L'arbitro nega un rigore ai rossoblù la Fiorentina pareggia e vince: 2-1

L'arbitro nega un rigore ai rossoblù la Fiorentina pareggia e vince: 2-1 QUANDO LA SQUADRA DI GEI ERA IN VANTAGGIO L'arbitro nega un rigore ai rossoblù la Fiorentina pareggia e vince: 2-1 Troppo lento il ritmo di gioco della compagine ligure: molti atleti sembrano stanchi e in cattiva forma - I toscani, invece, nonostante le discussioni sul « caso Milani » e le assenze di Robotti, Hamrìn e Petris, hanno disputato una bella partita DAL NOSTRO INVIATO. Genova, lunedì mattina. Un Genoa modesto contro una Fiorentina priva di tanti titolari di grido ma piena di vitalità: hanno vinto i tosca. ni per due a uno. E adesso diamo fiato alle trombe delle polemiche e delle recriminazioni; diciamo che l'arbitro ha sbagliato nel non concedere il calcio di rigore in favore dei rossoblu in un momento particolare della partita (i liguri avrebbero potuto andare in vantaggio per due a zero Ipotecando praticamente il risultato), confermiamo quel pizzico di sfortuna che ha sovente aiutato 1 difensori viola di fronte agli assalti insistenti dei padroni di casa, accettiamo la constatazione che il portiere Da Pozzo non è stato mai seriamente impegnato dagli attaccanti ospiti. Tutto vero! Ma il risultato purtroppo rimane ed è un risultato che segna la condanna del Genoa. Condanna ad un finale di campionato nel clima rovente della retrocessione, dovè ogni giorno si combatte, dove ogni errore purtroppo si paga. Le polemiche e le recriminazioni hanno valore accademico, rimane però il giudizio sulle due squadre e qui dobbiamo dire che la Fiorentina si è comportata assai meglio del Genoa. Non è una grossa squadra, quella toscana in questo momento, ma è sempre un complesso che sa farsi rispettare; in difesa specialmente dove tutti fanno il loro dovere, da Sarti sempre attento e sicuro a Castelletti preciso negli interventi e. deciso nei rimandi; da Malatrasi a Marchesi, per finire a Dell'Angelo, un attaccante «sbagliato:», perché il suo gioco non è d'offesa ma di protezione. Dell'Angelo ieri ha saputo meritare l'elogio generale anche nell'oscuro lavoro di spola è. di.Interdizione. Qualcuno lo ha paragonato a Del Sol, e l'accostamento ci pare possibile. L'attacco (senza Hamrin, Petris e Milani) non ha potuto far molto; ha svolto un lavoro di ordinarla amministrazione sfruttando le due occasioni che si sono presentate. Seminario non è in gran forma, ma — atleta intelligente — ha saputo aiutare- i compagni con suggerimenti eccezionali; Cavicchia è grezzo, non ha le finezze di tocco, ma è essenzialmente pratico. Anche ieri ha segnato il suo goal. ' Una squadra che gioca con t il senso del dovere, quasi a dimostrare che le polemiche interne non intaccano il suo morale. Le discussioni sul «caso Milani > non sono finite, qualcuno anzi sostiene che molti giocatori avrebbero mandato all'atleta lettere e telegrammi di solidarietà. Non sappiamo quanto ci sia di vero in tutte queste voci. Di certo la situazione interna alla Fiorentina non è tranquilla, ma la squadra quando è in campo non pare risentire dell'anormale condizione dirigenziale del sodalizio. Gioca e vince, e c'è da credere che la vittoria di ieri a Genova possa servire da... calmante per un ritorno alla tranquillità. Che dire del Genoa? Sarebbe ora che Gei pensasse seria¬ mente ai Buoi casi, perché se è vero che la fortuna non ha ieri arriso ai rossoblu, è altrettanto vero che la squadra non rende come si vorrebbe, e molti giocatori sono stanchi e fuori condizione. A cominciare da Occhetta per finire a Glacomini, Bean e specialmente Firmani. L'italo-inglese pare... in vacanza anticipata, è lento e freddo, è incerto e sfiduciato. Il migliore dell'attacco è stato Germano, il migliore della difesa Colombo assieme al portiere Da Pozzo a cui non si possono di certo imputare