Tempo di primavera

Tempo di primavera Tempo di primavera ] Da temere colpì d'aria e raffreddori - Necessarie le verdure, ma sono ancora troppo care La primavera è prossima. Da due giorni 1 torinesi, uscendo di casa al mattino, trovano sole splendente, aria limpida e un venticello tiepido che smuove nel cielo azzurro cavalloni di nubi. La presenza di questi rende Incerte le prossime giornate, ma è un elemento in più che conferma la fine dell'inverno. Nelle ore centrali del giorno, il sole è caldo, tanto che viene voglia di togliersi il cappotto; e chi è In casa sente il bisogno di aprire le finestre per far entrare un po' di quest'aria nuova. Sono desideri comprensibili dopo tanto grigiore e tanto freddo, pero bisogna essere prudenti, perché di questa stagione sono caratteristici, oltre i cieli azzurri e chiazzati di nubi vaganti, anche t raffreddori, i colpi d'aria, i reumatismi. Non bisogna dimenticare che l'organismo, dopo lo sforzo dell'inverno, non è nella sua miglior forma per superare sbalzi di temperatura e colpi d'aria: è rilassato, fiacco, ha bisogno di ritemprarsi con una alimentazione di,versak rjji^. pjù, Jegeer.1 e. rop .uji contenuto vitaminico maggiore. Purtroppo la nostra tavola non ft ancora primaverile: le verdure che troviamo al mercato sono cresciute stentatamente tra 11 gelo e per di più costano care: il cavolo, il prodotto orticolo più popolare, costa all'incirca 300 lire il chilo. E' un esempio, fra 1 tanti. Certo non potremo rinnovare la nostra tavola fino a quando l'insalata continuerà a costare come adesso 120 lire all'etto.