Le sanzioni previste dalla legge per chi non denuncia i suoi redditi

Le sanzioni previste dalla legge per chi non denuncia i suoi redditi Il modulo ''Vanoni,, dovrà essere presentato entro lunedì prossimo Le sanzioni previste dalla legge per chi non denuncia i suoi redditi Se si omette la dichiarazione : ammende da 30 mila a 300 mila lire e soprattasse sulle imposte dovute - I casi punibili con l'arresto e la reclusione fino a sei mesi Roma, 27 marzo. Lunedi 1" aprile scade il termine ultimo per la presentazione della dichiarazione dei redditi (il termine previsto dalla legge è il 31 marzo, ma essendo tale giorno domenica, è stato prorogato). Per questa data tutti i possessori di redditi soggetti alle imposte dirette dovranno presentare all'ufficio distrettuale delle imposte dirette o all'ufficio del Comune nella cui circoscrizione si trova il domicilio fiscale del contribuente, la dichiarazione dei redditi. Più in particolare, sono tenuti alla dichiarazione coloro che posseggono fabbricati il cui reddito non sia esente dalla relativa imposta e raggiunga nlmeno l'ammontare di L. 2000; i possessori di redditi di capitale o di redditi perpetui di qualsiasi entità; i possessori di redditi soggetti all'imposta di ricchezza mobile mediante iscrizione a ruolo, se l'insieme di tali redditi supera le L. 240.000. Sono tenuti alla denuncia i prestatori d'opera soggetti all'imposta mediante ritenuta, se il complesso delle retribuzioni percepite supera le lire 720.000 e i possessori di redditi di qualsiasi specie ed entità (redditi di terreni, di fabbricati e di ricchezza mobile), ancorché esenti dalle relative imposte — come quelli dei nuovi fabbricati, delle nuove industrie dell'Italia meridionale e quelli costituiti dagli interessi sui titoli di Stato e parificati — se l'ammontare complessivo dei redditi supera le L. 720.000. Le sanzioni previste dalla legge per chi omette di presentare la dichiarazione (obbligatoria anche nel caso che non siano intervenute varianti rispetto alla dichiarazione del 1962) sono l'ammenda che può andare da L. 30.000 a L. 300.000 e la sopratassa, per ciascuna delle imposte dovute, nella misura di un terzo del rispettivo ammontare. L'ammenda è raddoppiata in caso di recidiva ed è triplicata in caso di recidiva reiterata. Se l'ammontare dei redditi accertati, di cui sia stata omessa la dichiarazione, supera i 6 milioni, si applica altresì l'arresto fino a sei mesi. Chi non dichiara tutti i suoi redditi è punito, per ciascuna delle relative imposte, con l'ammenda da L. 500 a L. 20.000 e con la sopratassa nella misura di un terzo dell'imposta. Altre sanzioni sono poi previste per chi nella dichiarazione, indica un imponibile inferiore di almeno un quarto a quello che sarà definitivamente accertato e per chi commette frode fiscale, secondo le ipotesi previste dall'art. 252 del T. U. 29 gennaio 1958, n. 645. Nel primo caso il trasgressore alla norma di legge è soggetto a sopratassa nella misura di un terzo della differenza tra l'imposta dovuta e quella corrispondente alla dichiarazione fatta. Nel secondo caso la pena è della reclusione fino a sei mesi e della multa da 50.000 a 600.000 lire, ferme restando le altre sanzioni eventualmente applicabili.

Persone citate: Vanoni

Luoghi citati: Italia, Roma