà dell'intero fabbisogno europeo. Resine e fibre sintetiche Il Conte Faina ha messo quindi in risalto il notevole passo in avanti compiuto dalla Monteca tini nell'importante settore delle materie plastiche e delle fibre sintetiche. Alcuni prodotti — come il « Vedril ». la « Vlpla », I li « Fertene », il « Rotene hanno subito un sensibile potenziamento qualitativo e quantitativo, specie con l'entrata in esercizio del complesso brindisino, dove ha ricevuto un notevole impulso anche 11 polipropilene («Moplen»), ormai chiaramente affermatosi in molti Paesi del mondo. Considerevoli progressi si sono pure verificati nella produzione del' film polipropilenico, utilizzato particolarmente per contenitori, mentre a Ferrara è entrato in attività il primo impianto di cDutral». nuova gomma sintetica resistentissima agli agenti chimici ed all'abrasione. La produzione dei Alati di « Rhodia » ed < Albené » si è mantenuta al' livello del '61; quella del « Nailon » e del « Terital » ha mostrato un incremento considerevole e favorevoli prospettive si schiudono dinanzi alla consociata Polymer sia per la fibra polipropilenica « Meraklon » sia. per la fibra « Movil ». la cui produzione e aumentata del 21 % rispetto al '61. Espansione all'estero Vasto, rilievo ha assunto, nel 1962, l'attività della Montecatini all'estero: lo stabilimento della consociata Novamont Corp., sorto a Neal (USA) per la produzione di polipropilene, ha conseguito la piena potenzialità, come pure quello della Danubla Petrocnemie A.G., costruito a Schwechat (Vienna), mentre l'Impianto della Rotterdamse Polyoleflnen Maatschappij N.V., creato Pernis (Olanda) in partecipazione con il Gruppo Shell, raggiungerà quest'anno la prevista capacità. Altri positivi risultati sono stati ottenuti dalla Compagnie Néerlandaise de l'Azote S. A. (Olanda), dalla Cromo S.A. (che ha iniziato la produzione di ver. nicianti nell'Impianto spagnolo di Badalona); e dalla Corporation Venezolana de Aluminio S.A Frattanto e continuata regolarmente l'attività dell'associazione costituita tra la francese PREPA da un lato e la Montecatini, la FIAT e la Snia Viscosa dall'altro per la ricerca di idrocarburi; e.la Madras Aluminium Co ha avviato 1 lavori per la costruzione di una fabbrica a Mettur (India). Nel 1962 sono state depositate dalla Montecatini, in circa 60 Paesi. 3300 domande di brevetti con un aumento del 10 % rispetto al '61. Inoltre, a Lukavac, in Jugoslavia, si è inaugurato uno stabilimento per ls. produzione di fertilizzanti azotati, progettato dalla Società, ed in vari altri Paesi si sta realizzando la co struzlone di una ventina di nuovi impianti, che si varranno dei procedimenti Fauser-Montecatini del frutti della lunga esperienza tecnologica del Gruppo. Altre attività Nel settore delle vernici il < Ducotone » ha ormai conquistato la fiducia del mercato, mentre, nel campo dei coloranti la consociata ACNA ha mantenuto un elevato ritmo d'attività, proseguendo, tra l'altro, la sua collaborazione tecnica con le società indiane nelle quali possiede una partecipazione. Normale appare l'attività degl stabilimenti di esplosivi e soddisfacente quella delle consociate Cokapuania, Cok italia e Vetrocoke. Quest'ultima ha registrato positivi risultati nella produzione di vetro in lastre, passata dagli 8,4 milioni di mq. del 1961 agli 11,2 milioni del e — I n o e i . i è '62; frattanto è stata avviata a Trieste la costruzione del nuovo stabilimento della consociata Ve t robe 1. Per quanto si attiene al campo farmaceutico — dove la consociata Farmitalia, nonostante le sfavorevoli condizioni di mercato, ha visto aumentare il proprio fatturato dai 21,5 miliardi di tire del '61 ai 25 miliardi del '62 — Il Dr. Faina ha osservato che l'attività 'produttiva sta attraversando un periodo delicato dovuto, tra l'altro, all'imminente riforma di talune norme Istituzionali : c Ci auguriamo — egli ha aggiunto — che le nuove leggi approvate sappiano maggiormente disciplinare questa attività, permettendole di svilupparsi in armonia con le sue possibilità ». Relativamente alla industria elettrica va rilevato che l'energia prodotta ha raggiunto i 3.7 miliardi di kWh, non sufficienti tuttavia a coprire il fabbisogno della Società, che ammonta a 4,5 miliardi di kWh. Nel 1962 ha iniziato la sua attività la centrale Idroelettrica del Rio Carlino ed è continuata con crescente sviluppo la collaborazione, nel campo delle progettazioni, con il Comitato Nazionale Energia Nucleare e con l'Euratom. Dal suo canto la produzione di alluminio à rimasta al livello dell'anno precedente. La consociata Lavorazione Leghe Leggere — la quale nel 1962 ha ottenuto 22 mila tonn. di laminati — ha deciso la costruzione di un altro, impianto che porterà la aua capacità a 47 mila tonn. annue, In un primo tempo, fino a raggiungere in seguito le 65 mila tonn. Continuano intanto, a