Tutti condannati ad Alba per gli incidenti alla «Ferrero»

Tutti condannati ad Alba per gli incidenti alla «Ferrero» Tutti condannati ad Alba per gli incidenti alla «Ferrero» Cinque mesi di carcere a quattordici accusati - Sei mesi ad un altro - Tutte le pene sono state sospese (Dal nostro corrispondente) Alba, 21 marzo. Con la condanna dì quattordici imputati a cinque mesi di carcere e di un altro a sei si concluso stasera al Tribunale di Alba il processo per gli incidenti avvenuti alla « Ferrerò » durante uno sciopero dei dipendenti delle industrie dolciarie. Il dibattito era ripreso stamane. All'apertura dell'udienza, il presidente dott. Cosentino ha dato la parola ai difensori, che avevano già iniziato le arringhe sabato scorso. Essi hanno svolto brevi repliche, richiamandosi alle loro conclusioni: assoluzione con formula piena o con formula dubitativa di tutti gli imputati. I difensori hanno mirato soprattutto a ridimensionare 1 fatti per escludere, che, nel giorno dello sciopero, si fesse creato dolosamente, ad opera dei sindacalisti, un blocco stradale. «In realtà — han no affermato i patroni — la manifestazione fu caotica, ma non furono commesse dagli attivisti azioni criminose di sorta, né resistenze e violenze nei confronti degli agenti dell'ordine ». II Pubblico Ministero dott Ceravone, nella scorsa udien za, sostenne che i sindacalisti avevano agito, In occasione dello sciopero, con scarsa coscienza sindacale. Il giudice aveva richiesto la condanna di ognuno di essi a tre anni di reclusione per i reati di blocco stradale e resistenza alla forza pubblica, e l'applicazione dell'amnistia per il reato di oltraggio a pubblico ufficiale e l'assoluzione per insufficienza di prove dall'accusa di danneggiamento delle sbarre del passaggio a livello. Il tribunale è rimasto in camera di consiglio per quattro ore. La sentenza condanna Giuseppe Borgna a sei mesi senza i benefìci di legge, dichiarando interamente condonata la pena. Inoltre il verdetto concede le attenuanti generiche e 1 motivi dì particolare valore morale e sociale agli altri quattordici accusati e condanna Amilcare Bombardi, Giancarlo Bongiovanni, Giovanni Crosio, Leopoldo Martino, Franco Angeloni, Audenzio Tiengo, Giorgio Giraudo e Giacomo Cappellaro, della Cgil; Roberto Bertolino, Mario Quaranta, Lorenzo Luciano, Lazzaro Lamandrì e Gianni Baralis, attivisti della Cisl e "l'operaia Franca Chiaria alla pena d> cinque rriesi di reclusione per il reato di blocco stradale La sentenza concede a tutti gli imputati la sospensione condizionale della pena e il beneficio della non menzione nel certificato del casellario giudiziale. Dichiara annullato il reato di oltraggio continuato, aggravato dalla violenza e dalla presenza di più persone, assorbito In quello di resistenza e il reato di danneggiamento, c. t.

Luoghi citati: Alba