In una banca due banditi con il mitra ordinano a impiegati e clienti: "Tutti pancia a terra"

In una banca due banditi con il mitra ordinano a impiegati e clienti: "Tutti pancia a terra" Minuti di terrore nell'agenzia del San Paolo a Mira fiori In una banca due banditi con il mitra ordinano a impiegati e clienti: "Tutti pancia a terra" Poco prima delle 16 - I rapinatori arrivano su un'auto rubata • Un industriale che sta uscendo si vede puntare il mitra al petto ed è respinto in sala - «Tutti fermi» - Dodici clienti e otto impiegati si acquattano tra le scrivanie - Un bandito balza nel recinto del cassiere e riempie un sacco con mazzi di banconote (4 milioni) e assegni (2 milioni) • Una giovane entra ed è accolta dal rapinatore che le scaraventa 50 mila lire sulla faccia - Uri cristallo infranto e la fuga col bottino - La polizia, avvertita per telefono, arriva quando l'incubo è finito Banditi hanno assalito una banca; con mitra e pistola hanno immobilizzato una ventina di persone; hanno rubato circa quattro milioni In contanti e parecchi assegni, sono fuggiti. E' accaduto ieri pomeriggio a Miraflorì. I gang- sfera erano tre e si sono ser-lllllllMIIIIIIIHIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIMIIIIIIIII viti di un'auto rubata. Il colpo di mano non ha richiesto più di tre minuti e rivela un piano attentamente studiato. La banca rapinata è in via Vìgliani 192, sotto i portici delle case Fiat: agenzia 19 dell'Istituto San Paolo. Un ampio locale diviso dal lungo banco degli sportelli, la porta d'ingresso a vetrata, un'uscita di servizio, la scala che scende alle cassette dì sicurezza. Gli impiegati sono otto. Al pomeriggio l'orario diicWtìsùra per il pujjfollco è alje -16. ... Dieci -minuti ' prima della? chiusura, ieri, nell'agenzia ci sono dodici clienti. Da corso Unione Sovietica arriva una « 1100 » nera a grande velocità. Frena di colpo, non è ancora ferma, che si spalancano le portiere, due uomini balzano a terra, corrono verso la ban ca. Hanno impermeabili, cappelli calati sugli occhi, la parte inferiore del volto nascosta da sciarpe. Quello più alto un mitra a canna corta, l'altro è armato di pistola a tam buro. Piombano nell'agenzia. < Avevo appena versato due milioni e mezzo — ci ha detto il signor Gabriello Cecchi, industriale — e stavo uscendo Sulla porta mi sono trovato davanti uno col mitra ». Istintivamente, il Cecchi fa un ge sto di reazione, ma il bandito lo colpisce allo stomaco con la canna dell'arma, poi lo spinge contro il muro. i-Fermi tutti >, grida. Resta sulla porta con il mitra spianato. Il suo compagno — con la destra stringe la pistola, ,-jn l'ai tra mano un sacco vuoto — si fa largo tra il gruppo dei clienti e salta sul banco in un punto dove non vi sono i cristalli degli sportelli. < Ero in coda davanti allo sportello — ha detto la signo ra Federica Masante —. Ho sentito un arido e mentre mi voltavo un uomo con una pistola mi ha spinto a lato ». Ora quest'uomo è in piedi sul bancone e ordina agli impiegati: < Tutti a pancia a terra » La signora Masante pensa ad Angelo, 11 figlio di cinque anni che ha lasciato in strada a giocare, e geme: <Il mio bambino... ». Sono passati pochi secondi iiiiiiiiiitiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiitiiiniiiiiiiiiiii ? dall'irruzione dei due. Sorprésa e terrore tra il pubblico. Qualcuno è riuscito a infilare la scaletta che porta al locale sotterraneo; il signor Giuliano Falchi, come il Cecchi, ha un gesto di' ribellione e contro lui viene puntato il mitra. Un cliente, Valerio Basso, riesce a infilare la porta di servizio e corre verso una macellerìa per telefonare alla polizia. Intanto, gli impiegati, sì coricano faccia in giù sul patirà le. scrivanie:. ',. 