Kruscev convoca il Comitato Centrale per il 28 maggio

Kruscev convoca il Comitato Centrale per il 28 maggio Kruscev convoca il Comitato Centrale per il 28 maggio Relatore ufficiale sui maggiori problemi mondiali non sarà il Primo Ministro, ma Iliciov, l'implacabile accusatore degli intellettuali - Messo in ombra lo stalinista Suslov, considerato finora il teorico del partito (Dal nostro corrispondente) Mosca, 9 aprile. Xi Plenum del Comitato centrale del Partito comunista sovietico è stato convocato per il 28 maggio e la notizia — annunciata dalla Tass e dalle 7oi.-t.vfia — non coglie di sorpresa: era da un pezzo evidente che il mas.-'mo organo istituzionale del Pcus sarebbe stato chiamato a fare il punto su quanto, negli ultimi tempi, è avvenuto nella politica interna dell'Urss. Avevamo già previsto che il Plenum avrebbe discusso, come dicono stasera le fonti ufficiali, « i compiti del lavoro ideologico del partito». L'elemento che invece sorprende è che il relatore sarà Leonida Iliciov, il capo della Commissione ideologica che gir. svolse il ruolo dell'accusatore principale durante l'operazione censoria contro gli intellettuali. Nei due Plenum del Comitato centrale (marzo e novembre '62) seguiti al XXII Congresso era sempre stato Kruscev a leggere il rapporto, ge però si tiene presente che, nelle riunioni plenarie del Comitato centrale prima di quel Congresso, avevano tenuto la relazione altri esponenti del partito, tra cui Suslov e Koz- lov, se ne trae la conclusione che, per quanto riguarda la posizione personale di Kruscev, sarebbe eccessivo dare soverchio significato al fatto che non sarà lui a prendere per primo la parola. Piuttosto, l'ascesa sempre più rapida di Iliciov mette stranamente in ombra un uomo, Suslov, ritenuto finora il massimo ideologo del Pcus, sul quale dì recente erano corse in Occidente congetture che possiamo ritenere prive di fondaménto. Secondo uno schema alterato, e ormai classico, si è voluto vedere in Suslov un supposto catalizzatore di forze antikrusceviane. Invece Suslov, sempre più sostituito nelle sue mansioni da Iliciov, tacg da lunghi mesi; negli scontri con la intellighentzia ribelle, prò prio lui, che secondo quello schema avrebbe la vocazione del < duro >, non ha mai aperto bocca Il suo silenzio anche al Plenum del 28 maggio stupisce tanto più in quanto, ad una discussione di carattere ideologico, non sarà lui, membro del Praesidium, a leggere la relazione, ma Iliciov, che, finora, è soltanto membro della Segreteria. E' possibile che la veloce scalata, di Iliciov al¬ le massime responsabilità di controllo e di potere possa culminare, nel corso del prossimo Plenum, nella sua ammissione al Praesidium, il vertice più alto della gerarchia sovietica. Le stesse supposizioni corrono sul nome di Ustinov, da poco nominato, con il titolo di primo vicepresidente del Consiglio, alla testa del Consiglio supremo dell'Economia dell'Urss. Gli altri due primi vice-presidenti del Consiglio, Mikoyan e Kossyghin, sono anche membri del Praesidium del partito e si suppone che Ustinov possa perciò ottenere una più completa parità gerarchica con i due colleghi di governo. Il Comitato centrale dovrà non solo sancire d'autorità la grande svolta culturale del partito, ma prendere anche, come sempre avviene in si tuazioni analoghe, concrete misure burocratiche per ca lare nei fatti il controllo sugli intellettuali. Inoltre im portanti decisioni potrebbero esser prese nel settore della stampa, sia quotidiana che periodica; circola da tempo la voce ch«- la Pravda e le Izvestia potrebbero moltipli care le loro pagine, mentre al tri organi, ritenuti superflui, potrebbero sospendere le pub¬ blicazioni. Potrebbero pure essere decisi importanti spostamenti all'interno di alcune riviste di cultura. L'annuncio del Plenum cade in un momento in cui le congetture sulla posizione di Kruscev si vanno ridimensionando. L'ultima lettera di pacata ma ferma risposta a Mao, in cui il Pcus si stringe ostentatamente intorno a Kru scev e ne salva il prestigio, ha segnato il momento di chiusura di una situazione ancora non chiarita. C'è poi una ripresa, dopo mesi di immobilismo, nell'attività internazionale del governo sovietico: il consenso al principio di una comunicazione diretta tra il Cremlino e la Casa Bianca, dato dai rappresentanti russi a Ginevra, rilancia in pieno l'offensiva tipicamente krusceviana del dialogo diplomatico con gli Stati Uniti. Pure la nota di protesta per la <forza multilaterale» con segnata ieri ai Paesi della Nato, compresa l'Italia, è contrassegnata dallo stile krusceviano e dalla sua-nota aggressività contro la Germania di Bonn. Tutta questa riattivizzazione dell'attività diplomatica dimostra che Kruscev ha sciolto i nodi accumulatisi negli ultimi tempi all'interno, creando una situazione nuova che ora gli permette di riprendere l'iniziativa in campo internazionale. e. b.

Luoghi citati: Bonn, Germania, Ginevra, Italia, Mosca, Stati Uniti, Urss