II Papa ribadisce che la pace interessa tutti senza distinzione

II Papa ribadisce che la pace interessa tutti senza distinzione in un discorso a diecimila fedeli II Papa ribadisce che la pace interessa tutti senza distinzione Per questo l'enciclica «Pacem in terris» era rivolta a tutti gli uomini - Soddisfazione del Pontefice perché il suo appello ha trovato ovunque un'eco favorevole SE (Nostro servizio particolare) Città del Vaticano, 24 aprile. Ammettendo ai bacio della mano, al termine dell'odierna udienza generale in San Pietro, due giovani austriaci reduci da Gerusalemme ove avevano acceso due lampade ad olio sul Santo Sepolcro ed ora avviati a riportare le simboliche luci a Vienna, Giovanni XXIII ha detto loro: «Portate con voi il saluto di Roma per 1 fratelli nella fede e per tutti i custodi della saera pace ». All'udienza presenziavano ole diecimila persone, giunte a ogni parte del mondo. Era anche intervenuto il gruppo di donne appartenenti a diverse confessioni religiose, tra le duali una giapponese sfuggita alla morte atomica di Hiroshima, dì cui si era detto nei giorni scorsi che avevano espresso il desiderio dì significare a Giovanni XXIII pub blico ringraziamento per l'enciclica « Pacem in terris » e soprattutto per l'appello da idi'rivolto in favore del disarmo nucleare. Il posto loro riservato nella basìlica, di scar sa evidenza, stava ad indicare che le autorità vaticane non intendevano dare alla-partecipazione del gruppo uno speciale rilievo, molto probabilmente per evitare che la speculazióne polìtica potesse trarne motivo ad interpreta zipnl interessate. Giovanni XXIII ha letto un discorso sulla pace, formulando in esso un ringraziamento per tutti coloro che gli hanno fatto pervenire espressioni di consenso dopo la pubblicazio ne della « Pacem in terris ». Il Papa ha ricordato che dal giorno in cui fu nominato da Pio XII Patriarca di Venezia prese nel suo stemma il Leone di San Marco e le parole «La pace sia con te, Marco mio evangelista », nelle quali si ravvisa «la missione ed il servizio di ogni apostolo della verità, della giustìzia, dell'amore e della libertà ». Proseguiva poi: «Questastessa pace noi sentiamo il sacro dovere di diffonder» da questo centro della cattolica unità in tutto il mondo e ci conforta nell'intimo il vedere come la buona provvidenza benedice i nostri sforzi. Di fatto l'enciclica Pacem in terris ha trovato dovunque eco favorevole. Lo diciamo con sentimenti di commossa riconoscenza ». Il Papa ha ripetuto che con il suo documento egli ha voluto rivolgersi a tutti gli uomini « perché la pace è un bene che interessa tutti, senza distinzione ». Infine invitava tutti ad essere « portatori di pace » nei rispettivi ambienti, ad essere « degli itineranti di pace » e concludeva con l'invocazione «Concedi, o Signore Onnipotente, ai reggitori delle nazio ni la pace e la vera concordia e a tutto il popolo cristiano la pace e l'unione! ». Il Corpo diplomatico accreditato in Vaticano ha offerto un pranzo in onore del cardinale segretario di Stato, Amleto Cicognani, che compie in questi giorni il 30° anniversario della sua consacrazione episcopale. Vi è stato uno scambio di discorsi.. Il barone Prospero Poswick, ambasciatore del Belgio, ha reso omaggio alla -vocazione ecumenica, al carattere soprannazionale e alla neutralità attiva della Santa Sede che è in grado oggi di «proporre a tutti gli uomini, a tutte le nazioni, a tutti gli Stati, un codice, naturale di vita internazionale di cui nessuno saprebbe contestare i principi», f. p. Una recente fotografia del pontefice Giovanni XXIII

Persone citate: Amleto Cicognani, Giovanni Xxiii, Pio Xii, Signore Onnipotente

Luoghi citati: Belgio, Città Del Vaticano, Gerusalemme, Hiroshima, Roma, Venezia, Vienna