Bidault si trova in Baviera sotto "protezione,, della polizia di Massimo Conti

Bidault si trova in Baviera sotto "protezione,, della polizia Significativo annuncio dopo il rapimento del colonnello Argoud Bidault si trova in Baviera sotto "protezione,, della polizia Risiède in una villa circondata di filò spinato e sorvegliata da agenti - Avendo esibito regolare passaporto, può circolare nel vicino villaggio di Steinbach - Ha chiesto asilo politico ad Adenauer e alle autorità bavaresi: da queste ultime lo otterrà di sicuro, anche se il governo francese chiedesse a Bonn l'estradizione del capo politico dell'Oas dJ2 Bonn, lunedì mattina. Dalle sei di ieri mattina Georges Bidault si trova sotto la sorveglianza — o meglio la protezione — della polizia tedesca. II capo politico dell'Oas è stato «sorpreso» dal poliziotti in una villa di Steinbach, sull'Ammersee, in Baviera. La villa, chiamate «Angolo di sole > e appartenente al giornalista olandese Van Nouhuys che l'ha ceduta in affitto per 150 mila lire al mese, è stata circondata da una decina di agenti poco prima delle sei. Due ispettori si sono presentati all'ingresso della palazzina -chiedendo dell'ex presidente del Consiglio francese. Bidault si è presentato di 11 a un quarto d'ora. Erano con lui due collaboratori. Uno è un certo Ribeaud, che si spaccia di solito per italiano (il suo passaporto è intestato a Carlo Fontani, abitante In via Vittorio Veneto 7 a Roma). L'ex premier francese non è stato né fermato né arrestato. Nei suoi confronti la polizia bavarese ha compiuto un semplice « accertamento » di identità e di residenza. L'antagonista di De Gaulle ha potuto infatti restare nella villa di Steinbach se pure sotto la sorveglianza della polizia che ha cautelosamente disposto uno sbarramento di filo spinato. Gli è stata anche riconosciuta la facoltà di muoversi liberamente all'interno del villaggio. Dopo l'accertamento della sua identità (Bidault ha mostrato un passaporto intestato al suo vero nome), il capo dell'Oas ha presentato formale domanda di asilo politico. La domanda è indirizzata allo Stato di Baviera. Due giorni or sono egli aveva fatto pervenire una analoga richiesta al governo di Bonn. Questa domanda di asilo era contenuta in una lettera personale al cancelliere Adenauer. Il ministro dell'Interno della Baviera Heinrich Junker, che per primo ha comunicato la sensazionale notizia durante un comizio politico, ha fatto poi sapere che le autorità «faranno conoscere in breve le loro decisioni in merito all'asilo politico per il signor Georges Bidault >. La stessa assicurazione è stata data da un portavoce del governo di Bonn. E,' verosimile che almeno le autorità bavaresi concederanno il diritto di asilo. Per il governo di- Bonn, invece, la presenza di Bidault in Germania sarà certamente fonte di seri imbarazzi, considerando i cordiali rapporti di amicizia tra Adenauer e l»e Gaulle. Le leggi federali prevedono 11 diritto di asilo politico. Occorrerà però stabilire se nel «Deutschland Vertrag», il trattato che regola la presenza delle truppe alleate in Germania, non siano contenute particolari clausole per l'estradizione di personalità ricercate dagli ex-occupanti. In questo caso però Bidault potrebbe restare pur sempre sotto la protezione del «libero Stato di Baviera ». Si ha la precisa impressione che l'operazione di polizia sia stata provocata direttamente dal capo dell'Oas al fine appunto di ottenere asilo politico. In pratica Bidault si sarebbe posto sotto la protezione delle autorità tedesche. Dopo il rapimento del colonnello Argoud a Monaco di Baviera, il capo dell'Oas probabilmente non si sentiva più al sicuro. Bidault conterebbe ora sulla benevolenza delle autorità bavaresi che fra l'altro si sono mostrate molto interessate al chiarimento completo del caso Argoud. E' di ieri sera' la notizia che i rapitori del colonnello sono stati identificati dalla polizia di Monaco. Massimo Conti