'à% reazione, potrà eisufedgcvdstd provocare una sparatoria e le conseguenze potrebbero essere tragiche. Dal banco, il bandito con la pistola è saltato nel box del cassiere. E' questa l'ora della giornata in cui nelle banche vi è più denaro a portata di mano. Mazzette di banconote nel cassetti semiaperti, sulle scrivanie. Il gangster arraffa iiiuiiiiiiiii tiiiiiniiiiiiiiiiiiiiiiimiiiiiiiin» e getta nel sacco. Per un istante gli scivola il foulard: un uomo sul 35 anni con i baffetti. Vi sono parecchi assegni e anche quelli prende il bandita Nessuno parla. A questo punto giunge una ragazza — Giuseppina Canta, commessa di 15 anni — deve versare 60 mila lire ed entra di frétta perché teme d'essere fuori orario. Urta contro quello del.mitra e le cade di mano 11 denaro. < Scusi », tot: vede l'fgma^jB* .festa, '«'gli occhi sparsati,.Il .udito si chinai raccoglie fé banconote, le getta in faccia alla ragazza. L'altro continua a infilare' denaro e assegni nel sacco. Quello col mitra appare Impaziente, si avvicina al banco e, con un gesto che tradisce nervosismo, infrange il cristallo dello sportello della cassa. Si rivolge al complice con poche parole che nessuno capisce (in francese, sosterranno alcuni; tedesco, diranno altri) ma il cui senso è chiaro: basta, fé presto. E quello delia pistola scavalca il banco: il sacco è gonfio. Una corsa all'auto che attende con il motore acceso e un terzo bandito al volante. Partenza fulminea. Il vice direttore, signor Mario Siccardi, tenta 'l'inseguimento con la propria auto, ma la < 1100 » è già scomparsa nella prima trasversale, che è via Sette Comuni. In una simile circostanza si perde il senso del tempo: comunque, quelli che erano nella banca ritengono che l'intera azione non sia durata più di tre minutU'!x2 Sul posto giungono. Wcommissari Maugeri, Sgarra con i migliori uomini della Mobile e della Scientifica. Si cercano impronte, s'interroga. Qualcuno ha rilevato il numero della targa dell'auto : TO 163822. Risulta rubata a'Sergio Marinelli, 20 anni, via Sagra S. Michele 44, operaio alla Miraflorì. L'aveva parcheggiata in via Settembrini 15, a poca distanza dalla sede della banca. Ecco l'astuzia dei banditi: rubare l'auto all'ultimo momento, per evitare che il numero di targa venisse segnalato alle pattuglia di vigili e di polizia. Si è detto che i rapinatori hanno parlato tra loro in un linguaggio che è parso straniero, francese per alcuni, tedesco per altri. La polizia sospetta che questo sia stato soltanto un espediente per indirizzar» le indagini' su una pista falsa. La rapidità d'azione dimostra che la rapina è stata compiuta dopo un accurato studio del luogo e delle abitudini degli impiegati dell'agenzia. Abbiamo chiesto al direttore, zag. Francesco Giovinasso : « La banca non ha un dispositivo per dare l'allarme? ». Ha risposto: <SÌ, ma tutto è avvenuto così in fretta ohe non è stato possibile azionarlo ». Il dott. Rotta, direttore dell'Istituto San Paolo, è giunto all'agenzia poco dopo il colpo. I dipendenti stavano già calcolando il danno subito. Risulta che 1 banditi hanno rubato circa quattro milioni in contanti e poco più di due milioni in assegni quasi tutti sbarrati e inesigibili. La sala del S. Paolo subito dopo la rapina. Il trattéggio indica la via seguita dal bandito per arrivare al box del cassiere. Folla,davanti all'agenzia assalita Il cassiere Marcellino

Luoghi citati: Mira, San Paolo