Uccide l'amico con due rivoltellate per uno scherzo mentre gioca a carte

Uccide l'amico con due rivoltellate per uno scherzo mentre gioca a carte Uccide l'amico con due rivoltellate per uno scherzo mentre gioca a carte Arrestato - Il delitto in Brianza - La vittima era un giovane immigrato, padre di 5 figli (Dal nostro corrispondente) Milano, 23 marzo. Un operaio calabrese ha ucciso un compaesano con due colpi di pistola alla nuca. Cinque ore dopo l'assassino è stato arrestato. Il fatto di sangue è stato originato da uno scherzo; tre noccioline lanciate da un tavolo all'altro, durante una partita a carte, sono costate la vita a un giovane padre di cinque figli. La vittima è il trentacinquenne Antonino Cerianni, da Mileto (Catanzaro). L'assassino si chiama Fortunato Sconda, ha 25 anni, è dello stesso paese del morto. Anch'egli e sposato e ha due figli. Da poco tempo i due emigrati erano arrivati a Paderno Dugnano, grosso centro della Brianza. Avevano preso allòggio assieme ad altri compaesani in alcuni cameroni della cascina di via Gramsci 84. Uno soltanto dimostrava d'avere la testa calda: Fortunato Sconda. Egli girava sempre armato di una pistola calibro 6,35. La pistola l'aveva comprata quattro mesi fa al suo paese e durante una prova di tiro aveva già ferito un amico ad una gamba: ma nessuno aveva raccontato il fatto ai cerar binieri. La settimana scorsa, a Paderno, aveva minacciato una persona che s'era rifiutata d'accompagnarlo per una gita in auto. Quasi tutte le sere lo Sconda si recava a giocare a carte in compagnia del Cerianni e di altri amici, Giuseppe Lo Bello di 39 anni da Carata (Catanzaro) e Raffaele Merolla di 32 da Napoli. Ieri sera i quattro si sono trovati nei bar per la solita partita a carte. A mezzanotte, proprio prima di andarsene, al Cerianni è balenata l'idea dello scherzo che doveva riuscirgli fatale: ha preso tre noccioline, le ha lanciate verso lo Sconda, seduto a poca distanza e una è finita nel bicchiere di quest'ultimo. La cosa è passata quasi inosservata: ma il rancore invece ha subito covato nell'animo dello Sconda. Di ritorno dall'osteria il Lo Bello e il Merolla si intrattenevano a conversare col Cerianni all'ingresso del cortile della cascina quando sopraggiungeva lo Sconda. Sembrava calmo. «Permettete — ha detto rivolgendosi al Lo Bello e al Merolla — ho bisogno di dire due parole ad Antonino ». Il Cerianni e lo Sconda hanno cominciato subito a litigare, scambiandosi insulti. Gli amici sono intervenuti, e hanno diviso i contendenti. A questo punto — stando a quanto i due testimoni hanno dichiarato ai carabinieri — il Cerianni è riuscito a svincolarsi: estratto di tasca un coltello a serramanico, si è avventato sull'avversario. Lo Sconda, a sua volta, ha estratto la pistola esplodendo due colpi che hanno raggiunto il Cerianni alla testa, fulminandolo. Un terzo colpo è andato invece a vuoto. L'assassino è stato arrestato all'alba di stamane dopo una movimentata e drammatica caccia all'uomo. g. m. Fortunato Sconda, l'assassino di Paderno (Telefoto)

Persone citate: Antonino Cerianni, Giuseppe Lo Bello, Lo Bello, Merolla, Raffaele Merolla

Luoghi citati: Catanzaro, Milano, Mileto, Napoli, Paderno, Paderno Dugnano