Così i due presidenti e i capitani vedono il grande confronto di Angelo Moratti

Così i due presidenti e i capitani vedono il grande confronto Così i due presidenti e i capitani vedono il grande confronto Catella (Juventus): «Nel derby dello scudetto non partiamo battuti» - Moratti (Inter): «Mi auguro che sia una partita bella e cavalleresca» - Sivori: «I nostri avversari cercheranno una vittoria di prestigio» - Picchi: «A noi basterà uno zero a zero» Sui grande confronto di domani il parere di quattro persone direttamente interessate, i due- presidenti ed i due capitani. Domani, 2g aprile, sarà una data doppiamente importante per l'ing. Catella. Come presidente della Juventus egli affronterà i SO minuti più interessati» ài questo finale di .campionato; in veste di candidato al Parlamento egli vivrà « il giorno pi* l-ingo », dato che l'affluita elettorale termina al lunedi. L'ex-capo collaudatoré di una affollata serie di aerei non si preoccupa tuttavia per te emoeioni. Sugli apparecchi a pistóne come in quelli a reazione ha superato ben altre vicende in pace e. in guerra ed ulfimament» come dirigente industriale e sportivo ha dovuto pure affrontare momenti impegnativi. « Per restare in campo calcistico — ha dichiarato l'ing. Catella — sono sicuro che la squadra bianconera lotterà con ogni impegno. Ha dei doveri verso il pubblico e quindi deve offrire un grande spettacolo; ha del doveri verso se stessa e non può pertanto trascurare quella percentuale di possibilità favorevoli che ancora le rimangono nella corsa al titolo. <E poi'Ci la riualiM con i nerazzurri di Herrera... ». « D'accordo; anche questa conta. Verrei però precisare un orientamento juventino. Tra due prandi squadre come l'Inter e la Juventus la lotta più, che logica è indispensabile. Essa tuttavia non deve sconfinare in rancori o personalismi che esulano dallo sport. Juventus-Inter, mi auguro, offrirà ai protagonisti ed agli spettatori l'occasione, di un incontro ad alto livelVo, terminato il quale vinti e vincitori dovrebbero essere uniti e non divisi dalla convinzione di aver servito la popolarità del football ». A proposito di spettatori l'ingegner Catella ha fatto notare che la Juventus non potrà mettere in vendita più di SS mila biglietti per garantire un'ordinata affluenza di pubblico. Ancora è messa in rilievo la necessità di uno stadio più grande e moderno a Torino, uno stadio con un unico campo di gara per bianconeri e granata e con separati campi di allenamento e separati « servizi ». In quanto al pronostico per domani Catella ha concluso: * Più che una partita questo è il derby dello scudetto: come tale sfugge alle previsioni. E' vero che l'Inter appare in forma migliore, ma nei derbies calcistici le eccezioni sono la regola. .Voi però non partiamo battv''.\ Sivori, dal canto suo, ho rttehiaratn di ritenere incertissimo un pronostico sull'esito della gira: * L'Inter cercherà ovviamente quel successo di presti¬ gio che le consentirebbe di vincere in bellezza il campionato. Noi, però, saremo ancora più impennati a non perdere ». A Milano il cavaliere del lavoro Angelo Moratti, presidente del Club nerazzurro, ha dichiarato: « L'Inter e la Juventus hanno sempre saputo onorare il gioco del calcio, conferendogli un'impronta tecnica e spettaco¬ lare anche nei rari momenti di minor splendore. E' una tradizione e un vanto che nessuno può smentire e tanto meno contestare. Se qualche volta la rivalità è andata al di là di certi (imiti, ciò è dipeso da situazioni di carattere contingente e mai da un cedimento degli ideali sportivi. «Molti campionati sono riu- sciti vibranti e interessanti grazie ai memorabili duelli tra nerazzurri e bianconeri ed anche domenica le due grandi rivali si ritroveranno di fronte coi loro titoli e coi loro requisiti preminenti. Sono certo che la gara di Torino appagherà e legittimerà l'orgoglio dei tifosi juventini e inferisti, così come mi auguro che venga disputalo un match che. possa essere qualificato cavalleresco, nel rispetto dei più alti valori sportivi ». In quanto a Picchi, capitano dei nerazzurri, egli ha detto: « Penso che a Torino punteremo sullo zero a zero, giocando con una certa cautela, perché una nostra eventuale sconfitta potrebbe anche svegliare la Roma che ci ospiterà la domenica successiva. La Juventus i sempre la Juventus e bisogna stare molto attenti anche quando essa sembra spacciata. Quattro punti di vantaggio in classifica costituiscono un buon capitale, ma sappiamo che potremmo anche andare incontro a brutte sorprese. I presidenti Vittore Catella (a sin.) e Angelo Moratti

Luoghi citati: Milano, Torino