i due goal incassati. Ma è tutta la squadra che Impressiona per quel < piccolo trotto > che non serve a chi ha bisogno di punti. Il football moderno è essenzialmente e a a e i a è i o e dinamismo, ed il Genoa gioca ora al rallentatore. Perciò dicevamo che Gei è nel guai. A questo punto, con l'inizio della stagione calda, conta molto la condizione fisica dei singoli, ed i rossoblu sembrano stanchi, lo sembrano almeno gli uomini-chiave della squadra. L'Interruzione del campionato per la partita di Istanbul potrebbe essere la medicina miracolosa per il Genoa. Almeno lo speriamo. Ed eccoci alla cronaca della gara, disputata alla presenza di oltre 20 mila spettatori su di un campo perfetto e inondato da un sole caldo. Il Genoa manca di Pantaleoni, che è un po' il suo uomo-goal, e non gioca neppure Almir che proprio all'ultimo momento ha a . o a i a preferito rinunciare. La Fiorentina presenta Seminario ma sono rimasti in riva all'Arno Robotti, Petris e Hamrin. mentre Milani è sempre latitante,.; .Entrambe, le squadre adottano il catenaccio, ma i) dispositivo tattico non serve alla Fiorentina che al 3' Incassa il goal: azione Giacomini-Germano; il negretto corre veloce e dà al centro, Malatrasi è superato, Sarti non interviene e Bean da pochi passi mette in rete. Sull'entusiasmo il Genoa insiste e al 17' Bolzoni si presenta solo in area di rigore, palla al piede. Gonfiantini lo affronta e lo ferma con evidente fallo. L'arbitro D'Agostini è sorpreso, guarda il suo collaboratore di linea, ha un attimo di inde¬ cisione. Sarebbe penalty! Ma D'Agostini non ha il coraggio di intervenire e viene investito da una salve di fischi. Il Genoa ha perso la gara in quel preciso momento. Prende fiato la Fiorentina. Si rinfrancano i suoi difensori finché Malatrasi avanza come un'ala destra di ruolo e dà al centro una palla alta. Pronto Dell'Angelo a buttare in rete il pareggio (22'). Sbagliano qualche occasione d'oro i genoani, ma la fatica comincia a fare le prime vittime, ed è appunto .lo « stanco > Occhetta a... servire Seminarlo; rapido contropiede dell'attaccante toscano, preciso centro a Cavicchia che supera Da Pozzo in uscita con il classico «pallonetto >: uno a due per i viola. La ripresa non muta la si-, tuazione. Attaccano sempre ) genoani, mentre molto rari sono i contropiede dei toscani, 1 quali lamentano anche un infortunio a Canella bloccato da uno stiramento muscolare. Ridotti praticamente in dieci 1 fiorentini riescono a superare qualche serio pericolo un po' per l'abilità dei vari Sarti, Castelletti e Gonfiantini, un po' per-l'imprecisione degli attaccanti liguri. La fine è accolta dal pubblico con una sonora fischiata. I giocatori del Genoa devono abbandonare lo stadio scortati dalla polizia, mentre llarbitro D'Agostini esce da una porta secondaria per sfuggire alle ire dei tifosi. Prima negli spogliatoi avevamo «udito una clamorosa protesta dei dirigenti del Genoa verso l'operato di D'Agostini. Il comm. Dapelo e il comm. Rebolino sono entrati nello stanzino dell'arbitro per protestare a causa del rigore non concesso. La discussione è stata violenta e le voci concitate degli interlocutori sono giunte anche nei corridoi. Logicamente... D'Agostini avrà ancora una volta ragione, ma il penalty a giudizio generale era evidente. Anche l'arbitro contro questo « povero > Genoa! Giulio Accatino GENOA: Da Pozzo: Fongaro, Bruno: Occhetta, Colombo, Baveni; Bolzoni, Glacomini, Firmani, Bean, Germano. FIORENTINA: Sarti; Malatrasi. Castelletti; Marchesi, Gonfiantini, Brizi; Pentrelli. Dell'Angelo. Cavicchia, Seminario. Canella. ARBITRO: D'Agostini. RETI: Bean (G.) al 3', Dell'Angelo (F.) al 22" e Cavicchia (F) al 35" del primo tempo. o i Una faoile occasiono fallita da Firmani (al centro), mentre il portiere toscano Sarti è ancora a terra (Telef.) peb

Luoghi citati: Genova, Istanbul