Cinque arresti per un traffico di auto rubate e vendute a pezzi

Cinque arresti per un traffico di auto rubate e vendute a pezzi Cinque arresti per un traffico di auto rubate e vendute a pezzi A Chieri - Sono tutti confessi • In un mese si impadronirono di 12.vetture (Dal nostro corrispondente) Chieri, 29 marzo. Un mandato di cattura a carico di cinque chieresi implicati in un traffico di motori e ricambi di auto rubate è stato emesso dal Procuratore della Repubblica di Torino dott. Buscagllno. Il provvedimento, che segue d'un mese e mezzo il rapporto dei carabinieri di Chieri, è stato subito eseguito. Stamane a mezzogiorno, gli arrestati sono stati portati alle «Nuove» di Torino. Essi sono l'Idraulico Antonio Mandriani di 25 anni, Giovanni Arcieri di 23 titolare d'una società idrotermica, il meccanico Ezio Mo¬ sbenstqnczspptmp(d sca di 23, il commerciante ambulante Giulio Fiorina di 43 e il meccanico Flavio Gonella di 22 anni. Sono accusati di furti aggravati e continuati, associazione a delinquere, favoreggiamento e danneggiamento. Il solo Gonella, che attualmente presta servizio di leva a Saluzzo, non ha seguito i compagni a Torino. La banda era organizzata perfettamente; in breve tempo si era specializzata nei furti e nello smantellamento e montaggio di auto. Le parti principali delle vetture rubate (motori, gomme, batterie, radio e pezzi di ricambio) veni- vano smerciate, con la collaborazione di ricettatori, a prezzi ridottissimi. Il centro delle operazioni era l'abitazione dell'Arcieri dove, in un magazzino seminterrato, si depositavano tutte le parti rubate alle auto. Lo smantellamento era compiuto in aperta campagna; il materiale veniva trasportato nella casa dell'Arcieri con un camioncino di proprietà del Mandriani. Il rimontaggio dei motori si effettuava nell'abitazione del Mosca in collaborazione col Gonella, entrambi meccanici. Tutto l'altro materiale inservibile veniva depositato nel magazzino del Fiorina, si tuato alla periferia di Chieri, e poi smerciato. Il maggiore responsabile di questa banda sarebbe il giovane Giorgio Ferrua di 22 anni residente a Torino in via Rismondo 60 che attualmente si trova in carce re per un precedente furto di rubinetti alla «Fiat». L'operazione ebbe praticamente inizio nel novembre scorso quando una pattuglia di carabinieri di Chieri in perlustrazione sulla provinciale Chierl-Gasslno, rinveniva al bivio con Montaldo Torinese, una «Giulietta TI» ed una «600»: erano prive del motore e delle parti più importanti. La «Giulietta» risultò di proprietà del torinese dottor Luigi Longo di 22 anni. I ladri glie l'avevano rubata davanti alla propria abitazione di corso Unione Sovietica 225. I carabinieri coadiuvati dalla squadra di polizia giudiziaria di Chieri dopo oltre un mese di appostamenti e rilievi identificavano tutti i responsabili. I carabinieri effettuarono un sopralluogo nel magazzino del Fiorina e tra le masserizie rinvenivano una «marmitta» che risultò appartenente alla «Giulietta» del dott. Longo. Il Fiorina confessava quindi i nomi dei giovani chieresi implicati nella vicenda. Vennero svolte perquisizioni nelle singole abitazioni: furono trovate le radio, le gomme, le batterie ed altri pezzi di ricambio di 12 auto rubate in un mese. I cinque responsabili ammisero 1 furti e vennero denunciati chi per furto aggravato, chi per concorso in furto aggravato e chi per favoreggiamento. a. 1. Da sinistra, gli arrestati Ezio Mosca, Giovanni Arcieri e Antonio Mandriani