Autostrade, trafori e ierrovie per risollevare le zone alpine

Autostrade, trafori e ierrovie per risollevare le zone alpine Concluso il convegno internazionale di Grenoble Autostrade, trafori e ierrovie per risollevare le zone alpine Si è discusso della Cuneo già; dell'autostrada del resse alle Alpi: proposta ■Nizza; dei tunnel sotto il Bianco, il Fréjus e il CirieBrennero - La Comunità Europea guarda con inteuna conferenza che ogni 4 anni ne esamini i problemi (Dal nostro inviato speciale) Grenoble. 19 aprile. Altre due relazioni italiane sono state presentate al Congresso dell'economia alpina di Grenoble. Alla presenza di più di duecento rappresentanti provenienti dalle regioni alpine della Francia, dell'Italia, della Svizzera, della Germania e dell'Austria, ieri il comm. Merlonghi, vicepresidente dell'Associazione Industriale di Torino, aveva tratteggiato un quadro economico e sociale della provincia torinese, osservando che 124 comuni alpestri occupano il 64,8 per cento della superficie dell'intera provincia, mentre lo spopolamento ne ha ridotto gli abitanti a 180 mila e il movimento migratorio continua. Le scuole di qualificazione, e in particolare la scuola «Giancarlo Camerana », di cui il comm. Merlonghi è presidente, svolgono un'opera di elevazione professionale e sociale preparando 1 giovani a un lavoro sicuro e remunerativo. Oggi i nostri rappresentanti hanno trattato i temi delle comunicazioni. Il dott. Aldo Lombardi, direttore dell'Unione Industriale della provincia di Cuneo, non poteva non parlare del ripristino della ferrovia Cuneo-Nizza e lo ha fatto con gustose rievocazioni storiche, risalendo a Carlo Emanuele III che trasformò il sentiero dei muli sul Colle di Tenda in strada rotabile, ricordando Napoleone, Cavour, Faleocapa e Vittorio Kmanuele II che assicurava prossima la costruzione della strada ferrata e certo non immaginava che sarebbero passati ottant'anni prima della posa delle rotaie e che dopo un secolo si sarebbe ancora parlato del ripristino. Il dott Lombardi ha Illustrato anche 11 progetto del traforo stradale del Ciriegia. E' poi salito alla tribuna il sen. Enzo Forma, assessore alle finanze della Provìncia di Torino, per esporre 11 sistema italiano di finanziamento delle autostrade. Il suo discorso veniva dopo che alcuni rappre sentanti francesi avevano trattato l'argomento senza nascondere la difficoltà di reperire molti miliardi per le autostrade. Il sistema previsto dalla legge italiana con l'intervento di enti pubblici e organismi finanziari, l'emissione di obbll gazloni, le annualità corrisposte dallo Stato e l'istituzione del pedaggio è stato giudicato da vari rappresentanti di altri Paesi come un esempio «costruttivo e incoraggiante >. Il programma dei lavori del Congresso passava dal settore francese alle Alpi bavaresi, dall'Italia alla Svizzera. L'ing. Leo Feist, di Innsbruck, ha tenuto una relazione sulla co struzione dell'autostrada del Brennero, ma riferimenti al l'Italia si sono avuti in quasi tutti i rapporti. L'ing. Thedié, della Savoia, dopo avere parlato del traforo del Monte Bianco, ha soggiunto: «Il secondo tunnel di transito sarà quello del Fréjus. Non vi concorrenza fra il Fréjus e il Monte Bianco, perché l'intensità del trafficò li impegnerà in pieno tutti e due. Si può sperare che i lavori del Fréjus comincino entro uno o due anni a cura d'una società italiana. L'opera assicurerà vantaggi indiscutibili, specialmente durante l'inverno e per i trasporti a grande distanza: si calcola che nel 1970 vi passeranno in un anno seicentomila veicoli ». Un alerò riferimento al Piemonte è stato fatto dall'ing. Jean Mercier, direttore dell'Istituto dei trasporti aerei Egli ha osservato che tre grandi aeroporti si trovano nella zona delle Alpi: Zurigo, Ginevra e Milano, due sul versante nord e uno sul versante sud La delegazione piemontese era costituita, oltre che dal relatori già nominati, da altri rappresentanti torinesi: il prof. Grosso, presidente della Pro vincia, che sedeva al tavolo della presidenza; il dott. Bargoni, direttore dell'Unione In dustriale e il dott. Carone, se gretario della Camera di cotti mercio. L'on. Gaetano Martino, pre Bidente dell'Assemblea parla mentare europea, a cui è stata conferita la presidenza onora ria del congresso, era atteso oggi per dirige--e i lavori fina li. Egli ha comunicato invece che impegni indifferibili lo trattenevano in Italia. Ha parlato il vicepresidente della commissione della Comu nità Economica Europea, Ro bert Marjolin, portando sul piano europeo i problemi alpini: ogni sforzo,- egli ha detto, deve essere fatto per aprire vie di comunicazione e migliorare le condizioni economiche con particolare riguardo alle zone di frontiera, dove 1 popoli si incontrano. Un lungo rapporto di sintesi del presi dente Louis Armand ha conduco 1 lavori. L'oratore ha riassunto 1 problemi trattati mettendo in rilievo 1 fattori di sviluppo e di incremento che devono essere incoraggiati aiutati, compiacendosi dell'in teresse che la Comunità Europea dedica si problemi delle Alpi, e traendone buoni auspici per la solidarietà delle nazioni. H* stata infine approvata s una mozione conclusiva nella quale si afferma l'unità fisicadella zona alpina e la sua omogeneità sociale ed economica; si rilevano i problemi comuni presentati da tutte le delegazioni e si prende atto dell'interesse dimostrato dall'Assemblea parlamentare europea e dalla Comunità Economica. Le Alpi, con la moltiplicazione delle vie di comunicazione, devono diventare il grande crocevia dell'Europa di domani. La mozione propone l'istituzione 'una conferenza permanente dell'economia alpina, che riunirà periodicamente i rappresentanti dei vari Paesi e terrà ogri quattro anni un congresso per esaminare i problemi particolari delle Alpi europee. Ettore Doglio