Una fredda rievocazione

Una fredda rievocazione Cronaca televisiva Una fredda rievocazione Ieri sera la rievocazione del 25 aprile è stata confinata a tarda ora. Ripetiamo quel che abbiamo già detto: non si capisce perché «Almanacco», con un numero tutto dedicato alla Resistenza, sia stato preceduto àp quella mediocre rassegna che è « Fuori l'orchestra ». Volontà di « minimizzare » l'anniversario? La trasmissione è stata decorosa. Due anni fa era stata impressionante e drammatica con una serie di documenti cinematografici di prim'ordine; lo scorso anno era stata commovente. Quest'anno è stata soltanto decorosa. Lodiamone la sostanziale mancanza di retorica e II genuino amore per la libertà e la democrazia che la pervadeva. La presenza di un ottimo attore come Giancarlo Sbragia s'è rivelata utile e in qualche momento determinante. Ma la trasmissione è risultata quasi sempre fredda, non vibrante, non trascinante, spettacolarmente poco viva. Ci sembra che la tv, per una storia della Resistenza In occasione del 25 aprile, avrebbe potuto im pegnarsl molto di più: e in ogni caso non avrebbe dovuto « nascondere » la rievocazione in coda ai programmi. * * Sul secondo canale il pezzo forte era un film il cui titolo era. sin troppo eloquente: «La superba creola»; un titolo che ben s'attagliava ad un fumetto imbottito di casi straordinari e di passioni ruggenti. Ma sono quelle storie che, in genere, piacciono. * * Nel pomeriggio la mezz'ora del prof. Cutolo è stata questa volta — impiegata proficuamente con una presentazione del « Satyricon » di Petronio e una rassegna delle principali opere di Tiepolo: i quadri erano così suggestivi che il piacere di ammirarli non è stato guastato nemmeno dalla loquela del torrenti zio e indomabile professore. * * Varietà come se piovessero: sono in corso « Rendez-vous » e « Cantatutto », è imminente un varietà musicale con John ny Dorelli e già se ne annun eia un altro con Ernesto Calindri dal titolo «Calindri 33 e mezzo». Calindri ha già presentato sul video < Il signore delle 21 », trasmissione partita bene e finita poi in un mezzo naufragio. Stavolta il suo compito non sarà molto diverso: egli infatti dovrà legare i vari numeri del programma. Rileviamo che si continuano a varare rubriche di varietà a carattere canoro. Di rivista vera e propria, dopo la tempestosa esperienza di Fo, non si parla più. La parola «satira» è stata accuratamente cancellata dal vocabolario televisivo. Sino a quando? u. bz.

Persone citate: Calindri, Cutolo, Dorelli, Ernesto Calindri, Fo, Giancarlo Sbragia, Tiepolo