Per Herrera contro i bianconeri sarebbe sufficiente un pareggio di Giulio Accatino

Per Herrera contro i bianconeri sarebbe sufficiente un pareggio L'allenatore dell'Inter teme la trasferta allo Stadio Per Herrera contro i bianconeri sarebbe sufficiente un pareggio Frossi ha illustrato al suo collega le possibilità della Juventus - Maschio ha giocato con le riserve a Cantò, ma difficilmente sarà in squadra contro i juventini (Dal nostro inviato speciale) Milano, 25 aprile. La Nazionale del Brasile campione del mondo busca cinque goals in Belgio (è la seconda sconfitta consecutiva di questa tournée europea), il Milan dà cinque reti al Dundee, e spalanca la porta della finale della Coppa dei Campioni, ma per Helenio Herrera conta soltanto la sua «Inter» e conta specialmente il Campionato italiano che i neroazzurri stanno per vincere con netto distacco. Parlare con lui dì Campionato europeo o Mondiali oggi sarebbe come perdere tempo, meglio chiacchierare un po' della partita di domenica, sentire i suoi pronostici, sapere le sue intenzioni. Herrera (che ha imparato la lezione di due consecutive e gravi delusioni) non ha più la tracotanza di un tempo, conserva però il suo carattere duro, ma dice a mezza voce: <A noi basta un pareggio ». E' il tono orgoglioso di chi sa di aver raggiunto ormai la méta prefissa, è anche la sicurezza di chi si considera forte al punto di non dover temere rischi. Herrera vuole un pareggio, ma ai suoi giocatori ha detto che a Torino « devono vincere ». Sarebbe per lui la più bella soddisfazione dell'anno, quasi il coronamento di una stagione felice. «L'Inter — prosegue Herrera — non ha mai rinunciato a giocare. Il nostro obiettivo è il successo pieno, anzi il successo clamoroso. Ma quando sostengo che a Torino mi accontenterei di un pareggio, dico sinceramente quanto penso». «Non c'è contraddizione nella frase? ». « No. Perché considero la Juventus una squadra forte, organica, e giudico Sivqrl un avversario veramente pericoloso, un giocatore che mi fa paura ». Herrera a questo punto si ferma, quasi pentito d'aver detto troppo. E' pressoché certo che il «mago» si fermerà alla guida dei neroazzurri anche per la prossima stagione. Un accordo di massima è già stato raggiunto, ma la comunicazione della Arma del nuovo contratto sarà fatta soltanto a fine campionato. Torniamo alla partita di domenica, all'incontro più atteso dell'intera stagione. E* vero che la situazione di classifica ha messo i neroazzurri in una posizione di relativa tranquil- lità, ma il viaggio a Torino è considerato egualmente di grande importanza. Ed Herrera proprio in questa circostanza non vuole modificare la squadra, che è poi quella da lui sostenuta contro tutto e contro tutti. Si era accennato alla possibilità di un ritorno di Maschio, qualcuno aveva pai-Iato di un ricupero di Boi chi, che proprio contro Sivori, in altre occasioni, aveva ben figurato; ma stamane, dopo l'allenamento sostenuto dai titolari sul campo di Linate, Herrera ha detto senza mezzi termini che contro i bianconeri dì Amarai presenterà lo stes so schieramento di domenica scorsa, con Zaglio mediano e con Mazzola e Di Giacomo al l'attacco. E' stato chiesto al tecnico perché abbia fatto giocare Ma schio a Cantù: « Per dare un contentino al giocatore. A meno che... ». Maschio, che effettivamente ha giocato nel pomeriggio con le riserve a Cantù, dimostra di essere perfettamente a po sto. I cadetti neroazzurri han no vinto per 5-0 con due goals di Morbello, due di Pagani e uno di Maschio, che è risultato però un po' staccato dal gioco della squadra. Herrera, come abbiamo già detto, ha lasciato la porta aperta ad ogni possibilità, ma è convinzione generale che proprio contro la Juventus vo glia presentare la squadra da lui, solo da lui, ideatale cura tà. La comitiva interista lascerà domani nel primo pome riggio Milano per il solito ri tiro di Como. Questo l'elenco degli atleti convocati: Bugatti, Burgnich, Facchetti, Zaglio, Guarneri, Picchi (che sta meglio e risente soltanto più di un leggero dolore al piede infortunato nel match con il Bologna), Jair, Mazzola, Di Giacomo, Suarer, Corso, Bolchi, Maschio, Tagnin e Bicicli. Una notizia più o meno segreta: ieri è stato a colloquio con Herrera Annibale Frossi, attuale allenatore del Modena, che ha voluto relazionare il «mago» sull'attuale coesistenza tecnica della Juventus. Frossi — che ha visto i bianconeri domenica nel match, di Modena — avrebbe detto ad Herrera che la Juventus attuale è battibile ed appunto da queste informazioni l'allenatore interista avrebbe tratto la piena convinzione che sarebbe inutile presentare a Torino una squadra prudente (Maschio centrocampista). Da ciò la conferma della formazione solita, giudicata più capace di conquistare il successo pieno. Possibile che il « mago » Herrera abbia bisogno dei consigli di Frossi? Giulio Accatino filli Herrera e Jair durante un allenamento dell'Inter (Te'.