Mori. 1 lavori per la trasformazione dello stabilimento ed in Sardegna si è costituita la società ALSA per la realizzazione di una nuova fabbrica di alluminio. In pari tempo è continuata, senza soste e con esiti davvero ragguardevoli l'opera degli Istituti di ricerca che 11 Gruppo ha creato e potenzia incessantemente. Vivace come sempre e stata l'attività edilizia non solo per i lavori di carattere industriale, ma anche per quelli destinati ad uso sociale ed assistenziale. Altrettanto può dirsi dei servizi per l'addestramento e di quello sanitario: nel campo antinfortunistico i razionali provvedimenti adottati hanno fatto scendere nel 1962 gli indici degli infortuni ai più bassi valori naronali. Il Dr. Faina ha poi precisato che le forze lavorative del Gruppo sono aumentate di 2.500 unità; contemporaneamente anche il costo del lavoro ha registrato un sensibile incremento (dai 60 miliardi di lire del '61 ai 72 miliardi del '62) dovuto soprattutto all'accrescersi delle retribuzioni e dei contributi previdenziali ed assicurativi. «Già autorevolmente è stato rilevato ha détto a tale riguardo il Presidente — che il costo del lavoro ha raggiunto u: livello difficilmente superabile, se si vogliono evitare fenomeni inflazionistici ». Dopo aver formulato un vivo ringraziamento agli operai, agli impiegati ed ai dirigenti per la loro leale collaborazione, il .Presidente" ha illustrato Te" ' importanti '•■'modificazioni ■ introdotte dalla- Montecatini nella propria struttura organizzativa per far fronte alle sue caratteristiche dimensionali. Il Dr. Faina ha quindi confermato che il Gruppo seguiterà ad imprimere un vigoroso impulsò al settore petrolchimico e svilupperà nuove Iniziative in vari campi, tra cui quelli dell'alluminio, dei fertilizzanti, del piombo e zinco, del vetro, eccetera. E' stata anche confermata la decisione di aumentare il rapitale sociale, operazione que¬ sta che non venne effettuata nel 1962 a causa delle particolari condizioni del nostro mercato finanziario, rinnovando al Consiglio di amministrazione la facoltà di dare svolgimento all'operazione stessa quando lo giudicherà opportuno. , « Continueremo — ha concluso 11 Drr Faina — a svolger* con fervore, con sistematica prudenza il nostro lavoro, guidati da un sereno e vigile ottimismo. Esso sarà inteso a rafforzare e migliorare sempre più l'organizzazione e l'efficienza della Montecatini e del suo Gruppo, par> icolarmente nell'Italia meridionale, dove la Società sta sviluppando da decenni grandiose e coraggiose iniziative. Siamo certi in tal modo di poter contribuire ad offrire all'Italia nuove fonti di lavoro, di ricchezza e di benessere ». Le decisioni dell'Assemblea a E' stata quindi svolta la relazione del Collegio sindacale; dopo di che hanno preso la parola gli azionisti Signori: Bianchi, Conte Racchini di Belvedere, Dr. Romeo, Prof. Bertele, Avv. Accetti, Bartorelli, .' w. Scoccherà, Dr. Arduin, Avv. o Naccarato. Prof. Al Iorio, A... Fiorami, Avv. Gagliardi, Avv. Dal Fabro e Rag. Gatti. Al termine della discussione, conclusa da un esauriente intervento del Dr. Faina. l'Assemblea ha deliberato, udite ed approvate le relazioni del Consiglio di amministrazione e del Collegio sindacale: — di approvare il bilancio dell'esercizio 1982, il quale chiude con l'eccedenza attiva di L. 13.512.156.617, contro 1' L. 14.963.299.746' dell'esercì- io precedente dopo aver stanr iato una quota di amnioi'v mento delle immobilizzazioni di L. 19 miliardi in confronto alle L. 18.500.000.000 del 1961. nonché la proposta destinazione della suddetta eccedenza attiva; — di determinare In 20 TI numero del componenti il Consiglio di amministrazione, confermando la nomina ad .Amministratore del Dr. Giorgio Macerata, già chiamato per cooptazione a far parte del Consiglio di amministrazione, e nominando Amministratori il Dr. Gino Sferza ed il Prof. Bruno Visentin!; — di riconfermare In carica l'intero Collegio sindacale uscente; — di approvare la proposta di procedere — rinunciando gli azionisti ad ogni distribuzione di utile — alla ripartizione straordinaria di una parte (per L. 15.300.000.000) della esistente riserva < Sovrapprezzo azioni » con attribuzione quindi di L. 85 nette per ognuna delle 180 milioni di azioni che, dopo l'assegnazione al soci di 30 milioni di azioni gratuite effettuata nel corso del 1962, costituiscono oggi il capitale sociale. La distribuzione ai soci, come sopra deliberata in L. 85 per azióne, verrà posta in pagamento a partire dal giorno mercoledì 8 maggio 1963. Al termine dell'Assemblea si è riunito il Consiglio di amministrazione della Società, che per acclamazione ha confermato Presidente ed Amministratore Delegato il Dr. Carlo Faina. Vice Presidenti l'ing. Giacomo Fauser ed il Dr. Luigi Morandi ed ha nominato Amministratori Delegati 11 Dr. Giorgio Macerata ed il Dr. Gino Sferza.