Processo ad un impresario sorpreso di notte nella stanza d'una ragazza

Processo ad un impresario sorpreso di notte nella stanza d'una ragazza Processo ad un impresario sorpreso di notte nella stanza d'una ragazza Oggi al Tribunale di Alessandria - Avrebbe minacciato di morte la madre della giovane • Questa è la quattordicenne che si annegò poi nel Tanaro (Dal nostro corrispondente) Alessandria, 26 marzo. La tragica morte di Franca Zangirolami, la undicenne alessandrina ; ,i ata cadavere il 30 novei 1961 nel fiume Tanaro, sa rievocata domani In un processo, connesso, sia pure indirettamente, all'episodio. La ragazza era scomparsa da casa ■ il 3 novembre '61, senza lasciare alcuna traccia. Dopo ventisette giorni la sua salma venne ritrovata. Una perizia necroscopica stabili che la giovane era morta per annegamento e concluse con l'ipotesi del suicidio. Qualche anno fa, Franca era rimasta vittima di un bruto a Stanghetta (Padova), suo paese natale. Dopo il grave episodio, la quattordicenne venne mandata presso la sorella Martuccio, ad Alessandria, perché dimenticasse quanto le era accaduto. Qui la ragazza si fidanzò con un giovane di Spinetta Marengo, il diciottenne Giulio Cibln, ma nello stesso tempo pare non sia stata insensibile alle attenzioni del geom. Giuseppe Cresta, un giovane impresario edile alessandrino. Il professionista, amico della sorella e del cognato della quattordicenne, avrebbe avuto una relazione con la Franca. La sorella della giovane, venuta a conoscenza del fatto, la mattina del 3 novembre telefonò al fidanzato di Franca e gli riferì ogni cosa. Subito dopo la quattordicenne, sconvolta e in lacrime, uscì dì casa é non fece più ritorno. Fu aperta un'inchiesta e nell'ottobre 1962 il Procuratore della Repubblica, avv. Prosio,-giunse alla conclusione che la ragazza si fosse tolta volontariamente la vita. Lo stesso magistrato, però, aveva accertato che sei mesi prima della morte di Franca, la mamma della ragazza, ospite ad Alessandria della figlia nell'appartamento di via San PioV, aveva sorpreso 11 geometra Cresta nella stanza della quattordicenne. Interrogata dal magistrato, la donna disse infatti che in una notte imprecisata, verso la una, fu svegliata da uno scalpicelo ed era entrata nella, stanza della'figlia Franca, dóve aveva trovato il professionista. L'Impresario — sempre secondo il racconto della signora Zangirolami — vistosi scoperto minacciò di morte la donna nel caso che questa lo avesse denunciato. Interrogato a sua volta, il Cresta si difese asserendo di essersi introdotto nella stanza della ragazza per veder» quali fossero le tinte idonee per la decorazione deUe pareti della casa. Considerato che la visita, non preannuneiata, era avvenuta in piena notte, non venne creduto: in relazione alle minacce che avrebbe rivolto alla madre -della ragazza il geometra Cresta fu rinviato a giudizio per violenza, privata. f. m. Franca Zangirolami, la ragazza morta ad Alessandria

Persone citate: Cresta, Franca Zangirolami, Giuseppe Cresta, Prosio, Spinetta Marengo, Zangirolami

Luoghi citati: Alessandria, Padova, Stanghetta