Affiorato dalla neve il timone dell'aereo disperso di re Saud

Affiorato dalla neve il timone dell'aereo disperso di re Saud Su una cresta rocciosa deh'Argenterà, presso una valanga Affiorato dalla neve il timone dell'aereo disperso di re Saud Il relitto del Comet IV è stato avvistato all'alba di ieri a 1600 metri di quota da due guide che perlustravano la zona in sci Sulla faccia esterna dell'impennaggio sono riconoscibili i distintivi di nazionalità anneriti dal fuoco - Infruttuosi gli ulteriori scandagli : preda delle siavi ne, i rottami della fusoliera ed i corpi dei 18 passeggeri sono certo sparpagliati in un vasto raggio Terme di Valdferi, ititi, mattina Dopo quaranta giorni di vane ricerche, i rottami del Comet /V di re Ibn Saud d'Arabia sono stati Analmente localizzati. II quadrigetto disperso con a bordo diciotto persone dell'equipaggio e del seguito del sovrano arabo, sui monti dei Cuneese, nella notte dal 19 ai 20 marzo scorso, si è schiantato — se ne ha ormai la certezza — sulla catena delle Guide, una cresta rocciosa del gruppo dell'Argenterà. Due guide del Cai di Terme di Valdieri, il trentenne Andrea Ghigo, ed il quarantacinquenne Italo Alchieri, hanno avvistato ieri alle prime luci dell'alba un relitto del Corner IV che affiorava sulla neve a 1600 metri d'altitudine: per la precisione, un impennaggio del timone del quadrigetto saudita. Si tratta di un troncone metallico semibruciacchiato, della lunghezza di due metri e mezzo. Italo Alchieri e Andrea Ghigo erano partiti alle 4 di ieri dalle Terme di Valdieri per un giro di perlustrazione. Sabato pomeriggio aveva piovuto a lungo, ma durante la notte il tempo si era ristabilito e quando, sci ai piedi, i due si erano messi in cammino, il cielo era stellato. Gli alpigiani hanno risalito per un certo tratto il vallone della Valletta, che adduce al colle Ciriegia. Dopo un chilometro di marcia in r'ondovalle, hanno ripreso a salire sulla loro sinistra, lungo il vallone del Suffl, in direzio ne della cresta delle Guide. Ad un tratto, mentre stavano « tagliando >, come si dice in ger go, un pendio squassato da una enorme valanga precipitata nei giorni scorsi dalle cime sopra stanti ed assestatasi per una profondità di 400-500 metri, ecco l'improvvisa scoperta. Erano le 5,30 e stava spuntando il nuovo giorno. Alchieri si è voltato di scatto verso Ghigo indicandogli. una massa scura emergente dalla neve, a meno di cento metri di distanza sulla loro destra. Da un me se, per espresso incarico della autorità inquirente, le due guide battevano la zona a palmo a palmo, scrutavano con i binocoli i pendii e i valloni che si aprono ad anfiteatro, dalle Terme di Valdieri. Il progressivo abbassamento della neve per effetto dello scioglimento aveva fatto finalmente affiorare la prima concreta traccia dell'aereo scomparso. Le due guide si sono avvicinate al grosso relitto. Non vi erano dubbi. Si trattava di un frammento del timone del Comet IV: la scritta, con i distintivi di nazionalità, era ben leggibile sulla faccia esterna, mentre all'interno i ritrovatori hanno potuto staccare due piastrine metalliche contenenti istruzioni in inglese circa la lubrificazione di quell'importante organo di direzione dell'aereo. Mentre Ghigo rimaneva sul posto, Alchieri è rapidamente ridisceso su Terme di Valdieri e di qui sino a Sant'Anna, donde ha immediatamente dato l'allarme per telefono ai carabinieri. Purtroppo l'importante rinvenimento è avvenuto in un periodo in cui carabinieri, guardie di finanza e altri reparti militari sono impegnati nel servizio di sorveglianza ai seggi elettorali. Il comandante del gruppo carabinieri di Cuneo, maggiore Arrigucci, ha comunque immediatamente disposto l'invìo nella località di una pattuglia agli ordini dei brigadieri Papa e Gorlato. I militi hanno piantonato questa notte le vie d'accesso al vallone della Valletta e proseguiranno tale servizio anche nelle prossime quarantott'ore. Ricerche più | minuziose dei rottami e delle spoglie dei passeggeri del quadrigetto reale verranno attuate soltanto a partire da martedì, e comunque quando tornerà sul posto la Commissione d'inchiesta presieduta dal generale Morbidelll e dal colonnel¬ lo Buzzi dell'Aeronautica militare. Nella mattinata domenicale Italo Alchieri e Andrea Ghigo hanno scandagliato con ogni precauzione la zona circostante il punto In cui è stato localizzato l'impennaggio del Comet. Non sono però riusciti a reperire altro: il fronte della valanga è molto esteso e la neve è profonda oltre tre metri. Si ritiene che i rottami, e le salme del passeggeri, preda delle slavine, siano sparpagliati in un vasto raggio. E' altresì presumibile che l'apparecchio di re Saud sia precipitato forse già in preda alle fiamme e che si sia schiantato assai più a monte, sulla cresta delle Guide. Disintegrandosi, 1 resti sarebbero poi rotolati lungo il vallone del Suffl. Che l'aereo fosse in flamine lo si può arguire dalle bollicine di vernice provocate dall'intenso calore, riscontrabili sulla superficie del timone. Inoltre dai fogli bruciacchiati del giornale di bordo e dai frammenti di lana di vetro pure annerita dal fuoco, raccolti il mese scorso, a San Lorenzo di Valdieri, a una diecina di chilometri in linea d'aria dal punto In cui. è stato trovato il relitto del timone, ed in posizione nord rispetto alla rotta tenuta dall'apparecchio Secondo voci che circolano insistentemente in Val Gesso ma che non hanno trovato alcuna conferma da parte del¬ le autorità, alcuni montanari avrebbero trovato nella zona delle monete metalliche: un pezzo da cinque sterline e parecchi da una sterlina. Nino Manera Italo Alchieri, una delle guide di Valdieri ohe hanno avvistato il timone del «Oomet IV» La coda del « Comet IV » di Ibn Saud è stata rinvenuta nel Vallone del Suffl, nella Catena delle Guide (gruppo dell'Argenterà) nel punto indicato dall'asterisco. L'aereo si schiantò con ogni probabilità, contro la cresta e i relitti precipitati a valle furono sepolti e dispersi da valanghe e slavine

Luoghi citati: Cuneo, Valdieri