Trovato il corpo di una bambina uccisa E' stata gettata in una cisterna dalla madre di Franco Marchiaro

Trovato il corpo di una bambina uccisa E' stata gettata in una cisterna dalla madre Orribile delitto scoperto in una vigna ad Agliano d\ Trovato il corpo di una bambina uccisa E' stata gettata in una cisterna dalla madre La vittima aveva dieci mesi - La sua morte risaie al dicembre scorso - La madre ha soppresso la piccina perché il marito non voleva riconoscerla - « Non è mia figlia » diceva l'uomo - Per disfarsene, la donna ha scaraventato la piccola in un pozzo - Non è stata arrestata: ha appena dato alla luce una bimba (Nostro servizio particolare) Agliano d'Asti. 8 marzo. Il cadaverino d'una bimba di appena, dieci mesi è stato ripescato stasera alle 19 in una cisterna alla periferia di Agliaio d'Asti. La macabra scoperta. emvassc era stata fatta qualche ora prima da un agricoltore, che aveva provveduto a dare l'allarme ai carabinieri. La vittima è stata identificata solo a tarda sera: si chiama Roberta Piras. I carabinieri di Canelli ed Aglia- i » , o e no c7ie avevano subito iniziato le indagini, hanno accertato che la piccola è stata gettata nel pozzo circa tre mesi fa dalla mamma, Bonina Piras, nata a Cagliari. Il. rinvenimento è avvenuto nel vigneto dell'agricoltore Et tare Teodo, in regione Bricco Amore di Agliano d'Asti, una isolata e impervia località a qualche chilometro dall'abitato. Nel primo pomeriggio l'agricoltore Pierino Bellora, che abita poco distante, era uscito di casa per eseguire alcuni lavori nei campi. Sono i primi giorni di bel tempo dopo il gelo e il Bellora si è preoccupato per prima cosa di controllare quanta acqua ci fosse-.nelle- cistefne della zona. Si è ■tìò'vicinatò così a una cisterna profonda tre metri nella vigna del Teodo e, affacciatosi sull'apertura, ha scorto il cadaverino,' semisommerso in un metro d'acqua, Sconvolto e terrorizzato l'agricoltore è fuggito, recandosi da un conoscente, il quarantasettenne Mario Guardi, al quale ha raccontato quanto aveva visto. E' stato il Quardi ad andare ad Agliano per av vertire il maresciallo Audisio, comandante la locale stazione dei carabinieri. Erano ormai trascorse alcu ne ore quando i militi sono potuti arrivare sul posto, dopo avere avvertito il comando tenenza di Canelli. Più tardi giungevano anche alcuni cantonieri comunali con una scala. Due uomini si calavano nella cisterna e portavano alla luce il corpicino. La piccola — una bella bimba bruna — indossava un ie<7gero vestito di lino rosso a fiorellini bianchi; sulla pelle portava un pagliaccetto di lana bianca e calzoncini di tela. Mentre i militari piantonavano la zona, sul luogo giungeva il medico condotto di Agliano, dottor Capussotti, col comandante la tenenza di Canelli e il brigadiere Bracco, della squadra di polizia giudiziaria. Il medico ha potuto stabilire l'età della bimba, via non le cause del decesso, che potranno essere rivelate solo dalla perizia necroscopica. Dopo le constatazioni di leg ge, il cadaverino è stato tra sportato al camposanto di Agliano, dove è piantonato dai carabinieri, a disposizione dell'autorità giudiziaria. Domani giungerà il procuratore della Repubblica di Asti, che dovrebbe ordinare l'autopsia. Solo allora, oltre alle cause del decesso, sarà possibile appurare se la vittima sia stata gettata viva o morta nell'acqua. La donna, di 24 anni immigrata nell'Astigiano da Cagliari, si era sposata con un agricoltore, Raffaele Loi, di 88 anni. Al momento delle nozze, la giovane aspettava una fi glia. La bimba nacque due me si dopo il matrimonio, e l'even to portò la discordia in famiglia. Il marito cominciò a dire he la neonata non era sua- figlia: « E' nata da una tua relazione con un altro uomo » disse alla moglie. « JVon voglio riconoscerla come mia figlia, non voglio darle il mio nome ». Con il passare dei giorni, le liti in famiglia si fecero sempre più frequenti ed accese. La bimba cresceva bella e sana, ma Raffaele Loi non la guardava, non la prendeva in braccio, la considerava una intrusa. La madre della piccina era disperata, ma non riusciva a convincere l'uomo a recarsi in Comune per dare il proprio nome alla figlia. La situazione si fece sempre più tesa. Un giorno, l'agricoltore disse alla moglie: « Non voglio vedere quella piccina in casa nostra. Se non sai a chi affidarla, possiamo farla ricoverare in un orfanotrofio ». La donna rifiutò, nella speranza che con il passar del tempo, il marito si convincesse a tenere la bimba. Non è stato ancora accertato cosa sia accaduto dopo, eper quale ragione la donna, in- vece di mandare la figlia in un ospizio, abbia preferito ucciderla. La giovane era esasperata e forse pensava che solo la morte della piccola avrebbe potuto riportare la pace in famiglia. Per questo motivo maturò in lei l'idea del delitto. Una sera dello scorso dicembre, la donna uscì di casa tenendo la bimba avvolta in uno scialle. Faceva freddo e le vigne erano coperte di neve. La giovane si recò presso un ponzo e vi gettò la figlia. Non si sa ancora se il marito fosse con lei in quel momento. L'uomo, comunque, è sospettato di aver istigato la moglie al delitto. Bonina Piras è ancora in libertà. I carabinieri non l'hanno condotta in carcere soltanto perché un mese fa ha dato alla luce un'altra bimba. Franco Marchiaro La gente di Agliano d'Asti si è radunata nei pressi della cisterna dentro la quale è stato ripescato ieri il corpo della bambina di 10 mesi assassinata dalla madre Pierino Bellora, ha scoperto il cadavere della bimba

Luoghi citati: Asti, Cagliari, Canelli