Noto banchiere ucciso in pieno giorno a Parigi da un sicario dell'Oas che gli spara a bruciapelo

Noto banchiere ucciso in pieno giorno a Parigi da un sicario dell'Oas che gli spara a bruciapelo Clamoroso attentato contro uno dei dirigenti dell'economia francese Noto banchiere ucciso in pieno giorno a Parigi da un sicario dell'Oas che gli spara a bruciapelo Era presidente della « Banque de l'Unione Parisienne » e amministratore di importanti società - L'assassino, avvicinatosi al finanziere che stava salendo in auto, chiede: «Siete Lafond? » - Alla risposta affermativa, gli scarica addosso la rivoltella - Ferito l'autista che aveva tentato di fermare lo sconosciuto - La vittima (69 anni) aveva sempre rifiutato di dare denaro all'organizzazione terroristica (Nostro servizio particolare) Parigi, 6 marzo. Il finanziere Henry Lafond, di 69 anni, presidente della Banque de l'Unione Parisienne, amministratore di molte società, considerato uno degli « uominVchiave » dell'economia francese, è stato assassinato oggi alle 10,30 dinanzi alla sua casa nell'elegante e ricco sobborgo di Neuilly. Il banchiere, uscito dall'abitazione come ogni mattina, si era avviato verso la propria automobile che lo aspettava a pochi metri. L'autista gli ha aperto lo sportello e quando il finanziere stava per entrare nella macchina si è avvicinato uno sconosciuto, che gli ha chiesto:. « Siete il signor Lafond t ». Alla risposta affermativa l'uomo ha sparato a bruciapelo a quattro riprese. L'au Usta si è scagliato contro l'assassino, che ha rivolto l'arma contro di lui ferendolo gravemente con due pallottole, mentre il banchiere si accasciava al suolo. < L'omicida è corso allora verso un'auto che lo attendeva ad una decina di metri, con un complice al volante, e questa è partita a tutta velocità verso la Porta di Pernes, distante duecento metri circa. Molti passavano in quel momento nella avenue du Houle, dove è stato compiuto il delitto, ed hanno visto la scena, che è stata rapidissima. Un netturbino e gli impiegati di una banca hanno potuto constatare che l'assassino è alto un metro e 70 circa, può avere dai 42 ai 45 anni, è snello, forse zoppicava leggermente, indossava un soprabito marrone chiaro.ed aveva il cappello con la tesa abbassata sugli occhi. Attraverso alcune testimonianze la polizia ha potuto accertare che la macchina degli assassini era rimasta un'ora circa ferma ad una quindi cina di metri dalla casa di i Henry Lafond e, poiché al mo mento della sparatoria qual leuno aveva pensato di anno tare la targa, il proprietario è stato identificato quasi subito. Aveva denunciato il furto della macchina ieri sera; Un'autoambulanza, chiamata d'urgenza, ha trasportato i due feriti all'ospedale, ma il banchiere è morto prima di arrivarvi. Sei bossoli trovati sul posto dalla polizia hanno permesso di stabilire che la rivoltella dell'assassino è di calibro. 11,43. Il comportamento dell'assassino, il quale non conosceva l'uomo che doveva uccidere, e il suo sangue freddo, fanno pensare agli inquirenti che l'omicida sia un sicario di professione, incaricato dall'Oas di eseguire una condanna a morte. La banca di cui Lafond era presidente, infatti, assorbì nel 1960 un'importante società finanziaria ed immobiliare che era proprietaria di numerosi complessi edilizi in Algeria e di recente sarebbe stata oggetto di pressioni da parte dei dirigenti dell'Oas, perchè sovven zionasse l'organizzazione clandestina. Il Lafond aveva respinto tutti i tentativi di ricatto. Uccidendo Lafond l'Oas si vendica e dà, al tempo stesso, un avvertimento alle banche che rifiutano di sovvenzionarla o hanno smesso di farlo. Le difficoltà finanziarie dei fascisti risultano dai documenti sequestrati di recente, uno dei quali invita gli attivisti a procurarsi denaro coi mezzi a loro disposizione. Si ritiene anche che dopo l'arresto di Argoud e la sentenza pronunciata due giorni fa contro gli attentatori del generale De Gaul le, l'Oas voglia creare in Francia un'atmosfera torbida, per dimostrare ohe è tuttora forte e, a tale scopo, abbia previsto una serie di attentati spettacolari. Il delitto ha pro^nnato enorme impressione negli ambienti bancari e industriali. Henrg Lafond, uscito da: Politecnico alla fine della prima guerra mondiale, divenne nel 1929 un dirigente del gruppo industriale e minerario controllato dal la Banca. Mirabaud e l'anno successivo entrò nel consiglio di amministrazione di alcune società per rappresentarvi quell'istituto. Nominato nel 1940, dopo l'occupazione tedesca della Francia, segretario generale alla Energia nella cosiddetta «Zona Libera », che dipendeva dal governo di Vichy, Henry Lafond abbandonò tale carica quando i tedeschi occuparono tutto il territorio francese, ma divenne amministratore delle Trefileries du Havre, dei Fosfati di Gafsa (Tunisia) e della Banca dell'Unione -Parigina. Alla fine della guerra fu chiamato all'importante carica di amministratore della Compagnie Francaise des Pètroles, dei Cantieri Navali di St-Nazaire, della società di prodotti chimici Pechiney, della società Electricité de' France, prima della sua nazionalizzazione, della Banca Franco-Polacca, di varie miniere marocchine e algerine, finché venne nominato nel 1952 presidente della Banca dell'Unione Parigina, che è una delle pia importanti di Francia. Due anni fa essa assorbì la Compagnie Algérienne de Crédit; ha partecipazioni in molte importantissime industrie francesi e belghe (ad esempio centomila azioni della Compa¬ gnia francese dei petroli) e gestisce i beni di molte ricchissime famiglie francesi ed estere. L. Mannucci Henry Lafond, il banchiere ucciso. Aveva 69 anni (Tel.) L'auto sulla quale è stato ucciso Lafond, ancora accostata al marciapiede (Telef.)

Luoghi citati: Algeria, Francia, Parigi, Tunisia