Il festival di Bordighera si è aperto sema la Saval

Il festival di Bordighera si è aperto sema la Saval Alla presenza di un pubblico folto ed elegante Il festival di Bordighera si è aperto sema la Saval L'attrice avrebbe dovuto assistere alla presentazione del suo film, «La moglie addosso» - Un incidente d'auto glielo ha impedito DAL NOSTRO INVIATO Bordighera, lunedi mattina. Presente solo sullo schermo, Dany Saval ieri sera all'inaugurazione del 7° Festival cinematografico dell'umorismo: 3 ciò perché un malaugurato incidente di macchina ha impedito alla ballerina-attrice francese popolarizzata da Studio Uno di raggiungere la « riviera dei fiori» com'era nelle sue intenzioni e nei voti del pub-, blico e degli organizzatori. Por fortuna niente di grave, a quanto si apprende da Roma: la bella Dany, partita dalla capitale per arrivare puntuale a Bordighera (dove per lei si preparavano cordialissime accoglienze, si da farne una vera reginetta della serata inaugurale) è stata lievemente ferita per un guasto all'auto su cui viaggiava con altre due persone. Bloccatosi il sistema frenante, la macchina ha sbandato, è finita fuori strada e la vedette parigina ha riportato nell'incidente contusioni varie e la sospetta frattura di un gomito. Tornata a Roma con un mezzo di' fortuna (l'incidente è avvenuto a trenta chilometri dalla capitale), la Saval è stata medicata è 'oggi sarà sottoposta ad alcune radiografie. Mancata la pungente, e insieme attraentissima, presenza dell'interprete principale, il film d'apertura non ha per questo deluso gli spettatori: i quali però certamente avrebbero con piacere applaudito in carne (poca) ed ossa colei che nella pellicola di Boisrond è la protagonista simpatica e vivace. Il lavoretto, sceneggiato e dialogato da una donna, Annette W<j-, demant, rientra in quel repertorio francese che in teatro si chiama boulevardier, e noi potremmo chiamare « scacciapensieri » una cosuccia carina e leggera, con nota umoristiche azzeccate e un bravo Jean Poiret nel principale ruolo maschile. Abili caratteristi di contorno: Michel Serrault, Jacqueline Maillay, Jacques Charon .e i veterani Noél Roquevert e.Roger Pierre. Risate e applausi. L'inaugurazione ha avuto uno spiccato tono mondano: affollatissima la città da gente anche venuta da Sanremo, Ospedaletti, Ventimiglia, molte macchine estere parcheggiate un po' dovunque (il film francese inaugurale ha attirato varti turisti da Mentono, Montecarlo e Nizza) e stelline a profusione di estrazione gallica: Jeanine Moreau, Caty Baieff, Mariange Mariani, Michele Viborelle, Regine Macchie, Michèle Maitre; molte autorità, qualche discorso e un vivo compiacimento in tutti per il magnifico « Palazzo dei festival » di cui d'ora in poi può andare orgogliosa anche Bordighera. Stasera, lunedi, verrà presentato il film cecoslovacco Il Barone di Crac (tBaron Prasil»), già vincitore della « Tela d'argento » al Festival di Locarno del 1962 ed anche presentato, con vivo successo, alla sezione informativa della Mostra di Venezia dell'anno scorso. Diretto da Karel Zeman, il geniale artefice della Diabolica invenzione, il film, a colori e no, trae qualche spunto dalle Avventure del Barone di Munchhausen nella stesura di Gottfried Bilrger, per tosto modernizzarsi però con l'inserimento nella vicenda di un tipo di moderno astronauta, compagno e rivale del famoso barone millantatore. Ingegnoso e movimentato, il film risulta una piacevole aggiornata favola, con buoni interpreti e una miriade di sorprendenti trovate e di curiosi € effetti speciali». a. y.