De Gaulle ordina di riprendere le trattative con i minatori di Sandro Volta

De Gaulle ordina di riprendere le trattative con i minatori La produzione di carbone è ferma da un mese De Gaulle ordina di riprendere le trattative con i minatori Pieno accordo fra le tre organizzazioni dei lavoratori, socialisti, cattolici e comunisti - Il clero è solidale con gli operai - Un vescovo scrive: « E' deplorevole che dei cristiani si dichiarino "a priori" contro i sindacati » (Dal nostro corrispondente) Parigi, 1 aprile. All'inizio del secondo mese di sciòpero, l'astensione dei minatori dal lavoro si mantiene ancora totale. Se 1 poteri pubblici contavano sulla stanchezza dei lavoratori, sulle difficoltà economiche che debbono affrontare le loro famiglie, non si può fare a meno di constatare che 11 loro calcolo era sbagliato. «I minatori — afferma stasera un comunicato della Federazione sindacale socialista — hanno dimostrato la loro volontà di non riprendere il lavoro prima di aver ottenuto soddisfazione su basi accettabili ». Analoghe affermazioni sono state fatte dagli esponenti dei sindacati cattolici e comunisti. • Da questa posizione di forza 1 sindacati riprenderanno domattina alle Ì0,30 le trattative con 1 dirigenti delle miniere. Ne ha dato l'annunzio stasera il Ministro delle Informazioni, attraverso la radio e la televisione, in una dichiarazione in cui ha detto: «In ogni momento, la direzione generale dei Charbonnages de France ha l'ordine di ricevere i rappresentanti dei minatori, che saranno i benvenuti ». Alain Peyrefltte ha poi affermato che le due parti « potranno chiarire insieme, se ce ne sarà bisogno, le proposte del governo, in materia salariale. Potranno pure precisare l'ammontare fc le modalità di rimborso dell'acconto che verrà versato alla ripresa del lavoro per rimediare alle conseguenze sociali dello sciopero. D'altra parte, potranno definire le grandi linee della " tavola rotonda" che il governo ha proposto per studiare le condizioni future della professione mineraria » In contrasto con le parole del Ministro delle Informazioni, un altro membro del governo ha pubblicato però dichiarazioni che confermano il carattere dell'offensiva gollista rivolta a stroncare le organizzazioni operaie. « Per non aver voluto credere — ha scritto infatti il ministro Francois Missoffe in un periodico di provincia — che la loro formula è superata, 1 partiti politici sono stati' demoliti. Poiché essi si aggrappano a slooa-ns- sorpassati, i sindacati subiranno la stessa sorte ». Di 'fronte ' a questa minaccia, si assiste ad una nuova presa di posizione, ancor più vigorosa delle precedenti, da parte della Chiesa di Francia. Mons. Lebrun, vescovo di Autun, ha inviato infatti una lettera a tutti i suoi diocesani, nella quale è detto: «Spero che l'appello del Comitato dipartimentale d'aiuto ai minatori sia inteso senza ritardo e riceva un'accoglienza favorevole. I dirigenti diocesani del l'Azione Cattolica hanno av vertito i loro membri affinché lo sforzo di solidarietà e di carità prosegua a favore delle famiglie e dei Agli dei minatori. I cristiani non possono rimanere indifferenti davanti alla sofferenza delle famiglie private di risorse da un mese. Essi non possono dimen ticare che i minatori, a costo del loro duro lavoro e della loro fatica estenuante, ci hanno difesi contro i rigori dell'inverno. La Chiesa del Con cìlio non' può dimenticare che essa vuol essere prima di tutto la Chiesa del poveri». Un altro vescovo, mons. Huyghe, primate di Arras, ha pub blicato questa dichiarazione nel bollettino diocesano : < E' veramente deplorevole che de gli uomini, dei cristiani, si dichiarino a priori contro i sindacati, non si rendono conto che, con la loro ostilità., sono spesso responsabili delle lacune che rimproverano così vee mentemente a questi sinda cati? ». ' Più di mille bambini figli di minatori sono stati portati ieri a Parigi dal Soccorso popolare francese ed accolti subito in famiglie d'ogni ceto sociale, ma in maggioranza borghesi, per tutta la durata dello sciopero. Eguale accoglienza hanno avuto altri gruppi di bambini in vari centri di provincia e, in particolare, sulla Costa Azzurra. Continuano intanto ad arrivare, dalla Francia e dall'estero, forti somme in aiuto agli scioperanti. Da Mosca, 11 comitato centrale del sindacato dei lavoratori delle miniere, che aveva già versato altri contributi, ha spedito ora una somma corrispondente a più di dodici milioni di lire. Rimesse non meno importanti sono state effettuate dal sindacati americani.- '" ' Sandro Volta snptvaIdMtdddmpdpmrptpèdmddtsridtsdc

Persone citate: Alain Peyrefltte, Arras, De Gaulle, Francois, Huyghe

Luoghi citati: Francia, Mosca, Parigi