Su Marte è possibile una vita simile a quella della Terra

Su Marte è possibile una vita simile a quella della Terra Meliti'© il razzo sovietico viaggia, verso il pianeta Su Marte è possibile una vita simile a quella della Terra Le osservazioni compiute a 25 mila metri di quota da un telescopio americano sollevato con un pallone - Confermata la presenza di vapor d'acqua nell'atmosfera di quel mondo Mentre il satellite russo Marte I viaggia regolarmente verso il pianeta Marte, — si trovava nei giorni scorsi distante circa 130 mila chilometri dalla Terra, :— con l'intento di passargli vicino, a 80 mila chilometri circa e strappargli qualche segréto, un altro esperimento volto allo stesso scopo ha avuto luogo nei giorni scorsi negli Stati Uniti d'America. Martin Schwarzschild, professore all' Università di Princeton negli Stati Uniti, figlio del grande e non dimenticato astronomo tedesco Karl, è il promotore di una serie di osservazioni astronomiche, che si eseguono a grande altezza sul suolo, cioè fuori degli strati più densi e più turbolenti della nostra atmosfera. Già notevoli resultati sono stati raggiunti con un telescopio attaccato ad un pallone, che ha eseguito nitidissime fotografie dall'altezza di 25 chilometri del Sole con le sue macchie e la tipica granulazione della sua superficie. Un altro veramente eccezionale esperimento, con un telescopio più potente, ha avuto ora completo successo osservando Marte dalla stessa altezza. Bisogna notare che presentemente Marte, trovandosi a notevole distanza da noi, presenta il suo diametro apparente molto piccolo (circa 8 secondi d'arco), mentre nelle epoche in cui siamo ad esso più vicini, come sarà nel 1969, il suo diametro è notevolmente maggiore (25 secondi d'arco). Allora sarà quindi in posizione più favorevole per l'osservazione dei dettagli, che presenta la sua superficie. Ma frattanto non è certo inutile iniziare tali esperimenti con telescopi montati su palloni e con satelliti per essere pronti, con esperienza e tecnica migliori, appunto per la « grande opposizione » del 1969. Il pallone che solleva il sistema telescopico; il quale porta il nome di « Stetoscopio II », consiste veramente di due palloni, uno dei quali più piccolo e montato sopra un pallone principale più grande. Quando avviene il lancio, questo è come inguainato ed ha la forma di un cilindro. All'altezza di 1200 metri il gas elio contenuto nel pallone più piccolo, a causa dell'aria sempre più rarefatta si espande e va a gonfiare e a riempire il pallone principale. Il sistema è pertanto molto stabile e può essere controllato anche per venti con velocità di circa 40 chilometri orari, senza che si debba aspettare per il lan ciò la calma dell'aria. Il telescopio, costruito da una ben nota casa america na di costruzioni elettro-ottiche, pesa complessivamente circa 3 tonnellate ed è un vero capolavoro di tecnica e di precisione ; nella sua com plicata struttura è lungo 7 metri e mezzo e la sua parte ottica principale, che racco glie la luce degli astri da fotografare ed esaminare, è uno specchio astronomico di 90 centimetri di diametro, del peso di 200 chilogrammi. Quando si pensa che i maggiori telescopi italiani dello stesso tipo, cioè quello di Me rate e quello di Asiago, misurano rispettivamente 100 cm e 125 cm di diametro, si comprende come sembri ve ramente fantastico, poter sollevare, "attaccato ad un pallone, uno strumento di tali dimensioni. Ancora più fantastica appare la possibilità di dirigere lo strumento, con telecomandi da terra verso l'astro che si vuole studiare. Marte benché lu minoso è solo un punto nel cielo e il telescopio deve andarlo a cercare e continuare a mantenerlo nel suo cam po, annullando per così dire i moti da cui telescopio e pianeta sono animati. Soltanto preliminari sono i resultati comunicati ora da Schwarzschild e dai suoi collaboratori; parecchie settimane saranno necessarie, prima di dare quelli definitivi, che forse ci diranno se il rosso pianeta possa ospitare forme di vita simili alla nostra sia pure molto primi tive. Stratoscopio II è stato lanciato da Palestina nel Texas appunto per questo scopo. Durante la notte seguente al lancio il telescopio fu diretto verso Marte, la Luna, Sirio e Betelgeuse dal l'altezza come si è detto di 25 chilometri, dove la fo¬ ssIscacniM schia dell'atmosfera terre¬ stre è ridotta al 2 per cento. Il mattino seguente il telescopio, affidato ad un paracadute, arrivava felicemente a terra dopo un volo di mille chilometri, presso Pulaski, nella Stato di Tennessee. La polizia dello Stato fu messa in grande subbuglio dalla popolazione che credeva all'arrivo sulla Terra di una astronave proveniente da Marte! Per quanto è stato comunicato finora, le osservazioni eseguite dallo Stratoscopio II informano che nell'atmosfera di Marte dovrebbe esistere una piccola quantità di vapore d'acqua. Ciò naturalmente è molto importante nei riguardi della possibilità di una vita si¬ mile alla nostra su quel pianeta. Questo fatto era già stato sospettato e conferma le osservazioni eseguite dalla superficie terrestre. Se pensiamo che l'atmosfera di Marte sia passata attraverso a processi simili a quelli svoltisi sulla Terra, essa doveva in origine essere composta da acqua, idrogeno, ammoniaca. L'acqua si è in parte convertita in ossigeno ed idrogeno per mezzo di reazioni fotochimiche nell'alta atmosfera. Scomparso l'idrogeno, per causa della debole forza di gravità di Marte, la ammoniaca si è convertita in azoto ed il gas metano in anidride carbonica. Nel corso di questi cambiamenti si producono i composti organici e si sviluppa la vita che noi conosciamo. A causa della più rapida fuga dei gas leggeri dalla superficie di Marte, il corso degli avvenimenti su di questo deve esser stato più veloce che non sulla Terra. Giorgio Abettì dell'Osservatorio di Arcetri Lo «Stratoscopio II» che è stato utilizzato per le osservazioni sul pianeta Marte \

Persone citate: Giorgio Abettì, Martin Schwarzschild, Schwarzschild

Luoghi citati: Asiago, Palestina, Stati Uniti, Stati Uniti D'america, Tennessee, Texas