Arrestato in un grande albergo di Caracas l'italiano che rullò i tre quintali di platino

Arrestato in un grande albergo di Caracas l'italiano che rullò i tre quintali di platino SU SEGNALAZIONE DELL'INTERPOL DA ROMA Arrestato in un grande albergo di Caracas l'italiano che rullò i tre quintali di platino Cesare Torelli si è impadronito cM;prezióso ^carico* (circav300 milioni di lire)'-all'aeroporto di Napoli e lo ha portato con sé in Venezuela - Il metallo ritrovato in una banca della capitale sudamericana, ma mancano 41 chili - La drammatica confessione dell'impiegato infedele (Nostro servizio particolare) Caracas, 18 aprile. Cesare Torelli, l'impiegato in/eilele che ha trascorso la /està di Pasquetta occupato a trafugare alla sua ditta oltre tre quintali di platino per un valore di 300 milioni di lire, è stato assicurato alla giustizia La polizia venezolana ha rintracciato e fermato il giovane e intraprendente procuratoredoganale della < EngelhardtS p. A. > in un lussuoso albergo dì questa capitale, su segnalazione dell'Interpol da Roma. Il Torelli, un giovane di 37 anni, si era impadronito del carico di platino all'aeroporto di Napoli. Il prezioso metallo — secondo l'incarico ricevuto dalla ditta — doveva essere fatto proseguire in ferrovia per la Germania, dopo essere arrivato per mare dall'Inghilterra. Il procuratore doganale, in possesso di ampie deleghe per il complicato lavoro burocratico da lui abitualmente svolto, er/i riuscito a dirottare il carico e lo aveva trasportato a Roma in aereo e di qui, sempre in aereo, a Caracas A quanto risulta alla polizia venezolana, il Torelli ha depositato il platino alla banca franco-italiana di qui, appena arrivato. Stando alle sue dichiarazioni, almeno a quelle fatte in un primo tempo, a metallo apparteneva a lui ed egli intendeva venderlo durante un ampio giro nei paesi det¬ l'America Latina. Ma su segnalazione dei dirigenti della società industriale romana l'Interpol si era gettata sulle sue tracce e lo aveva localizzato rapidamente a Caracas. L'uomo si era fatto pescare con tutta facilità Dopo alcune false dichiarazioni tendenti a far credere che egli fosse in possesso del , _ ^1" xn° legittimamente, il To- 'relli, messo di fronte alla denuncia della sua ditta, ha finito per confessare che era scappalo in Venezuela col metallo. Alla Engelhardt — egli ha raccontato ai giornalisti durante un breve incontro permesso dalla polizia venezolana — aveva uno stipendio di 250.000 lire al mese con 5 anni di anzianità, che gli permei leva di vivere agiatamente con la famiglia composta dalla moglie e da due figli. Non si sarebbe mai sognato di fare quello che ha fatto — egli asserisce — se non vi fosse stato spinto dal caso. Durante il ri levamento del carico di platino giunto dall'Inghilterra e destinato in Germinici egli aveva constatato - così asserisce — la sparizione di circa iO chili del prezioso metallo Temendo che la ditta lo avrebbe tenuto responsabile del fatto ed incolpato, rovinando cosi la sua reputazioni- e la sua carriera, pgli aveva allora deciso di tentare la fuga all'estero con tut- to il resto del carico, per potersi rifare una vita. € Purtroppo mi sono lasciato prendere dall'emozione ed ho commesso una pazzia-», andava ripetendo oggi ai giornalisti il Torelli, tra l'una e l'altra delle molte sigarette che accendeva a catena fumando nervosamente. « Con quel colpo avrei perso tutto, pensavo, e cosi ho preferito scappare con quello che mi rimaneva. Ma non ho avuto fortuna e così eccomi qui». Da Roma si è saputo che la sparizione dei i,o chili di platino con cui il Torelli giustifica il suo gesto sarebbe tutta una sua montatura. Forse però il metallo ha preso veramente qualche via traversa. Infatti alla banca franco-italiana di Caracas ne sono stati ritrovati solo 259 chili, bloccati ora col sequestro conservativo. Mancano ■ il chili di platino, dal quantitativo che viaggiava dall'Inghilterra alla Germania via Napoli. Si deve presumere che il Torelli avesse dei complici o dei ricetta tori a Roma od a Napoli, o addirittura a Caracas. Comunque, di fronte all'evidenza dei fatti e alla confessione del reo, Cesare Torelli è stato denunciato. Ai giornalisti egli ha rivolto soltanto una preghiera: non pubblicare le fotografie dei suoi due figli a. p. Cesare Torelli, arrestato per il furto di platino (Tel.)

Persone citate: Cesare Torelli, Engelhardt, Torelli