Messaggio per il 25 aprile delle associazioni partigiane
Messaggio per il 25 aprile delle associazioni partigiane Messaggio per il 25 aprile delle associazioni partigiane «L'indifferenza morale è oggi il peggiore tradimento» (Nostro servizio particolare) Roma, 18 aprile. (r. s.) La Federazione italiana associazioni partigiane (Fiap) ha diramato, per il 25 aprile, il seguente messaggio: <Cade, quest'anno, il ventennale del crollo fascista e dell'Inizio della lotta partigiana. Momento dunque propizio ad un serio bilancio. Sia esso sereno, ma soprattutto sincero. Sta all'origine della nuova storia italiana l'insurrezione liberatrice, vittoriosa per l'alta carica ideale della lotta antifascista, per 11 sacrificio dei martiri e dei combattenti, per la forza del popolo da cui scaturiva, per l'autorità della Nazione ch'essa nella sua unità rappresentava. Il nuovo patto co8tituzlonale 1,ha sancita e coronata, segnando i limiti in I 111 II 1111111 11 11 f 111 II 1111 ! 11111MIM ! IM li 11111111M11 ■ violabili della nostra convivenza Ubera e democratica ed insieme le direttive immutabili dell'avvenire' della Patria. Ha tenuto fede alle speranze ed alle promesse di ieri questo ventennio? «Il Paese ha progredito materialmente ed anche socialmente; si è venuto almeno formalmente attenuando nella politica dei governi il primo riflusso fascista; qualche importante passo avanti nelle riforme strutturali è stato compiuto. Ma ancora quante ombre! Inadempienze costituzionali inveterate; scarsa sostanza dei mocratica nella vita dello Stato; scuola ancora lontana dalla vita, sorda alla lezione del 1943-M5. Quanto fascismo aperto e coperto ha ancor libero corso; più ancora fermenta un vecchio sottofondo. Ieri fascista, oggi qualunquista e antidemocratico, sempre pronto ad ogni ritorno retrivo. «Inquadriamo queste carenze e queste tare nell'orizzonte internazionale, che non è sereno, né sul piano della pace, né sul piano europeo. Con lo spirito e gli Impegni che ci derivano dalla lotta di ieri consideriamo i grandi, urgenti problemi di .riforma del nostro ordinamento statale, sociale' ed economico che sono venuti rapidamente a maturazione In questi ultimi anni e che il nuovo Parlamento dovrà affrontare. Ma la prima riforma, condizione di ogni vero progresso civile, è una riforma morale. «L'Italia ha fame e sete di onestà. I compagni, i politici, i partiti democratici sappiano che la corruzione crescente, il decadimento del costume pubblico, l'Indifferenza morale sono 11 pegglor tradimento del legato che la ricorrenza odierna ci ricorda ».
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