I morti per cancro polmonare a Parigi raddoppiati in dieci anni per l'aria corrotta di Loris Mannucci

I morti per cancro polmonare a Parigi raddoppiati in dieci anni per l'aria corrotta Gravissima relazione ai Consiglio municipale I morti per cancro polmonare a Parigi raddoppiati in dieci anni per l'aria corrotta L'atmosfera della capitale è inquinata per il fumo delle fabbriche, le esalazioni degli impianti di riscaldamento a nafta ed a carbone, i tubi di scarico delle auto - Proposta la costruzione rapida di vaste « zone verdi » nel centro della città e l'applicazione di speciali filtri alle ciminiere ed agli scappamenti (Nostro servizio particolare) Parigi, 19 marzo. In dieci anni i casi di decesso per cancro ai polmoni sono raddoppiati a Parigi e il loro attnfpnfo jj£vséo^;«éite proporzione del. ÌQfàWall'anno, inoltre la mortalità a causa della bronchite cronica provocata dall'aria impura che i parigini respirano ha raggiunto le proporzioni preoccupanti registrate nella capitale britannica: queste allarmistiche dichiarazioni sono state fatte al Consiglio municipale dal dott. Bernard Lafay, il quale ha dichiarato, citando cifre e dati precisi, la necessità di adottare provvedimenti urgenti, senza nascondersi, tuttavia, che c'è da farsi poche illusioni. Alcuni esperimenti recenti hanno messo in evidenza ohe IIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIMIIIIIIIIII ogni parigino ingoia quotidianamente .12 metri cubi d'aria corrotta e, secondo il dott. Lafay, i rischi che la corruzione atmosferica fa correre alla popolazione sono gravissimi. sLe cause sono tre: 1) il fumo industriale che scaturisce dalle ciminiere di certe fabbriche con impianti vecchi; 2) i camini delle case con riscaldamento a nafta o a carbone che annualmente spandono nel cielo parigino 180.000 tonnellate di acido solforico, cioè vetriolo; 3) i tubi di scarico delle automobili ohe avvelenano letteralmente l'aria dei quartieri centrali dove il traffico è intenso. Il dott. Lafay ha citato il caso delle macchine che stanno ferme una notte nella strada quando c'è la nebbia e l'in- IIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIillllllllllHIIIIIIIIIIIIIIIIIII domani hanno un fitto strato appiccicaticcio fatto di polvere, fuliggine e sporcizia, che è lo stesso ohe entra nei polmoni dei parigini ed avvolge la città in modo tale che gli aviatori riconoscono Parigi ad oltre cento chilometri di distanza. Tutta questa nebbia densa e sporca frena gli stessi raggi del sole e diminuisce notevolmente la trasparenza dell'aria, che era del 70% nell'estate del 192S e soltanto del 45% nella estate del '60. e ('.'inverno è ancora peggio. Durante lo stesso periodo il numero di giorni con nebbia è passato da 90 a 150 all'anno e la penetrazione del sole è diminuita del 25% circa, con gravi canseguenz" per la salute dei bambini in tenera età che hanno particolarmente bisogno d'aria pura e di luce. La nebbia artificiale prodotta dal fumo delle fabbriche, dei camini e dei tubi di scarico delle automobili pub aver conseguenze tragiche se si scontra nella nebbia naturale, che le impedisce d'alzarsi nel cielo come avvenne anni or sono nella valle della Mosa, dove fu causa di parecchi decessi. Nel periodo particolarmente neb bioso fra il 10 e il 20 dicembre 1961 a Parigi la mortalità aumentò del 20 % e ogni inverno la situazione si aggrava. La soluzione suggerita dal dott. Lafay è la costruzione rapida di < spasi verdi » che dia no ossigeno alla città e diminuiscano la corruzione dell'aria. I progetti in corso pre vedono la creazione di trecen to ettari entro il 2000, ma ciò viene considerato nettamente insufficiente. Se Parigi (cioè il f>.?lo centro urbano) avesse a tale epoca tre milioni di abitanti come oggi, mentre ne avrà intvitabilmente molti di più, ognuno disporrebbe di un metro quadrato supplementare, ciò* due metri quadrati, mccpgrpbodpsbLrnslrcst mentre ne occorrerebbero dieci a testa almeno. E' dunque indispensabile, se condo il dott. Lafay, che le competenti autorità adottino d'urgenza i provvedimenti necessari e prima di tutto rendano obbligatori i filtri speciali da applicarsi alle ciminiere delle fabbriche e ai camini delle case, oltre a speciali apparecchietti da applicare alle automobili per ridurre notevolmente l'ossido di carbonio emesso dai tubi di scarico. Loris Mannucci

Persone citate: Bernard Lafay

Luoghi citati: Parigi