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Tenta di uccidere la moglie perché lo avrebbe «drogato» Tenta di uccidere la moglie perché lo avrebbe «drogato» A Milano - L'uomo, trentenne, soffriva di esaurimento nervoso - Quando sono accorsi i vicini s'è gettato a testa bassa contro un termosifone (Dal nostro corrispondente) Milano, 20 aprile. (g.m.) Un giovane operalo, vittima di un esaurimento nervoso, ha tentato di uccidere la moglie convinto che la donna lo drogasse; poi, quando sono accorsi i vicini, l'uomo s'è scagliato a testa bassa contro li termosifone della stanza, ferendosi. I coniugi, ora, sono ricoverati all'ospedale di Niguarda Il fatto è avvenuto ieri a mezzanotte in via Capércelatro 36, dove abitano il motorista meccanico Luigi Mirani di 30 anni e la moglie, Giovanna Ballarmi, ventitreenne. I coniugi hanno un bimbo: Marco, di due mesi. Gli sposi non sono mai andati molto d'accordo e dopo una serie di litigi avevano deciso di ospitare la sorella del Mirani, Giuseppina di 26 anni, che avrebbe dovuto dare un aiuto nelle faccende domestiche. La giovane, stamane, ha dichiarato alla polizia che in questi ultimi giorni il fratello le era apparso in condizioni depresse. Giuseppina Mirani ha aggiunto che il fratello le aveva detto di essere stato c drogato > dalla moglie, senza meglio precisare. Ieri sera Giuseppina Mirani s'era assentata da casa. Il fratello, comunque, sembrava tranquillo. Verso l'una, all'improvviso, urla e invettive provenienti dall'appartamento dei due sposi hanno indotto un coinquilino a telefonare alla <Volante». Nell'alloggio * ac- corso anche il portiere dello stabile. Il Mirani — alla sua vista — si è scagliato a testa bassa contro un termosifone col'proposito di uccidersi. Nelj corso della lite l'operaio aveva afferrato bruscamente la moglie per il collo, e, se non fossero giunti i vicini di casa, l'avrebbe senz'altro strozzata. La Ballarmi appariva in gravi condizioni. Trasportata all'ospedale di Niguarda veniva ricoverata con prognosi riservata.