Cinque marinai avvelenati a Savona dai gas su una nave greca: un morto

Cinque marinai avvelenati a Savona dai gas su una nave greca: un morto Cinque marinai avvelenati a Savona dai gas su una nave greca: un morto La vittima aveva 26 anni - Era sceso nelle « tanche » per controllare il carico di nafta - Colpiti dalle esalazioni gli altri quattro che accorrono in suo aiuto (Dal nostro corrispondente) Savona, 5 marzo. Oggi pomeriggio, su una nave all'ancora nel porto di Savona, cinque marinai greci sono stati colpiti dalle esalazioni della nafta: uno è morto; quattro sono stati ricoverati all'ospedale. I cinque appartengono all'equipaggio della carboniera greca World Giade comandata dal capitano Joannis Mantozouris di 36 anni; la nave fa parte della flotta mercantile della società armatoriale « Niarkos » del Pireo. La World Giade, giunta ieri a Savona, aveva attraccato al pontile delle funivie SavonaSan Giuseppe proveniente da Newportnew (Stati Uniti), per scaricare 23.460 tonnellate di carbone. Oggi, ormai prossima la partenza, aveva riempito i serbatoi di nafta. Il marinalo Joannis Adamis di 28 anni, addetto al controllo del combustibile, anziché servirsi di un apparecchio per la misurazione della nafta, scendeva imprudentemente- nella «tanca» del piroscafo, per constatare da vicino il livelto del liquido. Appena raggiunto il fondo del serbatoio veniva colpito dai gas velenosi sprigionati dalla nafta e dei quali era ormai saturo il locale. L'Adamis tentava, annaspando, di risalire la scaletta per raggiungere la coperta, ma non riusciva nell'intento e stramazzava battendo la testa. Il carpentiere Costantinos Baurellas di 26 anni, accortosi del fatto, si precipitava in soccorso dell'Adamis, ma veniva anch'egli colpito dal gas e cadeva svenuto. L'assenza dei due- uomini impensieriva il capo macchinista Stilianos Chatzidimitriu. Egli scendeva nel locale e trovava i due marinai privi di sensi. A sua volta, però, si accasciava svenuto. Eguale sorte toccava ai secondi ufficiali Mario Paterakis di 25 anni e Giorgio Karatopiuzis di 31, i quali,, trovandosi sulla tolda della nave, erano intervenuti avendo visto i tre uomini scendere nel serbatoio e non più uscire A dare l'allarme è stato un mozzo che ha udito deboli lamenti sotto la tolda e, affac ciatosi al boccaporto, ha scorto i cinque uomini riversi sul fondo Alcuni membri dell'equipag gio muniti di maschere anti aas e coadiuvati dai portuali savonesi, scendevano nel serbatoio, riportando '.e cinque vittime in coperta. Purtroppo, per l'Adamis non vi era più nulla da fare. Era morto per asfissia. Presentava inoltre una profonda ferita al capo, che si era prodotta cadendo. Per gli altri quattro il tempestivo intervento dei soccorritori è valso a salvarli dalla morte Trasportati all'ospedale, venivano immessi nei « polmoni d'acciaio ». Grazie al prodigarsi dei medici Selis, Faucci e Ghigliazza in breve tempo 1 marinai riprendevano i sensi. , Al termine dell'inchiesta, il Procuratore della Repubblica ha rilasciato il < nulla osta » per la rimozione del cadavere dell'Adamis. m. f.

Persone citate: Faucci, Ghigliazza, Giorgio Karatopiuzis, Mario Paterakis, Niarkos, Selis

Luoghi citati: Savona, Stati Uniti