Interrogato il "terzo uomo,, del delitto di Agliano d'Asti

Interrogato il "terzo uomo,, del delitto di Agliano d'Asti Lo bimba di dieci mesi uccisa dalla madre e gettalo in una cisterna Interrogato il "terzo uomo,, del delitto di Agliano d'Asti 7 Il giudice lo ha ascoltato per due ore - Riserbo sull'inchiesta - L'arrestato è accusato di favoreggiamento: non pare che abbia partecipato al crimine (Nostro servizio particolare) Camelli. 18 marzo. Il Sostituto Procuratore della Repubblica di Asti, dott. Catrambone, ha interrogato oggi nella Pretura di Canelli il mezzadro Egidio Cani di 35 anni, il « terzo uomo » del delitto di Agliano, arrestato sabato scorso. L'interrogatorio si è protratto per quasi due ore; poi il giovane è stato accompagnato di nuovo in carcere. Il massimo riserbo viene mantenuto sulle indagini e sull'esito dell' interrogatorio. Il dott. Catrambone non ha voluto rilasciare dichiarazioni. Fino a questo momento si ritiene che l'accusa al Cani sia ancora quella di favoreggiamento personale, previsto dall'art. 378 del Codice Penale. Come la venticinquenne Bonina Piras in Iioi, che ha confessato di avere gettato nella cisterna di Agliano la propria figlia, Roberta di 10 mesi, anche il Cani è nativo di Santadi (Cagliari). Attualmente risiedeva a Santo Stefano di Montegrosso d'Asti, mezzadro nella tenuta agricola di Vincenzo Risso. Anche sulla posizione dei coniugi Loì, da qualche giorno detenuti ad Asti, il magistrato non ha voluto pronunciarsi. SI pensa tuttavia che mentre alla donna verrà contestato il reato di omicidio premeditato, al marito potrebbe essere imputato il concorso nello stesso reato. Si ritiene comunque che Egidio Cani non sìa considerato complice del delitto. Il mezzadro avrebbe ricevuto due lettere da Bonina Piras. Nella prima la donna lo metteva al corrente della decisione di sopprimere la piccola Roberta; nella seconda comunicava l'avvenuto delitto. Per quale motivo la donna aveva scelto il Cani come suo confidente? Quali sono i legami che legavano il mezzadro ai coniugi? Sono interrogativi al quali gli inquirenti non intendono per il momento rispondere. Così non è stato possibile accertare se risponda al vero quanto si dice nella zona, che Egidio Cani sia 11 vero padre della piccola vittima. Si ricorda che la Piras, al momento di sposare il Loi, era in avanzato stato di gravidanza ma tenne la cosa segreta al futuro marito. Quando l'uomo si rese conto della verità disse subito di non volerne sapere d'una figlia non sua in casa. L'interrogatorio del Cani rivestirebbe molta importanza perché potrebbe illuminare gli inquirenti su molti particolari rimasti oscuri e stabilire fino a che punto Raffaele Loi, che sembra mantenersi sulla negativa, abbia preso parte alla scellerata decisione di sopprimere la bimba. Proprio per evitare che il Cani possa in qualche modo comunicare con Bonina e Raffaele Loi e modificare cosi la sua deposizione, il Sostituto Procuratore, dopo averne ordinato l'arresto, ha deciso di non trasferirlo alle carceri di Asti per tutta la du rata dell'inchiesta. f. m. ll Il mezzadro Egidio Cani dopo l'interrogatorio a Canelli

Luoghi citati: Asti, Cagliari, Canelli, Montegrosso, Santadi