Velocissime le Ferrari a Le Mans

Velocissime le Ferrari a Le Mans Una Intensa, staff Ione automobilistica Velocissime le Ferrari a Le Mans Nelle prove preliminari Surtees ha girato sulla nuova 3 litri a quasi 215 di inedia (il record ufficiale è di 204,202) - Lunedì a Fau saranno di scena le vetture di « formula 1 » - Rinviato l'esordio della ATS Pian piano, sta entrando nel vivo anche la stagione automobilistica. Verso la fine di marzo si era disputata la prima prova del campionato internazionale marche per vetture delle categorie « prototipi » e gran turismo; domenica scorsa si sono avute due gare in salita: la Stallavena-Boscochiesanuova (prova di campionato italiano) e la Targa Vesuvio, mentre a Le Mans si sono svolte le prove preliminari per la « 24 ore ». La quale si correrà a metà giugno, ma tanto più opportuna è l'iniziativa che da qualche anno gli organizzatori francesi hanno preso di far svolgere in primavera una serie di allenamenti, utilissimi per i piloti non meno che per i costruttori. Nella « Boscochiesanuova », ha vinto con netta superiorità il varesino Edoardo Lualdi, al volante della solita Ferrari 250 G. T., che è riuscito a migliorare di tre secondi e mezzo il record della salita, detenuto dal compianto Giulio Cabianca. E' un risultato tecnico di rilievo, che oltre alla bravura di Lualdi — uno dei più forti piloti italiani nelle prove di montagna — esalta, se ce ne fosse bisogno, l'efficienza della famosa vettura modenese. Nella stessa gara si sono avuti i primi confronti stagionali tra le Abarth-Simca e le Alfa Giulietta nella classe 1300 gran turismo e tra le Flavia coupé e le Giulia T. I. nella 1600 turismo ( in entrambe hanno avuto la meglio le vetture torinesi): due cilindrate che saranno quest'anno tra le più, combattute. Nelle prove di Le Mans si è avuta la conferma della superiorità delle nuove Ferrari « prototipo », già trionfataci nella 12 ore di Sebring 11 mese scorso. John Surtees ha girato sulla 12 cilindri tre litri con motore posteriore a 214,708 chilometri orari: un risultato sensazionale, se si tiene conto che il record ufficiale sul giro (Phil Hill Ferrari) è di 204,202. Peraltro, anche sei altri piloti hanno ottenuto tempi inferiori a quello record, tra cui Parkes, Mairesse, Scarfiotti e Bavdìni. tutti al volante delle nuove Ferrari di 3 o 4 litri. La categoria « prototipi di gran turismo » non è altro che un mascheramento della tradizionale categoria sport, anzi una formula di compromesso per sfuggire alla limitazione di cilindrata. Dice infatti il regolamento: « La vettura " prototipo di gran turismo " deve prefigurare un modello Gran Turismo di serie suscettibile di essere posto in commercio mediante alcuni eventuali adattamenti che non alterino il suo carattere originale... ». Seguono le norme sulla carrozzeria, le dimensioni dei posti, lo spazio per i bagagli, gli accessori prescritti, eccetera. E' chiaro che la dizione « prefigurare un modello suscettibile di essere posto in commercio » lascia la porta aperta a qualsiasi realizzazione tecnica, con ben poche differenze dalla vecchia formula sport. Peraltro, la categoria « prototipi » ha avuto il merito di promuovere nuove iniziative, specialmente negli Stati Uniti, dove esiste ampia possibilità di modificare i grossi motori da turismo adattandoli a macchine sportive. Come è stato fatto nel caso della < Cobra » (motore Ford), della < Chaparral » (motore Chevrolet) e della stessa Chevrolet con la tCorvair Stina Ray », c/ie con modesti risultati hanno gareggiato a SPbring. Comunque, la strada più logica, interpretando nello spirito e nella lettera il regolamento, l'ha seguita Ferrari, che ha impostato per questa stagione due nuovi modelli « prototipo », cioè la 12 cilindri tre litri con motore posteriore (che ha dominato a piacimento la « 12 ore», occupando i primi due posti nella classifica assoluta) e una 4 litri, sempre a dodici cilindri, ma con motore anteriore. La « 12 ore di Sebring » e le prove di Le Mans sono state esplicite nell'indicare i rapporti di forza tra le Ferrari e tutte le altre. Ma il rilievo più importante ci pare debba centrarsi sulla prestazione del nuovo modello con motore posteriore 12 cilindri. Il quale motore è evidentemente derivato dalla versione < Gran Turismo » (riteniamo che il 12 cilindri sia la realizzazione più classica, più tipica della' Ferrari), e quindi non poteva destare timori o sorprese. E' invece interessante che dopo le positive esperienze fatte sui modelli con motore a tergo a sei e otto cilindri, i tecnici di Maranello siano riusciti a superare i più ardui problemi relativi alla tenuta di strada della macchina gravata dal diverso ingombro e peso del 12 cilindri montato posteriormente. Riteniamo si tratti di un notevole progresso di carattere tecnico generale a favore della struttura dei veicoli con motore a tergo. * * Intanto, il lunedì di Pasqua entreranno in scena le monoposto Formula 1 nel Gran Premio di Pau, sul tortuoso circuito della città pirenaica. Ancora assenti le Case protagoniste della scorsa stagione (eccetto la Lo¬ tus), saranno in gara — accanto ai grossi calibri Jim Clark e Trevor Taylor su Lotus, Bonnier e Lewis su Cooper — alcuni corridori di non primissimo piano, quali Arundell (Lotus), Lucien Bianchi (Hulster-BRM), Siffert (Lotus-BRM), Anderson (Lola), Schlesser (Brabham), de Beaufort (Porsohe). Avrebbe dovuto partecipare anche la nuovissima A.T.S. con almeno una macchina, ma la presenza della interessante monoposto bolognese è stata esclusa ieri dagli organizzatori. La A.T.S. ha provato recentemente a Monza, rivelando eccellenti possibilità ma una ancora incompleta messa a punto Ferruccio Bernabò La squadra italiana che pren derà parte al concorso ippico di Nizza in programma dal 27 apri le al 5 maggio, sarà, composta da: Graziano Mancinelli con cavalli Magical Boy, Schelm, Rockette; dott. Ugo D'Amelio con l cavalli Fancy Socks, The Scholar; Gualtiero Castellini con i cavalli The Socie, Lauabub sig.na Lalla Novo con i cavalli Rahin, Vanna Fucci, Telebrae. Alla « Coppa Europa » femminile di ginnastica, in programma a Parigi per i giorni 20-21 aprile, l'Italia sarà rappresentata da due atlete sedicenni: Adriana Biagiot ti dell'Etruria di Prato e la tori nese Nadia Rizzo.

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